Silvestro Calandra
Silversto Calandra (ca 1450 - ca 1517) fu un cortigiano italiano, segretario dei marchesi di Mantova
Biografia
Di Silversto Calandra non si conosce né il luogo né la data di nascita, che dovrebbe porsi intorno alla metà del XV secolo. Verso il 1480 entrò al servizio del marchese Ludovico Gonzaga divenendo suo castellano, ossia responsabile del castello mantovano di San Giorgio che, costruito nel secolo precedente per servire a scopi di difesa militare, era stato trasformato in una raffinata residenza grazie agli interventi di Luca Fancelli, l’architetto favorito del marchese, e del pittore Andrea Mantegna. Qui egli svolse compiti di segretario del marchese, della moglie Barbara di Brandeburgo e in particolare dei figli Francesco, succeduto al padre nel 1484, ed Elisabetta.
Nella prima sua lettera conservataci, del 26 agosto 1486, il Calandra riferisce al marchese Francesco del ciclo degli affreschi mantegneschi e dà notizie del duca di Urbino Guidobaldo da Montefeltro, in visita a Mantova per la stipula del contratto nuziale con Elisabetta Gonzaga, che egli accompagnò a Urbino per le nozze celebrate l'11 febbraio 1488. Elisabetta – che provava per lui un’autentica ammirazione, come testimonia la sua lettera diretta a Francesco il 19 febbraio – volle che fosse affidato al suo servizio e così il Calandra si stabilì in aprile nella corte urbinate.
Fu sùbito imbarazzante il primo compito che dovette affrontare: gli astrologi della corte avevano previsto ai primi giorni di maggio le date più favorevoli per la consumazione del matrimonio, e il Calandra, desiderando andare incontro ai desideri del duca Guidobaldo, li convinse che anche quelli di metà d'aprile fossero giorni indicati alla bisogna. Più delicata dovette essere informare della novità la duchessa Elisabetta: «lasso considerare a lei - scriveva infatti al marchese di Mantova il 20 aprile 1488 - quanta faticha fosse ad indurla et quanta arte et industria me bisognò usare prima, che fu uno inextimabile impazo».
Bibliografia
- Roberto Zapperi, ad vocem, in «Dizionario biografico degli Italiani», XVI, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana 1973