Safad
Safad (Lingua ebraica: צפת Tzfat; in arabo صفد ?, Ṣafad; chiamata anche Zefat, Tsfat, Zfat, Safed, Safes, Safet, Tzfat) è una città situata nel nord d'Israele, a un'altitudine di 900 metri s.l.m., ed è una delle quattro città sante ebraiche, con Gerusalemme, Hebron e Tiberiade.

Storia
La città, o almeno il suo primo impianto, è stata fondata secondo la tradizione biblica da Sem, uno dei tre figli di Noè, che vi studiava volentieri assieme al figlio Eber, ma Safad non sìè sviluppata a livello urbano fino al momento in cui fu occupata e governata dai Romani.
È particolarmente importante per la storia dell'Ebraismo, avendo ospitato numerosi eruditi trasferitisi in seguito dell'espulsione degli ebrei dalla Spagna nel 1492, immediatamente dopo la Reconquista e per essere uno dei principali centri di elaborazione intellettuale legata alla Kabbalah, con personalità quali Moshé ben Yaakov Cordovero o Isaac Luria, come pure della Halakha, dal momento che Yossef Karo vi fissò la propria residenza.
I Templari vi eressero una fortezza, caduta più tardi nelle mani del Sultano mamelucco Baybars nel luglio del 1266.
La città godette di grande prosperità fino al XVI secolo, e in essa fu costruita la prima tipografia del Vicino Oriente nel 1578. Tuttavia una serie di epidemie, terremoti e conflitti con la componente araba ne decretarono il declino. La città fu praticamente spopolata della sua componente ebraica dopo i moti arabi del 1929.
Safad ha conosciuto una rinascita nel XX secolo, con la nascita dello Stato d'Israele, riprendendo il suo ruolo di centro di studi ebraici. È anche un interessante sito artistico, con le sue celebri strade lastricate.
Conflitto arabo-israeliano
Venti abitanti ebrei furono uccisi nel 1929 (massacro di Safad ). Nel 1948, a Safad si contavano circa 12.000 abitanti arabi. I 1.700 ebrei erano in maggior parte religiosi e anziani.[1] Durante la Guerra arabo-israeliana del 1948-1949, gli arabi furono costretti a un esodo massiccio. La famiglia del Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmud Abbas faceva parte dei profughi.[2][3]La città fu conquistata dalle forze ebraiche l'11 maggio 1948.[4] Nel 1974, 102 adolescenti ebrei di Safad furono presi in ostaggio da elementi del Fronte Popolare Democratico per la Liberazione della Palestina (FPDLP) mentre dormivano in una scuola di Maalot e 21 di loro furono massacrati.[5] Nel luglio 2006, proiettili Katiuscia lanciati da Hezbollah dal Sud-Libano hanno colpito Safad, uccidendo un uomo e ferendone altri. Il 14 luglio, altri missili hanno ucciso un fanciullo di cinque anni, come pure sua nonna.[2]
Alcune personalità originarie di Safad
- Esther Ofarim, attrice e cantante israeliana
- Mosche Schamir, scrittore israeliano
- Bernhard Sopher, scultore statunitense
- Moi Ver, fotografo e pittore
- Ruth Shany, pittore
- Mahmud Abbas, Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese
Voci correlate
Collegamenti esterni
- ^ Guide to Israel, Zeev Vilnay
- ^ a b Greg Myre, 2 More Israelis Are Killed as Rain of Rockets From Lebanon Pushes Thousands South. New York Times, 15 luglio 2006.
- ^ Palestine Media Center - PMC [Official arm of PA]. "Full Israeli Withdrawal Not Enough -'Palestinians Would Never Give up 'Right of Return.'" 16 maggio 2005
- ^ Guide to Israel, Zeev Vilnay
- ^ Arafat the monster - The Boston Globe