Circoscrizioni di Ancona
Il numero delle circoscrizioni di Ancona è stato ridotto da sette a cinque e infine, nel 2009, a tre. Sono suddivise ulteriormente in rioni del centro storico, in quartieri e, fuori dall'area urbana, in frazioni.

Ancona [2] | 90.565 |
Aspio [3] | 500 |
Candia | 757 |
Casine di Paterno | 126 |
Gallignano | 165 |
Ghettarello | 304 |
Massignano | 129 |
Montacuto | 196 |
Montesicuro | 344 |
Paterno | 157 |
Poggio | 430 |
Sappanico | 174 |
Varano | 585 |
Angeli di Varano | 47 |
Barcaglione | 55 |
Case Lanternari | 78 |
Forte Montagnolo | 36 |
Madonna delle Grazie | 54 |
Madonnina | 63 |
Monte Baldino | 61 |
Monte degli Elci | 120 |
Monteferro | 252 |
Monte Galluzzo | 58 |
Nave | 62 |
Portonovo [4] | 1 |
San Luigi | 45 |
Sant'Andrea | 33 |
Taglio di Candia | 273 |
Taglio di Torrette | 207 |
Trave | 19 |
Villa Romana | 62 |
case sparse | 4.549 |
Totale | 100.507 |
Prima circoscrizione
La Prima Circoscrizione comprende il centro storico, ossia la parte della città che si affaccia sul porto ed era chiusa nelle mura ottocentesche. Hanno qui sede gran parte delle istituzioni culturali e amministrative, e nella zona dei tre corsi principali c'è il centro del commercio e degli uffici. Questa parte più antica della città è suddivisa nei quattro rioni di S. Pietro, Capodimonte, S. Stefano e Cardeto. Oltre ad essi, la Prima Circoscrizione comprende anche il quartiere Adriatico, quello del Passetto, di Pietralacroce, di Borgo Rodi e, dopo le ultime modifiche ai confini (2009), anche il quartiere di Montemarino.
Rioni S. Pietro, Capodimonte, S. Stefano, Cardeto
Il rione più antico è quello di San Pietro: esso coincide con la città greca, poi romana ed altomedievale. È arroccato sui colli del Guasco e dei Cappuccini e domina il porto dall'alto. Nel basso Medioevo si aggiunse il rione di Capodimonte, che risale le pendici settentrionali del colle Astagno seguendo l'arco del porto. Il rione di S. Pietro e quello di Capodimente, con l'antico rione basso-medievale del Porto, scomparso sotto le bombe dell'ultima guerra, corrispondono agli antichi terzieri medievali. Il centro cittadino comprende poi i rioni ottocenteschi: il rione Cardeto e quello di Santo Stefano, entrambi costruiti sulle pendici degli omonimi colli. Essi sono frutto dell'espansione urbana seguita all'Unità d'Italia. I confini tra i rioni sono semplici: a Piazza Roma si incontrano i confini di tutti e quattro, e i tre corsi principali dividono S. Pietro (a Nord-Ovest) da Capodimonte (a Sud-Ovest) e il Cardeto (a Nord-Est) da S. Stefano (a Sud-Est).
Quartiere Adriatico
Il quartiere Adriatico nacque negli anni Venti e Trenta del Novecento, quando la città cambiò direzione di espansione: completato lo sviluppo intorno all'arco del porto, venne tracciato il Viale della Vittoria, che dalle mura ottocentesche sale verso Est ricongiungendosi infine al mare. Il Viale della Vittoria, insieme ai tre corsi principali, completò l'asse stradale da mare a mare che ancor oggi caratterizza la città. È un quartiere in gran parte residenziale, con architetture liberty ed eclettiche che gli donano un aria piacevole e elegante senza eccessi. È ricco di verde privato e di strade alberate, essendo stato progettato con il criterio delle città-giardino tipiche di quegli anni. Centro del quartiere è Piazza Diaz, mentre è inutile dire che la via principale è il Viale della Vittoria, meta di passeggiate da parte di tutti gli anconetani. L'arteria commerciale è invece Corso Amendola, e nelle sue vicinanze si trovano il mercato coperto rionale e il mercato all'aperto.
