Valcimarra

frazione del comune italiano di Caldarola
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Valcimarra è una frazione di 45 abitanti[1] di Caldarola.

È costituita dai due nuclei abitativi storici di Valle, che è situata in prossimità delle sponde del fiume e dove si trovano la piccola chiesa di Sant'Antonio e l'antica domus hospitalis, e di Colle, che sorge arroccato più in alto sovrastando la sponda sud del fiume e dove si trova la Chiesa dei Santi Pietro e Biagio.

Geografia=

Luogo di eccezionale interesse ambientale/paesaggistico il cui territorio è coperto dal macchie ricche di tartufi o da uliveti. È proprio qui su terreni che si trovano ad altitudini comprese fra i 330 e i 500 m s.l.m. con la tessitura del terreno preincipalmente ghiaiosa (c'è molto scoglio), a fertilità scarsa, con giacitura a forte pendenza e con esposizione a nord-ovest che si ottiene un olio davvero eccezionale prodotto prevalente con olive della Cultivar Coroncina, e dove questo può raggiungere le espressioni di maggiore caratterizzazione: ottima qualità, molto fruttato, amaro e pungente, con sentore di carciofo, di colore verde intenso, ad elevato contenuto in polifenoli e clorofilla e buon rapporto insaturi/saturi.

Cenni storici

Il primo documento che attesta questo abitato è ascrivibile al 961 a firma di Ottone I. Durante il periodo napoleonico Valcimarra godette di una certa importanza e fu sede di Mandamento del Dipartimento del Musone che comprendeva: Macerata, Treia, Osimo, Loreto, Recanati, Cingoli, San Severino Marche, Tolentino, Fabriano, Matelica e Camerino. Dal 1828 è frazione del comune di Caldarola.

Note

Bibliografia

  • Lorenzo Di Biagi, Caldarola e le sue frazioni, Tolentino, 1983.
  • aa.vv., La Provincia di Macerata Ambiente Cultura Società, Amm.ne Prov.le di Macerata, 1990.
  • Barbara Alfei, Valentino Lampa, Loredana Camacci Menichelli; Coroncina. Varietà di olivo marchigiana fra natura e storia, Tolentino, tipografia Lineagrafica, maggio 1999.