Atom Heart Mother
Atom Heart Mother è il 5° album del gruppo inglese Pink Floyd. È considerato un classico degli anni Settanta, non fosse altro per la superba copertina. L'attento ascolto in cuffia esalta un sapiente lavoro di missaggio opera di Peter Bown e di un giovane ma promettente assistente di nome Alan Parsons. Fu il primo disco ad essere registrato con i nuovi banchi transistor a 8 piste negli studi di Abbey Road. È anche uno dei primi album pubblicati da una major (EMI) a non recare il nome del gruppo in copertina.
Atom Heart Mother | |
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Pubblicazione | |
Copertina | Hipgnosis |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
La Storia
Il disco apre la seconda fase della storia dei Pink Floyd[1] e segna un punto di svolta nella loro carriera. Per abbandonare l'immagine di rock spaziale psichedelico dei lavori precedenti (etichetta che non sopportavano), il gruppo tornò in studio dopo massacranti concerti, convinti di doversi costruire una nuova immagine. Avendo sperimentato tutte le possibili varianti tecniche e sonore dei loro brillanti esordi, la strada da imboccare verso un progressive rock più maturo si presentava ardua e senza un punto focale. David Gilmour ricorda che si andava avanti per forza d’inerzia aspettando che qualcuno avesse una buona idea. Si decise allora di procedere come era avvenuto per il brano A Saucerful Of Secrets, dell’omonimo album, lavorando tutti insieme e giustapponendo le diverse parti, derivate da altrettante improvvisazioni in studio. A collegare le varie sezioni strumentali, intermezzi parlati oppure complesse sfumature di raccordo tra i vari strumenti. Tra marzo e agosto furono prodotte due strumentali lunghe e tre brani semplici. La title track (in origine Untitled Epic) era un semplice pezzo per quattro strumenti, ma dopo averlo messo insieme i Pink Floyd si resero conto che era troppo debole e pensarono che un arrangiamento orchestrale l’avrebbe reso più corposo. Ron Geesin, compositore sperimentale, amico di Nick Mason e Roger Waters, conosciuto dal bassista in occasione del lavoro fatto insieme nella colonna sonora del documentario di Anthony Battersby e Tony Garnett, intitolato The Body, era la persona giusta. Pioniere della musica sperimentale in Gran Bretagna, aveva molti sostenitori, tra cui il compositore di musica d’avanguardia, Cornelius Cardew. Il titolo dell’album venne fuori in modo del tutto casuale. Durante una seduta di registrazione alla BBC per un programma di John Peel, il pezzo fu indicato anche come The Amazing Pudding. Il titolo definitivo fu pensato da Nick Mason su suggerimento dello stesso Ron Geesin, che aveva consigliato di leggere qualche buon articolo sul giornale. La notizia di una donna in attesa di un bambino con un peacemaker atomico era suggestiva: Atom Heart Mother titolava il trafiletto.
Sebbene privo di un punto focale l’album diede buoni risultati nelle vendite, raggiungendo la prima posizione nella classifica inglese e la posizione 55 in quella americana. La potenza dell'immagine in copertina ha fatto discutere per mesi i disc jockey dell'epoca sul significato che potesse avere. Nel 1994 è diventato disco d'oro. Una versione rimasterizzata da James Guthrie è stata pubblicata nel 1994 in Inghilterra e nel 1995 negli Stati Uniti. Atom Heart Mother è un disco figlio dei primi anni Settanta in cui il rock stava cercando una strada verso la maturità, e va quindi a schierarsi al fianco di quei lavori sperimentali di altri gruppi, protagonisti del genere nel decennio appena cominciato. Sono gli anni del rock sinfonico, che vanno dalle prime prove di gruppi come Moody Blues, The Nice (e poi Emerson Lake & Palmer) Jefferson Airplane, Frank Zappa, parzialmente i Procol Harum e i Deep Purple eccetera, allo sperimentalismo della scuola di Canterbury (Soft Machine, Caravan, Nucleus, New Jerusalem, Hatfield and the North, il bambino prodigio, Mike Oldfield eccetera). A distanza di anni il lavoro dei Pink Floyd, insieme a pochi altri, regge meglio l’usura del tempo e si lascia apprezzare ancora, se non altro per la sua perizia tecnica e l'equilibrio musicale.
La Copertina
Ispirata dalla carta da parati con le mucche di Andy Warhol, realizzava un’idea del gruppo che aveva chiesto qualcosa di ordinario ed estremamante semplice, il più lontano possibile dalle immagini dello space rock degli esordi. Famosi per essere un gruppo di rock psichedelico, un’etichetta di cui volevano sbarazzarsi, i Pink Floyd affidarono al grafico Storm Thorgerson della Hipgnosis il compito di confezionare la copertina di Atom Heart Mother. Thorgerson si recò nella campagna a nord di Londra, immortalando alcuni splendidi esemplari bovini: la mucca vincitrice con tanto di pedigree, era una frisona di nome Lulubelle III. "La foto definitiva di una mucca", era stata definita dallo stesso autore.