Quartiere Passetto
Il quartiere del Passetto fino all'ultima guerra non si distingueva dal quartiere Adriatico. A partire dagli anni Sessanta del Novecento, lo sviluppo edilizio fece distinguere la parte più vicina al mare dalla rimanente, e nacque così il quartiere Passetto, che infatti confina con il mare e risale le pendici di Monte Pelago e di Monte Santa Margherita. Il confine tra il quartiere Adriatico e quello del Passetto è individuato da Via Bianchi e dal Campo Sportivo Dorico, il vecchio stadio della città, sede per molti anni della partite dell'Ancona. Centro del quartiere è la Pineta del Passetto, ossia Piazza IV Novembre; panoramicamente affacciata sulla costa alta, vi si trova il Monumento ai Caduti e la sua scalinata monumentale che scende al mare, uno dei simboli principali della città. Per scendere al mare si può usare anche il vicino ascensore. Nelle vicinanze della Pineta si trova il familiare "Ospedaletto", ossia l'Ospedale Materno Infantile "G. Salesi". Il quartiere prende il nome di Passetto dalla costa sottostante, molto frequentata d'estate per motivi balneari, con i suoi scogli bianchi (quello chiamato "Seggiola del Papa" è un'altro simbolo cittadino) e le sue caratteristiche grotte di pescatori.
Quartiere Pietralacroce
Pietralacroce cresce intorno all'antica frazione omonima, che venne raggiunta dall'espansione urbana tipica del dopoguerra diventando così un quartiere cittadino. Presenta quindi un piccolo nucleo settecentesco, che è il cuore del quartiere e una vasta espansione moderna. Occupando la parte più alta del colle Altavilla, ha una posizione molto panoramica: ci si affaccia ad Est sulla costa alta, mentre ad Ovest si ammira in lontananza il Golfo di Ancona. Si possono godere entrambi i panorami dall'ottocentesco Forte Altavilla, che occupa la cima del colle omonimo e che ora ospita un bel parco. Tra il nucleo abitato e le rupi marine si trovano alcune piccole valli che fanno parte del Parco Regionale del Conero, ricche di valori naturalistici e paesaggistici. Percorrendo gli "stradelli" che attraversano queste valli si giunge alle spiagge sottostanti: la Fonte, gli Scogli Lunghi, la Scalaccia, il Campo di Mare, i Draghetti, la Vena.
Quartiere Borgo Rodi
Borgo Rodi, come suggerisce lo stesso nome, nacque come nucleo isolato dal resto della città, sulla sella tra il colle Santo Stefano e Monte Pulito. Nel dopoguerra crebbe tanto da ricongiungersi alla città, che domina panoramicamente dall'alto. Il Pincio, primo parco pubblico della città, è in particolare uno dei punti più apprezzati per osservare i rioni storici dall'alto e per ammirare il mare sia ad Ovest, verso il Porto, sia ad Est, verso il Passetto.
Quartiere di Monte Marino
È un moderno quartiere residenziale, sorto negli anni Settanta del Novecento sulle pendici del colle omonimo. Arteria principale è via XXV Aprile. Via Canale lo separa dal quartiere di Montirozzo, via Bocconi da quello di Vallemiano. Centro ne è Piazza Fontana, più un parco rionale che una piazza.
Seconda circoscrizione
La Seconda Circoscrizione comprende i quartieri Piano San Lazzaro, Archi, Vallemiano, Montirozzo, Scrima, Posatora, Palombella. Essa include anche le frazioni rurali di Paterno, di Casine di Paterno, del Ghettarello, di Sappanico e di Gallignano. Nel 2009 inoltre sono state comprese nella Seconda Circoscrizione anche le grandi frazioni che sorgono sulla via Flaminia: le Torrette, Palombina Nuova e Collemarino, che di fatto sono veri e propri quartieri, pur staccati dal nucleo urbano principale.
