Domenico Lentini (Lauria, 20 settembre 1770 - Lauria, 25 febbraio 1828) fu un religioso, ora venerato come beato dalla Chiesa cattolica

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Ritratto del beato Domenico Lentini

Biografia

Il beato Domenico Lentini nacque il 20 novembre 1770 da Macario e Rosalia Vitarella, di povere condizioni economiche, ma ricchi di fede e onestà. Venne battezzato lo stesso giorno della nascita. A quattordici anni segue la vocazione del sacerdozio, la sua formazione culturale avvenne nel paese natio e al Seminario di Policastro. Nel 1793 venne nominato diacono a Mormanno. Nella festa di Pentecoste, 8 giugno 1794, fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di Marsiconuovo. Diventa presbitero e rimane per tutta la vita a Lauria. Sempre disponibile al Sacramento della Penitenza, ascolta assiduamente le confessioni dei fedeli, si dedica con tutte le sue forze all'evangelizzazione, non solo a Lauria, ma nella sua diocesi ed in quelle limitrofe. Rivive fortemente il mistero di Cristo crocifisso e risorto, unico Redentore dell'umanità. Dotato dei carismi di profezia e scrutamento dei cuori, compie prodigi anche in vita; il 25 febbraio 1828, nella sua casetta con un'agonia vissuta nel completo abbandono mistico, il servo buono e fedele viene chiamato a prendere parte alla gioia del suo Signore.

La beatificazione e il culto

Il Lentini sovente beneficava i poveri con gesti estrema di carità: per poter aiutare un bisognoso era solito privarsi anche di indumenti e scarpe, vestendosi della sola tonaca. A volte si privava del cibo, vivendo sempre in penitenza, con mortificazioni corporali e flagellazioni, dormendo sul pavimento, al fine di espiare i peccati umani.

Fu definito un "angelo dell'altare" per le sue lunghe adorazioni estatiche davanti al Santissimo Sacramento e celebrava l'eucarestia con intensa partecipazione. Gli si riconoscevano molti carismi di profezia, scrutamento dei cuori e miracoli. Dedicò la sua vita al sociale, educando i giovani e alla predicazione nelle città vicine. Visse in un momento estremamente delicato per la cittadinanza di Lauria, negli anni di fuoco della rivoluzione napoletana del 1799 (vedi Massacro di Lauria).

Morì in odore di santità: i funerali furono celebrati per sette volte, in sette giorni: per tutto il tempo la salma rimase flessibile e calda, effondendo sangue vivo e odore soave. Da allora sono state riportate, sia in Italia che nel resto del mondo, improvvise ed insperate guarigioni, alcune delle quali sono state riconosciute come miracoli dalla Chiesa cattolica.

Nel 1935 papa Pio XI lo dichiarò Venerabile. Il 12 ottobre 1997, in piazza San Pietro a Roma, Domenico Lentini fu beatificato da papa Giovanni Paolo II, che ebbe a definirlo come esempio di vita per l'umanità.

La sua casa natìa e la chiesa madre di San Nicola di Bari a Lauria, che ne custodisce le reliquie, sono meta di pellegrinaggi che perdurano tutto l'anno.

La glorificazione di don Domenico cominciò già dai suoi funerali, celebrati in Lauria per sette giorni consecutivi e con grande partecipazione di popolo. Le grazie ed i miracoli ottenuti per l'intercessione di don Domenico sono state sempre di gran numero. Papa Giovanni Paolo II, dopo aver riconosciuto ufficialmente un miracolo attribuito al Servi di Dio ottenuto nel 1988, il 12 ottobre 1997, in Piazza San Pietro a Roma,al canto di "Domenico Lentini" di padre Mario Curione eseguito dalla Chorale Beato Domenico Lentini di Lauria diretta dal maestro Silvano Marchese con l'accompagnamento all'organo di Michele Belvedere, lo dichiara solennemente beato.

È patrono della città di Lauria, dove si festeggia il 25 febbraio (data della sua morte).

Altre date da ricordare:

  • 8 giugno (ordinazione presbiterale)
  • 12 ottobre (data della beatificazione)
  • 20 novembre (data di nascita e battesimo)

A Catanzaro gli è stata dedicata una parrocchia, mentre a Tortora gli è stata intitolata una chiesa.

