Meduna
Il Meduna, è un fiume del Friuli, principale affluente del fiume Livenza, nel quale confluisce nella bassa pianura pordenonese, dopo aver ricevuto le acque dei fiumi Cellina e Noncello.
Meduna | |
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Stato | {{{nazione}}} |
Divisione 1 | ![]() |
Lunghezza | 85 km |
Nasce | Monte Caserine (2.306 m); "Monte Burlaton " (2121) |
Sfocia | Livenza a Ponti di Tremeacqua di Prata di Pordenone |
Ha origine nella catena principale delle Dolomiti friulane. Un ramo nasce dal Monte Burlaton (2.121 m) e scorre per circa 8 km col nome di canal grande di Meduna; a Selis confluisce il canal piccolo di Meduna, a sua volta formato dal Pisciul del Cerar che scende dalle pendici nor-est del monte Dosaip (2062 m), e dal ru del Vuar che scende dalla parete sud del monte Caserine Alte (2306 m). Prosegue verso est fino allo sbarramento artificiale della diga Ca' Zul. Scorrendo sempre a est, la valle del Meduna, finora incassata nelle montagne, si apre nella piana di Tramonti di Sopra, nella quale sbocca anche il torrente Viellia, affluente di sinistra del Meduna. Poco oltre il Meduna devia a sud e riceve, sempre sulla sinistra, le acque dei torrenti Chiarchia, Tarcenò e Chiarzò; prosegue verso sud fino alla chiusa di ponte Racli, dove negli anni cinquanta del Novecento è stata costruita una diga che ha dato origine a un lago artificiale di oltre 20 milioni di metri cubi, nel quale, presso Chievolis, in sponda destra, confluisce il torrente Silisia. Da ponte Racli il Meduna prosegue verso sud, riceve sulla destra le acque del torrente Muiè e sbocca in pianura a valle di Meduno, in località Monteli.
Da alcuni decenni le acque del Meduna vengono utilizzate per scopi idroelettrici e per l’irrigazione dell’alta pianura spilimberghese. A questo scopo sono stati costruiti tre serbatoi: a ponte Racli, a Ca’ Zul, nell’alto corso del torrente, e a Ca’ Selva, sul Silisia.