Quartiere del Piano San Lazzaro
Chiamato spesso dagli anconetani semplicemente "il Piano", è, come dice il nome, il solo quartiere pianeggiante della città, occupando la parte terminale della valle del torrente Miano, che si allarga formando una vasta conca circondata da colline. È il cuore della periferia storica della città, sorto all'inizio del Novecento lungo l'asse alberato di Corso Carlo Alberto, che ne è ancora la strada principale e il luogo del passeggio. Centro del quartiere è Piazza Ugo Bassi, nei cui pressi si trova una zona comerciale che si pone quasi in antitesi con quella del centro, con un mercato coperto rionale e un frequentatissimo mercato delle bancarelle. A Piazza Ugo Bassi è localizzato lo snodo principale delle linee autofiloviarie che portano ai quartieri periferici. Il quartiere, inoltre, ospita la S.S. Piano San Lazzaro che milita nel campionato di Eccellenza ed è la seconda società calcistica della città. L'atmosfera del quartiere è intensamente e vivacemente popolare, anche per la presenza di molti cittadini stranieri e per il fatto che ai confini del Piano è situata la Stazione Centrale.
Rione degli Archi
Il quartiere degli Archi sorse nel Settecento ed è la prima, storica espansione di Ancona al di fuori dalle mura. Dopo la realizzazione all'interno del porto del nuovo, insulare Lazzaretto progettato da [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli], sorse la necessità di dotare la città di un nuovo e più comodo accesso, per evitare la precipitosa discesa lungo l'attuale via Cialdini. Nelle mura fu aperta così Porta Pia, nuovo ingresso monumentale alla città, e fu infine tracciata su un interramento quella che oggi si chiama Via Marconi: la nuova ampia arteria di accesso ad Ancona. Lungo la nuova via sorse Borgo Pio, detto così in onore dela papa allora regnante Pio VI, che aveva promosso i lavori. Con la successiva costruzione lungo la via principale della lunga fila di palazzi porticati il borgo venne presto denominato rione degli Archi; all'epoca infatti non c'erano altri portici in città, e la loro presenza colpì l'immaginazione popolare. Ora gli Archi sono un tipico quartiere del porto, animatissimo e popolare, abitato in prevalenza da pescatori e da altri lavoratori marittimi. Si sente vicina la presenza del Mandracchio, ossia la parte del porto che ospita i pescherecci. Via priciplae è naturalemten Via Marconi (detta anche via degli Archi), e il centro è l'ombrosa Piazza del Crocifisso, sempre affollata di bambini che giocano. Negli ultimi anni agli Archi si sono stabiliti numerosi cittadini stranieri che spesso, ma non sempre trovano lavoro nel settore della pesca. L'integrazione è in genrale ben riuscita, e ciò ha reso l'atmosfera del rione cosmopolita e variopinta, come la presenza di numerosi esercizi commerciali esotici testimoniano.
Quartiere di Vallemiano
Il nome stesso del quartiere indica la sua anomalia rispetto agli altri della città, che per la maggior parte occupano versanti collinari. Al contrario questo quartiere si distende lungo il tratto mediano della valle del torrente Miano. Vallemiano è un quartiere popolare sorto nei primi anni del Novecento intorno al Mattatoio, che ancora ne costituisce l'emergenza monumentale principale, notevole esempio di archeologia industriale. Ora esso, oramai dismesso, è stato parzialmente restaurato per adibirlo ad attività sociali e culturali. Insieme al mattatoio l'atmosfera del quartiere è segnata dalla presenza della linea ferrata per il Sud, dal torrente che scorre in ampia valle agricola fino ai margini urbani, dalle strade sopraelevate che ne condizionano la vivibilità. L'asse stradale di Via Martiri della Resistenza, sorta negli anni Cinquanta, segna il confine di Vallemiano con quello adiacente di Montirozzo, mentre la ferrovia lo separa dai quartieri del Piano S. Lazzaro e delle Grazie.
