Citroën DS

autovettura del 1955 prodotta dalla Citroën
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La Citroën DS è un'autovettura presentata dalla casa automobilistica francese Citroën al salone dell'automobile di Parigi del 1955 con innovazioni tecnologiche che rimasero attuali sino al termine della fabbricazione nel 1975.

Citroën DS
Citroën DS
Descrizione generale
Costruttorebandiera Citroën
Tipo principaleBerlina
Altre versionicabriolet
break
Produzionedal 1955 al 1975
Sostituisce laCitroën Traction Avant
Sostituita daCitroën CX
Esemplari prodotti1.455.560
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4800 - 4990 mm
Larghezza1790 mm
Altezza1470 - 1530 mm
Altro
ProgettoAndré Lefebvre
StileFlaminio Bertoni
Stessa famigliaCitroën ID
Auto similiAlfa Romeo 1900
Fiat 1800, 2100 e 2300
Ford Zephyr/Zodiac
Lancia Flaminia
Lancia Flavia
Opel Kapitän

Presentazione

Ancor oggi, a distanza di oltre 50 anni dalla sua presentazione, la DS non passa inosservata grazie alla sua linea estremamente anticonformista e alle soluzioni tecniche e stilistiche a dir poco rivoluzionarie.

Se la linea di queste vetture lascia incantati ancor oggi, facile immaginare quale sia stata la reazione del pubblico a metà anni Cinquanta. Il merito di questo capolavoro tecnico e stilistico è del designer Flaminio Bertoni, che aveva già firmato le linee di altre Citroën di successo come la Traction Avant e la 2CV. L'origine del nome DS sta nella pronuncia francese di tale sigla: in francese si pronuncia déesse, che significa dea, a significare l'immagine di eccellenza e di unicità che la Citroën volle dare alla sua ammiraglia.

Capolavoro di estetica...

 
DS del 1972, linea di fiancata

La DS era una vettura di segmento superiore, nata per rimpiazzare l'oramai anziana e gloriosa Traction Avant, in produzione dal 1934. Rispetto all'antenata, l'impatto visivo fu decisamente sconvolgente; il primo aspetto che colpì gli occhi dei visitatori del Salone di Parigi del 1955 nell'osservare la DS fu la sua linea estremamente anticonformista e innovativa. Una silhouette allungata, con linee tese all'indietro, la coda corta e rastremata, le ruote posteriori carenate. La vettura sembra rannicchiata sul retrotreno, pronta a scattare in avanti. Anteriormente, le prime DS presentavano gruppi ottici circolari senza carenature, che sarebbero comparse solo nel 1968. La coda era invece caratterizzata da piccoli fari rettangolari che sarebbero rimasti tali e quali nell'intero arco di produzione della DS. Sempre posteriormente erano molto particolari gli indicatori di direzione situati sopra i montanti posteriori, nell'angolo in alto, in corrispondenza del tetto. Anche internamente, lo styling lasciava il suo segno, per esempio nel design del volante, munito di un'unica razza.

Vi fu però chi alla DS contestava l'elevato prezzo d'acquisto, giustificato peraltro da tante innovazioni tecnologiche. Pertanto alla Citroën, per venire incontro anche a tali richieste, fu realizzata a partire dal 1957 anche la ID, una versione semplificata ed economica della DS.

 
Una DS cabrio

Nel 1958, la DS fu proposta anche in versione cabriolet, dando vita ad una delle più belle ed affascinanti convertibili della storia. Oggigiorno, le DS cabriolet sono molto ambite dai collezionisti e spuntano quotazioni piuttosto alte. Nel 1962 fu rivisto il frontale, ridisegnato per garantire una miglior ventilazione, mentre nel 1965 fu introdotta la ricchissima versione Pallas. Il 1968 fu invece l'anno della DS 20 Break, ossia la versione "station wagon" della DS con motorizzazione da due litri, mentre nel 1972 fu introdotta la DS 23 Break, con motore da 2.3 litri.

... e di ingegneria meccanica

 
Particolare dei fari orientabili di una DS seconda serie

Oltre che per il suo impressionante impatto visivo, la DS era rivoluzionaria anche per molte soluzioni tecniche adottate. La vettura disponeva infatti di: sospensioni idropneumatiche con controllo automatico dell'altezza da terra, servosterzo, freni a disco anteriori (prima auto europea ad adottarli), servofreno e trasmissione semiautomatica. Quando nel 1968 comparvero i fari carenati, subentrò un'ulteriore "chicca" tecnologica degna di un'auto come la DS: i fari orientabili con lo sterzo, soluzione che permetteva al conducente di avere più visuale nelle manovre di svolta compiute al buio. Questi fari furono battezzati "occhi di gatto" per il loro inconfondibile design. Solo negli USA i fari orientabili non erano permessi, pertanto per quel mercato erano previste versioni con fari fissi. In ogni caso, con questa innovazione tecnico-stilistica, la DS divenne vistosamente più aerodinamica, con una linea piuttosto da pesce che non da felino. Pertanto, ancor oggi, la DS è nota a molti con il soprannome di "squalo". Una curiosità: a causa delle sue particolari sospensioni idropneumatiche, quando l'auto è spenta non è possibile applicare alle ruote le "ganasce" della polizia.

