Plaesano
{{{1}}}⁄{{{2}}} Plaesano è un piccolo centro abitato, frazione del comune di Feroleto della Chiesa in provincia di Reggio Calabria, di circa 1000 abitanti.
Le prime notizie riguardanti Plaesano risalgono al basso medioevo. L'abitato originale venne raso al suolo dagli eventi sismici del 1783 e ricostruito in un sito diverso, ma non lontano da quello originale. I superstiti costruirono le prime baracche, con i materiali recuperati dalla rovine, in contrada "Totari" per poi spostarsi definitivamente verso ovest. La odierna via Asilo Nido, un tempo via Dei Pianti poi ingentilita in via Piante, che porta proprio in contrada "Totari", conservava nel nome la drammatica origine del nuovo abitato. Alcuni anziani del paese raccontano di come negli anni immediatamente seguenti il clataclisma, i superstiti si riunissero ad ogni anniversario nella medesima via per piangere l'enorme perdita. Va inoltre notato come, in calabrese, il termine "chianti" significhi sia "pianti" che "piante", quindi il nome originale venne probabilmente perso, più probabilmente abbandonato, nella traduzione.
Oggi il paese si presenta al visitatore come un gruppetto di case, spesso modeste, immerso in un mare di splendidi ulivi secolari, purtroppo in costante ridimensionamento. Dal punto di vista economico il centro è prettamente agricolo, il prodotto principale è l'olio d'oliva. Ma è presente anche una piccola realtà industriale con alcune fabbriche per la lavorazione della plastica.
Un certo interesse devozionale e turisco lo riveste la festa del santo patrono, San Biagio, il 3 febbraio e la prima domenica di giugno. La caratteristica processione si conclude con 3 giri intorno alla chiesa che vengono effettuati di corsa e che avrebbero lo scopo di proteggere dalle affezioni gastroenteriche. Durante le suddette feste il paese è animato da una piccola fiera caratterizzata tra l'altro dalla vendita dei prodotti tipici locali. L'attuale Basilica di San Biagio è di recente costruzione, sul finire degli anni sessanta, l'edificio ottocentesco, con una scelta semplicemente sconcertante, che denuncia la profonda ignoranza delle amministrazioni locali, viene abbattuto e ricostruito in cemento armato. In alcune foto d'epoca è ancora possibile vedere lo splendido edificio originale.