Ralph Nader
Ralph Nader (Winsted, 27 febbraio 1934) è un avvocato, saggista, attivista e politico statunitense.
È stato costantemente candidato alla presidenza degli Stati Uniti dal 1996 al 2008: fino al 2000 per i Verdi e dal 2004 come indipendente. Molto discusso fu in particolare il suo ruolo nelle elezioni del 2000. Temi di speciale interesse sono per Nader la tutela del consumatore, l'umanitarismo, l'ambientalismo e la democrazia.[1] Con il suo impegno di sinistra radicale, ambientalista e d'azione civica popolare di base si è guadagnato (e attribuito) una reputazione di populista, ispirata agli omonimi movimenti statunitensi del XIX secolo e a quel georgismo cui ha fatto riferimento in tribuna elettorale nel 2004.[2]
Nader è anche un forte critico della politica estera statunitense degli ultimi decenni, che egli considera dominata dalle multinazionali, imperialista ed in generale contraria ai valori fondamentali della democrazia e dei diritti umani.
Formazione e carriera iniziale
Ralph Nader nacque in Connecticut da una famiglia di origine libanese: i genitori Nathra e Rose immigrarono infatti da Zahle. Essi erano cristiani ortodossi di madrelingua araba,[3] che Nader parla in aggiunta all'inglese sin dall'infanzia. La sorella, Laura Nader, è una nota antropologa. Nathra Nader era impiegato in un'industria tessile, ma in seguito si mise in proprio per gestire un ristorante, con l'abitudine di coinvolgere i clienti in discussioni di politica.[4]
Impegnato nei suoi studi, il giovane Ralph ottenne prima il baccellierato all'Università di Princeton (1955) e quindi la laurea alla scuola di diritto di Harvard (1958).[5] Nel 1959 prestò servizio militare per sei mesi nell'esercito degli Stati Uniti, e dopo il congedo esercitò la professione di avvocato a Hartford. Dal 1961 al 1963 fu professore di storia e istituzioni all'Università di Hartford. Nel 1964 si stabilì a Washington, dove fu collaboratore del sottosegretario al Dipartimento del Lavoro Daniel Patrick Moynihan. In quegli anni lavorò come giornalista freelance per le testate The Nation e The Christian Science Monitor. Nader riferì anche a una sottocommissione del Senato sulla sicurezza stradale. Nei primi anni Ottanta guidò un forte gruppo di pressione contro la delibera della Food and Drug Administration che autorizzava la sperimentazione su larga scala degli impianti di lenti intraoculari.
Nader ha prestato servizio come membro di facoltà del Washington College of Law dell'American University.
Campagna per la sicurezza delle automobili
I primi articoli in favore della sicurezza del consumatore a firma di Nader apparvero nell'Harvard Law Record, una pubblicazione studentesca della Scuola di diritto di Harvard, ma le prime critiche aperte all'industria automobilistica risalgono al 1959, con un articolo scritto per The Nation e intitolato The Safe Car You Can't Buy (La vettura sicura che non potete comprare).[6]
Nel 1965 Nader pubblicò il saggio Unsafe at Any Speed (Pericolosa a qualsiasi velocità), denunciando la mancanza di sicurezza di molte automobili statunitensi, a cominciare dalla Chevrolet Corvair fabbricata dalla General Motors. La Corvair era stata coinvolta in numerosi incidenti con testacoda e ribaltamenti, e contro la General Motors pendevano oltre cento cause civili in relazione a sinistri in cui la popolare compact era implicata. Questi processi fornirono a Nader la prima base di indagine sulla sicurezza della vettura.[7]
L'azienda reagì tentando di screditare Nader, con investigatori privati incaricati di controllargli i telefoni e scavare nel suo passato, e prostitute ingaggiate allo scopo di sorprenderlo in situazioni compromettenti.[8][9] Ma nessuno scheletro emerse dall'armadio, e la General Motors non fu poi in grado di giustificare l'impiego di una tattica diffamatoria in luogo della difesa pubblica del proprio prodotto, cui aveva rinunciato pur godendo di notevole credito presso i media. Il senso di un simile evitamento della stampa specialistica è però chiaro, essendo ben noto ai progettisti di automobili come l'assale oscillante di sospensione delle prime Corvair (1960-1964) garantisse una misera tenuta di strada.[10][11]