Molti sono i gruppi di preghiera che portano il suo nome non ultimo l'A.D.L. Associasione "Amici Domenico Lentini", espressione locale della nota associazione nazionale degli oratori parrocchiali ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia).

Inni e preghiere

Molti inni, preghiere e poesie sono stati dedicati a Don Domenico; fra questi l'inno al Venerabile Domenico Lentini scritto e musicato da suor Carmela Manco nei primi anni del novecento, che è poi divenuto l'inno ufficiale del beato.

        INNO AL VENERABILE DOMENICO LENTINI
               Evviva, evviva echeggino
               i monti ed i giardini
               evviva il Venerabile
               Domenico Lentini.
               Il penitente inclito
               apostolo d'amor,
               gloria di Lauria
               e dell'Italia onor.
                   Ferventi voti e cantici
                   elevi ogni fedel
                   alle sue sacre ceneri
                   al venerato ave.
               Passò su questa terra
               qual angelo del cielo,
               beneficando ovunque
               con innocenza e zelo;
               amava i poverelli
               con fede e ardente amor
               chiamandoli fratelli
               e figli del suo cuor.
                   Ferventi voti e cantici
                     .......................
               Oh! Quanti padri e figli
               ei fè pacificare
               e quanti cuori afflitti
               ei seppe consolare!
               E come il Redentore
               amava i peccator
               e per i loro falli
               si martoriava ognor.
                   Ferventi voti e cantici
                     .......................
               Ed or che sei nel Cielo
               oh Padre venerato
               non ti scordar dei gemiti
               del tuo paese amato.
               Ottieni dal Signore
               ai figli del tuo cuor
               perdono fede e amore
               la pace e ogni favor.
                   Ferventi voti e cantici
                     .......................

Molto sentita anche la preghiera sul beato Lentini composta da mons. Talucci, attuale arcivescovo di Brindisi-Ostuni.

Padre Mario Curione, in occasione della beatificazione scrisse l'inno "Domenico Lentini " dedicandolo a S.E. Mons Rocco Talucci e alla comunità di Lauria.

L'inno è stato cantato in Piazza San Pietro dalla Chorale Beato Domenico Lentini, diretta dal maestro Silvano Marchese, e suonato all'organo dal prof. Michele Belvedere:

              DOMENICO LENTINI 
  Domenico Lentini, discepolo fedele   
  zelante sacerdote ed umile profeta,
  rivela ancora al mondo l'altissimo valore
  di chi in Dio confida e a Lui si abbandona.
  
  Che anche noi ci apriamo a Cristo Redentore
  pregando insieme a te, con animo sincero:
  "Gesù è il mio bene, Gesù è il mio tesoro,
  Gesù è il mio tutto!" Mio Dio e mio Signore!
  
  Nell'umile tua vita, a Dio consacrata,
  icona divenisti di povertà gioisa,
  di amabile purezza, di austera penitenza,
  di carità sublime nel darti sempre a tutti.
  
  Dal Cristo animato, i poveri accoglievi,
  gli afflitti consolavi, gli infermi visitavi
  e a tutti annunciavi, estati e rapito,
  l'Amore che da sempre sui nostri passi veglia.
  
  Dei giovani tu eri amico e confidente,
  maestro nella scienza e padre della Vita
  che in Cristo, Uomo-Dio, presente nel mistero
  del Pane consacrato, ha la sua vera fonte.
  
  Amante del silenzio che è ascolto filiale
  di Dio che parla al cuore e illumina la mente,
  parlavi poi con forza, sapienza e convinzione,
  scuotendo le coscienze e convertendo i cuori.
  
  La Madre Addolorata che, forte nella fede,
  immola sul Calvario il Frutto del suo grembo,
  per mano ti condusse a quel traguardo eccelso
  di offerta, nell'amore, che riconcilia e salva.
  
  Al Padre Onnipotente, al Figlio Redentore,
  ed al Consolatore che suscita i Santi
  s'innalzi ora e sempre, nei secoli, in eterno,
  il grazie della fede e il canto della lode. Amen!

Bibliografia

  • Reale Giuseppe, Domenico Lentini Santo di paese, Reggio Calabria, Edizioni Parallelo 38, 1977.
  • Rossi Vito Pasquale, Uomini illustri di Lauria, vol. 2, Moliterno, Porfidio, 1985.
  • Cantisani Antonio, Va ... e grida: le prediche del Ven. Domenico Lentini, Catanzaro, Vivarium, 1992.

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