Punta Marguareis
La Punta Marguareis , o Marguarèis, è una montagna delle Alpi alta 2.651 m. È la cima più elevata delle Alpi Liguri, punto nodale tra la Valle Pesio, la Val Tanaro e la Val Roia.
| Punta Marguareis | |
|---|---|
| Stati | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Altezza | 2,651 m s.l.m. |
| Prominenza | 780 m |
| Isolamento | 14,51 km |
| Catena | Alpi |
| Coordinate | 44°09′57.96″N 7°40′58.44″E |
| Altri nomi e significati | Marguarèis |
| Autore/i prima ascensione | Lorenzo Pareto |
| Mappa di localizzazione | |
| Dati SOIUSA | |
| Grande Parte | Alpi Occidentali |
| Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
| Sezione | Alpi Liguri |
| Sottosezione | Alpi del Marguareis |
| Supergruppo | Catena Marguareis-Mongioie |
| Gruppo | Gruppo del Marguareis |
| Sottogruppo | Nodo del Marguareis |
| Codice | I/A-1.II-B.2.a |
Si trova sulla linea di confine italo-francese, tra la provincia di Cuneo ed il dipartimento delle Alpi Marittime. La vetta, dopo il trattato di pace del 1947, si trova in territorio francese.
Caratteristiche
Il nome deriva dal gergo dei pastori brigaschi: anticamente era detto Maraguaréz e Maravarez, trasformato poi nel nome attuale.
Il versante sud è carsico e morbidamente degradante; il versante nord è invece una parete verticale solcata da canali molto impegnativi.
Nel versante nord, non lontano dal Rifugio Garelli, si trova il Laghetto del Marguareis (1928 m), uno specchio d'acqua molto piccolo alimentato direttamente da alcune sorgenti. Le sue acque discendono il Vallone del Marguareis ed il Vallone del Salto per poi confluire nel Pesio.
La zona è molto importante per i fenomeni carsici, con grotte che raggiungono anche i 50 km di estensione e 900 m di profondità.
Il massiccio, oltre alla punta principale comprende la Punta Tino Prato (2595 m), l'anticima (2610 m) e la Cima sud del Marguareis (2581 m).
La prima ascensione
Venne asceso per la prima volta (e notificato) dalla cresta sud da Lorenzo Pareto, partendo da Carnino, nella Briga Alta. La parete nord fu invece scalata per la prima volta il 30 giugno 1903 da A. Gandolfi e S. Gattai di Genova.
Altre vie di salita
L'itinerario più classico del massiccio è indubbiamente il Canalone dei Genovesi e la successiva Cresta Ovest. Fu percorso per la prima volta dagli alpinisti B. Aquasciati, G. Kleudgen e G. Miraglio il 4 agosto 1923 in discesa, mentre la prima salita invernale è da attribuire a Primo Mattalia il 25 dicembre 1946. Il canalone è lungo circa 600 m con pendenze sino a 45°. Normalmente è innevato fino all'estate e per salirlo è necessaria l'attrezzatura per l'alpinismo invernale.
Rifugi
- Rifugio Garelli (1990 m)
- Rifugio Don Barbera (2070 m)
- Capanna Saracco-Volante (2220 m) (capanna speleologica)
Bibliografia
- Sergio Marazzi. Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA. Pavone Canavese (TO), Priuli & Verlucca editori, 2005.
- Andrea Parodi. Laghi, cascate e altre meraviglie. Arenzano (GE), Andrea Parodi Editore, 2003.