Stefano Nardini

cardinale e arcivescovo cattolico italiano
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Stefano Nardini (Milano, ?Milano, 22 ottobre 1484) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano. Era patrizio di Forlì.

Biografia

Nacque a Milano in data ancora oggi sconosciuta. Era nipote del Cardinale Carlo Nardini.

In gioventù intraprese la carriera militare, ma successivamente si dedicò alla carriera ecclesiastica entrando nella Corte pontificia di Roma. Nominato canonico del capitolo della cattedrale metropolitana di Ferrara e Tesoriere Generale delle Marche, venne nominato Governatore di Romagna sotto il pontiicato di Callisto III. Risulta anche iscritto al patriziato di Forlì a causa dell'appartenenza alla antica nobiltà forlivese della famiglia Nardini.

Ottenuta la carica di Referendario sotto il pontificato di Pio II, divenne Protonotaro Apostolico e Nunzio Apostolico in Germania. Impegnato ancora in ambiti militari, il Papa lo volle come capo delle operazioni militari del 25 luglio 1459 per contrastare l'avanzata dei Turchi in Bosnia.

Eletto arcivescovo di Milano il 13 novembre 1461, succedette allo zio Carlo, occupandone la sede sino alla propria morte. Successivamente divenne Nunzio Apostolico in Aragona, dove ottenne la deroga a pragmática.

Governatore della Marca Anconitana, fu a Roma nel dicembre del 1462 e nel novembre dell'anno successivo venne raccomandato al cardinalato dall'ambasciatore milanese nella capitale pontificia. La nomina venne accolta e Stefano Nardini venne consacrato alla porpora nel 1464, accompagnando in seguito Papa Pio II ad Ancona nel luglio e nell'agosto dello stesso anno.

Ritornato a Roma per il conclave del 1464, assieme al Vescovo Teodoro Lelio di Treviso, si oppose al decreto papale che riduceva il numero dei cardinali elettori in un conclave per l'elezione pontificia. Nunzio straordinario a Napoli, passò alla nunziatura di Francia (aprile 1467-1468), risiedendo a Parigi. Fu a Roma nel luglio del 1471 quando Papa Pio II morì e venne nominato dal Sacro Collegio dei Cardinali alla carica di Governatore di Roma, carica che egli accettò con riluttanza.

Fu tra i collaboratori preferiti di papa Sisto IV che lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 7 maggio 1473, assieme a quello che sarà il suo successore, Giovanni Arcimboldi.

Abate commendatario del monastero di Saint-Sauveur de Lodève (31 agosto 1473) e del monastero benedettino di Saint-Sauveur de Blaye, nell'arcidiocesi di Bordeaux (21 novembre 1473), venne nominato anche abate commendatario del Monastero benedettino di Santo Stefano di Genova (24 dicembre 1473-15 marzo 1474, ritiratosi).

Nel 1475, a Milano, fece costruire per sé un palazzo grandioso, l'attuale Palazzo del Governo Vecchio, presso Palazzo Taverna. Il 10 luglio dell'anno successivo si recò a Viterbo, accompagnando il Papa, fuggendo poi a Foligno a causa dell'imperversare della peste.

Il 5 luglio 1479 rassegnò le proprie dimissioni dalla commenda del monastero benedettino di San Cuesna, nella diocesi di Barcellona e l'11 gennaio 1480 rassegnò le proprie dimissioni anche da quello del Monastero vallombrosiano di San Bartolomeo, nella diocesi di Novara. Il 30 gennaio dello stesso anno rinunziò anche all'incarico di Abate commendatario del monastero benedettino di sant'Ambrogio a Milano e di un altro monastero di cui cedette i diritti al nipote Giovanni.

Nominato Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali (8 gennaio 1481-7 gennaio 1482), ricevette nel proprio palazzo romano Roberto Malatesta, Comandante delle truppe pontificie, che venne ucciso poi il 10 dicembre 1483 nel corso degli scontri.

Egli fu il fondatopre del "Collegio Nardini" presso la chiesa di San Tommaso in Parione a Roma, aperto inizialmente a soli 24 studenti. Nel 1483 fece ricostruire la sacrestia della propria chiesa titolare e fece donazioni consistenti all'arcidiocesi di Milano, costruendo il palazzo arcivescovile ed una sontuosa villa fuori dalle mura cittadine.

Partecipò al conclave del 1484, venne nominato legato ad Avignone, ma non fu in grado di ottenere ufficialmente l'incarico in quanto morì il 22 ottobre di quello stesso anno.

Fonti

Fonti

  • Dati riportati su www.gcatholich.com alla pagina [1]