Quartiere di Montirozzo
Sulle pendici meridionale del Colle Astagno sorse il primo nucleo del quartiere, intorno agli anni Trenta del Novecento, con due nuclei distinti, ancor oggi riconoscibili. Nella parte più alta si trova una zona a villette circondate da giardini, con panorama sul sottostante rione degli Archi; nella parte bassa invece sorse un popolare quartiere modello (le cosiddette case asismiche) in cui i bassi edifici, progettati con uno stile ispirato alle "insulae" dell'antica Roma, sono immerse nel verde. A partire dagli anni Sessanta del Novecento il quartiere si ampliò notevolmente, con un terzo nucleo: la zona di "Cittadella Sud". Proprio qui è stata costruita la moderna sede amministrativa della Regione Marche. Uno dei palazzi della Regione è notevole opera di architettura moderna di Vittorio Gregotti, che richiama nel mattone e nei volumi orizzontali la vicina Cittadella.
Quartiere Scrima
Quartiere residenziale posto tra il Piano San Lazzaro e Posatora, è da ricordare per l'omonimo Forte ottocentesco. Nacque nella seconda metà degli anni Trenta del Novecento con un progetto innovativo di edilizia popolare immersa nel verde, che seguì al terremoto del 1930. Intorno a questo nucleo (detto delle case "asismiche") il quartiere ebbe un notevole sviluppo dopo la guerra, negli anni Cinquanta e Sessanta. L'asse stradale storico è via Scrima, che affronta la salita del colle omonimo lungo la massima pendenza e da cui il quartiere prese il nome. Centro ne è il Piazzale Camerino, affacciato panoramicamente verso il Duomo, visibile da lontano.
Quartiere di Posatora
Posatora è una antica frazione rurale sorta intorno alla chiesa votiva di S. Maria Liberatrice (XVI secolo). Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento la vecchia frazione, ampliandosi e ricongiungendosi alla nucleo urbano, si è trasformata in un quartiere cittadino. Posatora è posta in una bellissima posizione panoramica sulla città, sul porto turistico, sulla zona industriale del Porto, con scorci sulla costa settentrionale del golfo di Ancona. Secondo la tradizione qui per un po' si posò la Santa Casa in volo per Loreto, e da ciò prende il nome (Posa et Ora). Sconvolto da una terribile frana nel 1982, più della metà del territorio del quartiere, dopo le necessarie demolizioni, forma ora il grande Parco Belvedere, all'interno del quale si possono ammirare una bella villa ottocentesca e l'antica chiesa a cui è dovuta l'origine del quartiere. La chiesa si affaccia sull'antico centro di Piazza Padella, ora sotituito da un largo a metà di via Monte Vettore.
Quartiere della Palombella
Lungo la via Flaminia, un tempo parte della Strada Statale Adriatica, sorse all'inizio del Novecento questo tipico quartiere di ingresso urbano, prettamente popolare, stretto tra la zona ferroviaria e le rupi di Posatora. Gli abitanti del quartiere nel 1920 sono stati in prima fila durante la Rivolta dei Bersaglieri, straordinario esempio di rivolta armata contro il governo. Fu sede fino a pochi decenni fa di una delle più importanti industrie cittadine: quella dei medicinali Angelini. La Palombella ha sofferto molto in occasione della frana del 1982 è un quartiere in attesa di una riprogettazione che ne valorizzi gli aspetti più belli, come la palazzata su via Flaminia, e ne faccia riscoprire la vicinanza al mare: prima degli interramenti del dopoguerra, molti anconitani si recavano al mare nella spiaggia della Salute, proprio davanti alla Palombella. La piazza della Stazione centrale divide la Palombella dagli altri quartieri cittadini.