Le eccezionali doti di sicurezza garantite dal sistema idraulico fecero entrare queste vettura nella storia, salvando la vita di Charles de Gaulle in occasione dell'attentato del 22 agosto 1962 a Petit Clamart. La DS su cui viaggiava il generale fu centrata dai colpi delle mitragliatrici dei capi dell'opposizione francese all'indipendenza dell'Algeria. I proiettili forarono due pneumatici, ma le sospensioni idropneumatiche permisero all'autista di controllare la vettura e di allontanarsi senza difficoltà.

Grazie alle sue incredibili doti stradali la DS seppe inoltre conquistarsi un palmarès sportivo non indifferente, entrando a pieno titolo tra le auto più vincenti della storia: la DS e la ID furono infatti protagoniste assolute dei rally e delle grandi maratone internazionali per oltre 17 anni, dalla loro prima vittoria, ottenuta al Rally di Monte Carlo del 1959, all'ultima, arrivata al Rally du Maroc del 1975.

Motorizzazioni

 
Vista posteriore di una DS

La prima DS presentata nel 1955 prese il nome di DS 19, dal propulsore adottato su quel primo esemplare ufficiale. Tale propulsore altro non era che il 4 cilindri da 1911 cc. già montato sulla precedente Traction Avant 11. Tale propulsore fu sostituito poi nel 1965 da un nuovo propulsore da 1985 cc. La vettura avrebbe però preso il nome di DS 20 solo a partire dal 1968. Sempre nel 1965 fu introdotta anche la DS 21, che montava un nuovo 4 cilindri da 2175 cc. Tale motore, nel 1970 vide l'introduzione dell'alimentazione ad iniezione elettronica, anch'essa un primato, in quanto si trattava del primo impiego di tale soluzione tecnica su un'auto di grande produzione. Nel 1973 nacque anche la DS 23, con motore da 2347 cc, sia con alimentazione a carburatori, sia con alimentazione ad iniezione.

Ultimi anni e fine della produzione

 
DS Break

Il periodo tra il 1970 ed il 1975 rappresentò il viale del tramonto per questa gloriosa vettura, in quanto la maggior parte dei modelli uscirono di produzione in questi anni. Nel 1970 furono proposte due varianti denominate DSpecial e DSuper, che furono prodotte fino al 1974. Il 1971 vide l'uscita di produzione di tutte le cabriolet e l'ingresso della DSuper 5. Il 1974 vide l'uscita di produzione, oltre che delle DSuper e DSpecial, anche delle DS 20. Le DS 23, invece, sopravvissero fino al 1975, ultimo anno di produzione delle DS. Anche se alcuni break in allestimento ambulanza vennero assemblati fino al 1976, quella che a ragione viene considerata l'ultima Dea uscì dallo stabilimento di Aulnay sur Bois il 24 aprile 1975: si trattava di una DS 23 i.e. Pallas di colore blu metallizzato (Blu Delta, AC640). L'esemplare in questione, ultimo di 1.455.762 DS prodotte fino ad allora, è a tutt'oggi esistente e si trova in possesso del DS Club de France.

La "Dea" nella cultura popolare

Nonostante siano passati molti anni dalla loro uscita di scena, queste vetture continuano ad essere celebrate e ricordate da moltissimi appassionati in tutto il mondo. La stampa odierna ha riconosciuto la DS come una delle auto più influenti nell'evoluzione tecnico-stilistica dell'automobile: nel 2003 un concorso popolare statunitense piazzò la DS al 3° posto tra le auto più rivoluzionarie della storia, dietro a Ford "T" e Mini mentre altre autorevoli fonti hanno riconosciuto la DS come una delle auto più affascinanti mai prodotta.

Il potere evocativo della Dea è stato e viene utilizzato in numerose pellicole, tra le quali La morte di Mario Ricci, Cold fever, French Kiss, La dea del '67, Munich, Il codice da Vinci, In viaggio con Evie, Spy Games, Willy Signori e vengo da lontano, Scarface, Bandits, Gattaca, Ritorno al futuro Parte II e molte altre. La DS fa inoltre la sua comparsa in molte pubblicità e molti musicisti l'hanno scelta come protagonista dei loro video musicali: fra questi Mark Knopfler, Gabin, Eros Ramazzotti, Prozac+, Portishead, Luca Carboni, Eugenio Finardi, Subsonica.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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