Il grafico aveva sottoposto al gruppo altre due idee: un tuffatore su un trampolino e una donna davanti una scalinata (l’idea del tuffatore è stata poi ripresa per Wish You Were Here). I Pink Floyd scelsero la mucca. La copertina faceva una gran figura, ricorda Storm Thorgerson, in mezzo alle altre dell’epoca che cercavano di attirare l’attenzione in modo provocatorio. La mucca attirava lo sguardo più di quanto potessi sperare: era diversa perché così normale.
La scelta risultò essere anche la più economica: costò poco più di 30 sterline. Quando Storm Thorgerson mostrò la copertina a un funzionario della EMI, ricevette questa risposta: "Ma sei matto? Vuoi rovinare questa casa discografica?'".
La copertina dell’album non riporta né il titolo né il nome del gruppo, è apribile e mostra sul recto la celebre Lulubelle III e sul verso tre mucche ravvicinate che sovrastano lo spazio sulla destra dell'art-work. L'interno è bucolico: un'immagine in bianco e nero sgranato di una brughiera inglese con animali al pascolo.
Non esiste alcun collegamento tra la mucca e i brani presenti sul disco anche se recentemente lo stesso Nick Mason ha accennato ad una simbologia classica che vede la mucca come rappresentazione della Madre Terra e quindi un riferimento indiretto al cuore della madre atomica. È considerata la migliore copertina di un album dei Pink Floyd e anche una delle migliori dello studio Hipgnosis.
Storia e Curiosità dei Brani
I due brani più lunghi sono una progressione dei primi pezzi strumentali dei Pink Floyd, come A Saucerful of Secrets. La suite di Atom Heart Mother (brano) è divisa in sei parti, come anche Alan's Psychedelic Breakfast, divisa in tre parti: le sezioni sono unite tra loro da dialoghi e strani effetti sonori. Il motivo è dovuto a questioni economiche: nei primi anni settanta i gruppi ricevevano le royalties in base al numero di tracce che si trovavano sull'album. Oltre alle due suite citate, troviamo anche tre canzoni da cinque minuti, ognuna interpretata dal rispettivo autore. Sono delle ballate che stilisticamente sembrano non collegarsi né con la suite, né con il pezzo di chiusura. L'introduzione, eseguita dal sintetizzatore, è tratta da un preludio di Bach.[senza fonte]
If è un brano quasi folk, scritto e interpretato da Roger Waters, ripreso frequentemente negli anni '90 in supporto al suo album solista Radio KAOS. Summer '68, di Richard Wright, è una critica allo stile di vita rock and roll, che diventerà un tema ricorrente nei Pink Floyd (si veda per esempio Young Lust nell'album The Wall). Per finire, il pezzo di David Gilmour, Fat Old Sun, che sarà una delle canzoni centrali degli show della band nei due anni seguenti la pubblicazione dell'album. È giusto ricordare che il chitarrista in una recente intervista ha dichiarato di considerare il disco "una vera porcheria", tutte le sue opinioni sono state negative.[senza fonte] Anche Nick Mason non fu mai soddisfatto del risultato finale, lamentando una supervisione generale mancante per via dei tour a cui era sottoposta la band all'epoca. Per il batterista la sensazione era quella di un lavoro affidato a qualcun altro. I musicisti accusarono la casa discografica di aver rilasciato un lavoro che non poteva definirsi realmente floydiano. David Gilmour, tuttavia, nel recente tour del suo ultimo disco, On a Island, ha riproposto spesso in scaletta, proprio Fat Old Sun.
Tracce
(per ragioni storiche si riporta la sequenza dell'edizione in vinile)
Lato A
Atom Heart Mother (Mason, Gilmour, Waters, Wright, Geesin)
- a. Father's Shout - [00:00]
- b. Breast Milky - [5:20 (EMI/MFSL) o 02:59 (Echoes-L)]
- c. Mother Fore - [10:09 (EMI/MFSL) o 05:22 (Echoes-L)]
- d. Funky Dung - [15:26 (EMI/MFSL) o 10:11 (Echoes-L)]
- e. Mind Your Throats Please - [17:44 (EMI/MFSL) o 15:25 (Echoes-L)]
- f. Remergence - [19:49 (EMI/MFSL) o 17:44 (Echoes-L)] [23:45] - Strumentale
Lato B
- If (Waters) - [04:31] - Voce di Waters.
- Summer '68 (Wright) - [05:29] - Voce di Wright.
- Fat Old Sun (Gilmour) - [05:24] - Voce di Gilmour.
- Alan's Psychedelic Breakfast (Waters, Mason, Gilmour, Wright) - [13:01]
- a. Rise and Shine - [00:00] - Strumentale
- b. Sunny Side Up - [04:22] - Strumentale
- c. Morning Glory - [08:17] - Strumentale
- Commento Alan Stiles
Formazione
- David Jon Gilmour - chitarra e voce
- George Roger Waters - basso e voce
- Richard William Wright - tastiere e voce
- Nicholas Berkeley Mason - batteria
Esterni
- Peter Bown - ingegnere del suono
- Alan Parsons - ingegnere del suono
- Abbey Road Session Pops Orchestra - orchestra
- Ron Geesin - compositore sperimentale
- John Aldiss - cori
- Alan Stiles - commento
- James Guthrie - masterizzazione 1994
Note
- ^ 1° periodo 1967-1969, 2° periodo 1970-1977, 3° periodo 1979-1983, 4° periodo 1987-1996)