Frazione Torrette
Antica frazione rurale e marinara, è ora un grande quartiere periferico staccato dal resto della città, sviluppatasi enormemente negli ultimi decenni intorno al nucleo antico. Asse principale è la Via Flaminia, ossia il tratto della statale Adriatica che da Ancona porta verso Fano. Vive nel caos e nei disagi del traffico, essendo attraversato dall'itinerario che conduce auto e camion dal porto al casello autostradale Nord. È sede dell'Ospedale Regionale (Ospedali Riuniti Umberto I° - Ospedale Cardiologico) e della facoltà di Medicina e Chirurgia. Pittoresca testimonianza dell'antica tradizione marinara del quartiere sono le pesche, ovvero delle casette in legno sospese sul mare per mezzo di pali, che una volta servivano per la pesca di passo. Negli ultimi dieci anni le Torrette hanno accentuato la propria vocazione balneare organizzando una propria spiaggia. La piccola stazione ferroviaria di Ancona - Torrette è adibita al traffico locale ed urbano.
Frazione Sappanico
Sappanico è una frazione situata nella zona periferica di Ancona divisa sostanzialmente in due parti: il borgo, a valle, ed il castello arroccato sulla collina. L'antico castello di Sappanico, ridotto oggi a pochi ruderi, specie per i danni prodotti dal terremoto del 1930, sembra possa essere stato edificato nel XII secolo. La chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Ippolito, è stata ricostruita a valle presso la strada provinciale; è a una sola navata, con presbiterio, altare maggiore e due cappelle laterali. Nella sacrestia esiste un quadro rappresentante Cristo e la Samaritana di pregevole fattura, ma di ignoto autore.
Terza circoscrizione
Comprende i quartieri delle Grazie, delle Tavernelle, del Pinocchio, delle Palombare, delle Brecce Bianche, dell'Università, di Monte Dago, di Ponterosso, della Baraccola nord, di Passo Varano, e le frazioni di Candia, di Montesicuro, della Baraccola sud e dell'Aspio.
Si trovano il PalaRossini e lo Stadio Del Conero.
Luoghi d'inteseresse
- Villa Favorita, di influenze vanvitelliane, recentemente restaurata dopo decenni di abbandono ed attuale sede di rappresentanza dell'ISTAO.
- Portonovo, con l'antica chiesa romanica di Santa Maria, la torre di guardia, il fortino napoleonico, la sua spiaggia, i suoi due laghi costieri, il suo bosco; con Mezzavalle, spiaggia di costa alta, forse la più lunga spiaggia libera dell'Adriatico italiano.
- Monte Conero o Monte d'Ancona, promontorio a picco sul mare, con innumerevoli sentieri panoramici e immersi nella pineta o nella macchia; e l'ex eremo camaldolese di San Pietro al Conero (ora struttura albelghiera), con chiesa romanica e cripta recentemente restaurate.
- Offagna, uno dei castelli di Ancona, con una rocca ben conservata, costruita su un colle panoramicissimo dagli Anconitani nel XV secolo per difendere il loro territorio.
- la Rocca di Bolignano, presso la frazione Candia;
- la selva di Gallignano.
Note storiche
Prima delle elezioni amministrative del giugno 2009, le circoscrizioni erano cinque. L'accorpamento è dovuto alle disposizioni contenute nelle legge finanziaria 2008. L'attuazione è stata fatta con delibera consiliare n. 10 del 23 febbraio 2009.[5]
Note
- ^ dati ISTAT, censimento 2001
- ^ Centro contiguo a Falconara Marittima.
- ^ Centro contiguo al centro Ponte dell'Aspio del comune di Osimo.
- ^ Nucleo speciale: insediamento residenziale con popolazione non stabile.
- ^ Delibera consiliare n. 10 del 23 febbraio 2009 (.doc)