Apprese le mosse della General Motors, Nader citò vittoriosamente in giudizio la compagnia per violazione della privacy: essa fu quindi costretta a scusarsi pubblicamente e patteggiò 284.000 dollari di risarcimento, in gran parte destinati da Nader a finanziare altre iniziative per i diritti dei consumatori. Sulla causa decise in ultima istanza la corte d'appello di New York, la cui pronuncia estese la disciplina dell'illecito civile fino a coprire la "sorveglianza troppo zelante".[12]
La battaglia di Nader per la sicurezza automobilistica e l'eco generata dalla pubblicazione di Unsafe at Any Speed, insieme alla preoccupazione per l'incremento degli incidenti mortali su scala nazionale, condussero nel 1966 all'approvazione unanime del National Traffic and Motor Vehicle Safety Act. La legge istituiva un apposito organismo, la National Highway Traffic Safety Administration, e segnava una rivoluzione nella disciplina della responsabilità per la sicurezza dei veicoli (che dal consumatore si trasferiva al produttore). La normativa impose alle automobili una serie di dispositivi di protezione, a cominciare dalle cinture di sicurezza e dai parabrezza rinforzati.[13][14][15]
Altre campagne
Di tendenze progressiste, Nader presiedette e sostenne numerosi aziende no-profit e durante gli anni settanta ed ottanta fu un importante attivista politico in favore dell'ambiente, degli animali, degli immigrati, dei nativi americani e dei diritti delle coppie omosessuali. Fu il primo nel 2002 a rendersi conto e avviare un'indagine della truffa subita nell'Nba dai Sacramento Kings durante la serie di Western Conference Finals contro i Los Angeles Lakers, serie che l'arbitro Tim Donaghy ha confessato essere stata truccata in favore dei Lakers dall'Nba per motivi di share e economici. Proprio i Lakers vinsero il titolo.
Politica
Si è ripetutamente candidato alla Presidenza degli Stati Uniti:
- nel 1996 si presentò come candidato dei Verdi, raccogliendo poco meno dell'1% dei voti;
- nel 2000 si presentò ancora come candidato dei Verdi, raccogliendo circa 2,9 milioni di voti (2,74%)
- nel 2004 si candidò come candidato del Reform Party ma raccolse solo 459.000 voti (poco meno dello 0,4%).
- nel 2008, candidato come indipendente, ha raccolto 657.389 voti (0,54 %).
Già nel 1972, secondo un sondaggio, egli era considerato un buon candidato alla presidenza degli USA da molti cittadini ma in quell'occasione preferì non partecipare alle elezioni primarie. Nel 1992 aveva partecipato, non di sua volontà, alle primarie del Partito Democratico Statunitense ma ottenne solo 6.300 voti, venendo di conseguenza sconfitto da Paul E. Tsongas e Bill Clinton.
La presenza di Nader fu particolarmente importante nelle elezioni del 2000, quando il candidato democratico Al Gore perse la presidenza (a favore del repubblicano George W. Bush) anche a causa dei voti da lui raccolti.
Infatti Nader, che sosteneva che non vi era sostanziale differenza fra i programmi di Gore e quelli di Bush, correva su una piattaforma decisamente a sinistra di quella di Gore (proponendo fra l'altro l'istituzione di un sistema sanitario nazionale, l'estensione al livello universitario del sistema di educazione pubblica gratuita, l'espansione dei diritti sindacali, la riduzione delle tasse sul reddito delle persone fisiche ed il loro inasprimento sui profitti delle multinazionali e su quelli finanziari) e probabilmente sottrasse molti più voti a Gore che non a Bush.[senza fonte] In particolare, nel decisivo stato della Florida Bush vinse con un margine "ufficiale" di 537 voti (0.01%), un numero molto più piccolo dei 97.488 voti raccolti da Nader. Anche nel New Hampshire la differenza fra Bush e Gore era di poco più di 7.000 voti, contro i circa 22.000 raccolti da Nader.
