Defacing (termine inglese che, come il suo sinonimo defacement, ha il significato letterale di "sfregiare, deturpare", in italiano reso raramente con defacciare) nell'ambito della sicurezza informatica ha il significato di cambiare illecitamente la home page di un sito web (la sua "faccia") o modificarne, sostituendole, una o più pagine interne.

esempio di defacing di un sito

Tale pratica, condotta da parte di persone non autorizzate e all'insaputa di chi gestisce il sito, è illegale in tutti i paesi del mondo.

Un sito che è stato oggetto di defacing vede sostituita la propria pagina principale, spesso insieme a tutte le pagine interne, con una schermata che indica l'azione compiuta da uno o più cracker. Le motivazioni di tale atto vandalico possono essere di vario tipo, dalla dimostrazione di abilità, allo spregio per contenuti o per il proprietario del sito, talvolta a ragioni ideologiche. Le tecniche utilizzate per ottenere i permessi di accesso in scrittura al sito sfruttano solitamente i bug presenti nel software di gestione del sito oppure nei sistemi operativi sottostanti; più raro il caso di utilizzo di tecniche di ingegneria sociale.

Aspetti legali

Legge italiana

In Italia il defacing si traduce in due tipi di reato grave previsti dal Codice Penale, quelli di accesso abusivo ad un sistema informatico e di diffamazione:

  • Art. 615 Ter (Accesso abusivo ad un sistema telematico o informatico): "Chiunque abusivamente si introduca in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantenga contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo è punito con la pena della reclusione fino a tre anni."
  • Art. 595 (Diffamazione) : Chiunque comunicando con più persone, offende l‘altrui reputazione, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa sino a lire due milioni (circa 1032 €).
Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a lire quattro milioni (circa 2065 €).
Se l’offesa è arrecata col mezzo della stampa, o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione (circa 516 €)."

Leggi più severe sarebbero in fase di studio.

Tipi di defacing

In base alle motivazioni che stanno alla base dell'esecuzione, i tipi di defacing possono essere svariati. Tra questi vi sono:

  • Truffa: un cracker cambia la pagina del sito in cui esiste il link per una immissione di una carta di credito o similari, reindirizzandola verso una pagina personale allo scopo di carpire le informazioni che consentiranno, ad esempio, il prelievo illegale di denaro.
  • Propaganda: un hacker cambia in parte o tutto la pagina di un sito ideologicamente avverso per screditarlo o denigrarlo.
  • Controllo occulto: la polizia, non solo di regimi dittatoriali, inserisce degli elementi di controllo, per sapere quanti utenti accedono alla pagina del sito, per ottenere elementi utili alla loro identificazione e/o, talvolta, scoraggiarli facendo apparire scritte intimidatorie o facendo cadere la connessione dopo alcuni tentativi.
  • Spamming: si inseriscono ben evidenti elementi pubblicitari, come dei link a siti commerciali.
  • Ricatto: minacciando di perpetrare ripetuti defacing, si tenta di ricattare i proprietari del sito a scopo di estorsione o altro.
  • Burla: soprattutto (ma non esclusivamente) da parte dei più giovani, si cambia la pagina inserendo frasi o richiami infantili del tipo "pippo è stato qua".

Modalità

Per poter modificare le pagine di un sito web è necessario recuperare le password di accesso al sito, oppure riuscire ad avere i permessi di scrittura in altro modo.

Esistono inoltre tool che hanno interessato il Wikiwiki di GPI, occupando d'inviare routine di semplici messaggi POST o GET alla pagina, che non è protetta, inserendo bug.