Deduzione
Con il termine deduzione si intende in logica filosofica un procedimento che deriva una certa conclusione da premesse che la implicano.
L'introduzione del concetto di deduzione si deve ad Aristotele il quale lo identificava sostanzialmente con il sillogismo. Da questa identificazione deriva l'interpretazione tradizionale, accettata fino ai tempi moderni, per la quale il procedimento di deduzione consente di derivare il particolare dall'universale. Con un esempio semplificato, il metodo deduttivo osserva ciò che accade nel mondo sensibile, vede quali leggi sono valide in quel mondo, e poi le considera vere anche per una piccola parte di quello stesso. Il procedimento contrario viene chiamato induzione.
Con il progressivo abbandono del sostanzialismo aristotelico che legava strettamente la logica all'ontologia, la deduzione si configura come una relazione fra oggetti puramente sintattici e prescinde dal contenuto delle proposizioni di cui si parla.
Una definizione intuitiva di deduzione nella logica moderna può essere:
- Una deduzione della formula α dall'insieme M di assunzioni, è un ragionamento articolato in un numero finito di passi inferenziali che dà evidenza del fatto che α segue logicamente da M.
o anche:
- Una deduzione è un insieme ordinato di formule (che ha come ultimo elemento la conclusione) ottenute per applicazione di un ragionamento formale basato su regole inferenziali prefissate.
La deduzione in senso moderno riguarda solamente il livello sintattico del linguaggio, e si distingue quindi dal concetto semantico di conseguenza logica. Questa distinzione non è in ogni caso limitativa poiché il teorema di adeguatezza generale sancisce l'equivalenza estensionale dei due concetti.