Max Biaggi
Massimiliano "Max" Biaggi (Roma, 26 giugno 1971) è un motociclista italiano, 4 volte campione del mondo della classe 250. Risiede a Monte Carlo [1] ed è soprannominato il Corsaro [2].
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|---|---|
| Nazionalità | |
| Squadra | Aprilia Racing |
Carriera
Gli esordi e le prime vittorie
Anche se da bambino Biaggi era più interessato al calcio, iniziò la sua carriera nel mondo del motociclismo nella categoria della 125 cc nel 1989, a 18 anni, in ritardo di qualche anno e su consiglio di un amico. Un anno dopo divenne campione italiano nella categoria "Sport Production", con moto derivate strettamente dalla serie. Una casa costruttrice, l'Aprilia di Noale, lo nota e credendo che il ragazzo abbia la stoffa per diventare Campione immediatamente dopo lo ingaggia così Biaggi che si trasferì nella classe 250.
250 cc
Nel 1991 divenne campione europeo alla guida di una Aprilia e nello stesso anno arrivò 27º nel campionato mondiale (disputando però solo quattro gare) [3] .
Nel 1992 Biaggi partecipò al suo primo intero campionato mondiale della classe 250 cc nel Team Iberna Motoracing Aprilia dell'ex pilota Alex Valesi, arrivando quinto nella classifica finale e ottenendo la sua prima vittoria in un Gran Premio (a Kyalami, in Sudafrica)[3].
La stagione seguente, Biaggi passò alla Honda classificandosi quarto, vincendo a Barcellona, nel Gran Premio di Catalogna. Nel 1994 tornò alla guida dell'Aprilia e cominciò a dominare il campionato del mondo della 250 cc (ottenne infatti 4 mondiali consecutivi tra il 1994 e il 1997).
Il 1994 fu un anno per Max contraddistinto da buone gare alternate a grandi errori (cadde un paio di volte quando era in testa in solitario); ma fortunatamente per lui, lo stesso, anzi peggio per quanto riguarda le cadute, fece Loris Capirossi (che dovette rinunciare al titolo con una gara di anticipo) ; così Max si aggiudica il mondiale, con 22 punti di vantaggio su Tadayuki Okada (2º).[4]
Nel 1995 Max ha vita più semplice concludendo con ben 83 punti di vantaggio sul secondo classificato, ma non mancarono certo grandi duelli, tra lui, il debuttante Ralf Waldmann e il giapponese Tetsuya Harada, suoi più acerrimi rivali per quella stagione e per quelle a venire. Questo anno è quello in cui ha vinto di più, infatti si impose su ben 8 gran premi (Malesia, Germania, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Republica Ceca, Argentina e Catalogna) concludendo solo una gara fuori dal podio, quella in Giappone.
Il 1996 dovrebbe essere l'anno della consacrazione, data l'esperienza e il talento dimostrati in precedenza. E infatti la stagione inizia nel migliore dei modi per Biaggi: ottiene 5 vittorie nelle prime 6 gare, tanto da far sembrare già chiuso il campionato. Ma una serie di errori conditi da molta sfortuna, come la caduta in prova ad Assen, che lo costringe a fare 2 gare non al 100%, il contatto con Jacque a Zeltweg, e la caduta a Rio, e cosa da non dimenticare, la grande velocità e determinazione di Waldmann e della sua Honda, fanno si che il mondiale si decida all'ultima gara. Biaggi ad Eastern Creek (ultima gara della stagione) vince però da grande campione, e si porta a casa il mondiale con soli 6 punti di vantaggio.
In quell'anno Biaggi sfiorò il record di Agostini dei 22 podi consecutivi, ma proprio con la gara di Zwelteg, Max si fermò a quota 21. In più ottenne 9 vittorie: Shah Alam, Suzuka, Jerez, Mugello, Paul Ricard, Donington Park, Brno, Catalunya, Eastern Creek.
Nel 1997, dopo il divorzio con l'Aprilia, Max approda alla Honda del team Kanemoto, dove trova come compagno di squadra il "solito" Waldmann. In questa stagione Max conquista 5 vittorie (Malesia, Italia, San Marino, Repubblica Ceca, Indonesia). Malgrado le cinque vittorie dovrà lottare fino all'ultima gara per concquistare il suo 4º titolo iridato, che arriverà con soli due punti di vantaggio dal pilota Tedesco. Dopo questo trionfo, Biaggi passò al campionato mondiale della 500, lasciando la 250 apprezzato per il suo stile di guida efficace e pulito e per alcuni record tuttora imbattuti: unico pilota nella storia della 250 a vincere 4 mondiali consecutivi con due moto diverse (Aprilia e Honda), maggior numero di pole position e di podi nella 250.