Il disegnatore Matt Groening ironizzò su questi avvenimenti e in una puntata della serie I Simpsons fece comparire un Ralph Nader elogiato e ringraziato dai membri del Partito Repubblicano Statunitese per "l'ottimo lavoro" fatto nel 2000. Ma già precedentemente, nel suo romanzo "Natura morta con picchio" (" Stll Life with Woodpecker", 1980), Tom Robbins lo sceglie come simbolo dei "furori ambientalisti" che agitano la società "nell'ultimo quarto del secolo ventesimo", facendone l'uomo ideale, e idolatrato dalla protagonista.
Pubblicazioni
Nader ha scritto molti libri, per lo più autobiografici. Nessuno di essi però è stato mai tradotto in italiano.
- Action for a Change (con Donald Ross, Brett English, e Joseph Highland)
- Canada Firsts
- Civic Arousal
- Collision Course (con Wesley Smith)
- Corporate Power in America (con Mark Green)
- Crashing the Party: Taking on the Corporate Government in an Age of Surrender
- Cutting Corporate Welfare
- In Pursuit of Justice
- Nader on Australia
- No Contest: Corporate Lawyers and Perversion of Justice in America (con Wesley Smith).
- Ralph Nader Congress Project
- Ralph Nader Presents: A Citizen's Guide to Lobbying
- Taming the Giant Corporation (con Mark Green e Joel Seligman)
- The Big Boys (con William Taylor)
- The Consumer and Corporate Accountability
- The Frugal Shopper (con Wesley Smith)
- The Good Fight: Declare Your Independence and Close the Democracy Gap
- The Lemon Book
- The Menace of Atomic Energy (con John Abbotts)
- The Ralph Nader Reader
- Unsafe at Any Speed
- Verdicts on Lawyers
- Whistle-Blowing (con Peter J. Petkas e Kate Blackwell)
- Who's Poisoning America (con Ronald Brownstein e John Richard)
- Winning the Insurance Game (con Wesley Smith e J. Robert Hunter)
- You and Your Pension (con Kate Blackwell)
Note
- ^ (EN) The Green Party gets serious, su providencephoenix.com. URL consultato il 17-1-2009.
- ^ (EN) Nader for President 2004, su votenader.org. URL consultato il 17-1-2009 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2004).
- ^ Ralph Nader's childhood roots, su rjliban.com. URL consultato il 17-1-2009.
- ^ Henriette Mantel, An Unreasonable Man, IFC Films, .
- ^ 2004 Presidential Candidates - Ralph Nader, in CNN.com Specials.
- ^ Mickey Z, 50 American Revolutions You're Not Supposed To Know", New York, The Disinformation Company, 2005. ISBN 1932857184
- ^ Diana T. Kurylko, Nader Damned Chevy's Corvair and Sparked a Safety Revolution, Automotive News, 1996.
- ^ Ralph Nader's museum of tort law will include relics from famous lawsuits — if it ever gets built, in LegalAffairs.org, dicembre 2005.
- ^ President Dwight D. Eisenhower and the Federal Role in Highway Safety. Epilogue: The Changing Federal Role, in Federal Highway Administration, 7 maggio 2005.
- ^ Independent Suspensions: Swing axle suspension, su autozine.org, 1998.
- ^ Original Triumph Spitfire — Camber Compensator, su members.aol.com, 21 agosto 1999.
- ^ "Ralph Nader contro la General Motors Corp.", 307 N.Y.S.2d 647 (N.Y. 1970)
- ^ Brent Fisse; John Braithwaite, The Impact of Publicity on Corporate Offenders, Albany, State University of New York Press, 1983.
- ^ Robert Barry Carson; Wade L. Thomas; Jason Hetch, Economic Issues Today: Alternative Approaches, M. E. Sharpe, 2005.
- ^ Stan Luger, Corporate Power, American Democracy, and the Automobile Industry, New York, Cambridge University Press, 1999.
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