500 cc
Nonostante un esordio trionfale e un'ottima prima stagione, i suoi risultati complessivi nella classe 500 furono meno brillanti rispetto a quanto fatto in 250. Nella stagione agonistica 1998 Biaggi, rimasto alla Honda (sempre nel team privato di Erv Kanemoto), debuttò con successo vincendo il Gran Premio del Giappone disputato a Suzuka, essendo partito dalla pole position ed avendo effettuato il giro più veloce in gara, impresa riuscita oltre a lui, solo al finlandese Jarno Saarinen 25 anni prima. Nel corso della stagione vinse anche il Gran Premio della Repubblica Ceca, ma l'evento clou del campionato fu a Barcellona il 20 settembre 1998 durante il gran premio di Catalogna.
A 9 giri dal termine una caduta coinvolse la Yamaha del francese Bayle e la Honda dello Spagnolo Alex Criville, i commissari di gara esposero le bandiere gialle (indicanti divieto di sorpasso per ragioni di sicurezza) mentre Biaggi si contendeva con Alex Barros il comando della corsa. Nella zona dell'incidente Biaggi sorpassò il brasiliano che lo risorpassò immediatamente: entrambi furono sanzionati con uno stop and go (sosta forzata di dieci secondi presso i box senza poter apportare modifiche all'assetto della moto). Barros entrò ai box scontando la penalità e finendo poi la gara al 7º posto, Biaggi decise di non scontare la penalità e fu squalificato dalla gara che fu vinta dal suo diretto avversario, l'australiano Mick Doohan, che prima di quella gara era secondo nel mondiale proprio dietro a Biaggi. Biaggi e Barros fecero ricorso sostenendo che nel punto dove erano avvenuti i reciproci sorpassi fosse stato per loro impossibile vedere le bandiere gialle, ma la giuria internazionale respinse i ricorsi infliggendo a Biaggi un'ammenda di 5.000 franchi svizzeri (poco più di 6 milioni di lire) [5].
Con questa bandiera nera subita, Biaggi stabilisce il non lusinghiero record di squalifiche in carriera nel motomondiale: 3 [6] .
Al termine della stagione Biaggi chiuderà al secondo posto nella classifica mondiale, dietro a Doohan[7].
In questa stagione Biaggi, nonostante sia famoso per la sua guida pulita, si esibì in un atto di estrema spericolatezza da stantmen professionista: per festeggiare la vittoria di Brno impennò la moto consì tanto che l'angolo formatosi fra l'asfalto e il manubrio superò abbondantemente i 90 gradi. Vedere una cosa simile in una competizione
Nel 1999 Biaggi decide allora di lasciare la Honda con la quale ha qualche screzio per entrare a far parte del meno competitivo team Yamaha. Con la Yamaha non inizia bene la stagione col ritiro in Malesia, successivamente Biaggi conquisterà in dieci gare due secondi posti a Jerez e al Mugello, due quarti posti a Donington e in Repubblica Ceca, ed un quinto posto in Gran Premio motociclistico di Assen. L'unica vittoria stagionale arriverà in Sud Africa e Biaggi concluderà la stagione in quarta posizione dietro Alex Criville, Kenny Roberts Jr e Tadayuki Okada.
Nel 2000 ancora con la Yamaha ottniene un avvio di stagione non esaltante con quattro ritiri nelle prime cinque gare. Nella seconda parte della stagione riuscirà a conquistare diversi podi e anche due successi in Repubblica Ceca ed Australia piazzandosi a fine stagione in terza posizione dietro a Kenny Roberts Jr e al debuttante Valentino Rossi.
Il 2001 è sicuramente una delle stagioni più avvincenti sin dalla prima gara in Giappone, dove si accende la rivalità Biaggi-Rossi, per una gomitata del romano che fece andare fuori pista il pilota pesarese, subito dopo la risposta di Rossi col sorpasso mentre mostra il dito medio all'avversario. La gara si concluse con la vittoria di Rossi e col terzo posto di Biaggi. Ma Max in quella stagione fu protagonista di diversi buoni risultati, e anche di tre vittorie in Francia, Olanda e Germania. Biaggi e Rossi sono i protagonisti della stagione e al gp di Brno Biaggi è secondo a 10 punti di distacco dopo aver recuperato parecchi punti nelle ultime. Paradossalmente in questo che è il circuito preferito di Max la stagione svolta definitivamente a favore di Rossi, Biaggi cade in questo gp, in quello del Pacifico e in quello della Malesia complessivamente sbaglia più del rivale e alla fine Rossi prende il largo. La stagione si concluderà con Biaggi in seconda posizione dietro Rossi staccato di 106 punti.
Al termine di questa stagione la classe 500 fu sostituita dalla MotoGP, con moto 4 tempi dalla cilindrata di 990 cc.
MotoGP
Nel 2002, la stagione d'esordio della MotoGP, Biaggi vinse in Repubblica Ceca sulla pista di Brno (la sua preferita, dove ha ottenuto 9 vittorie) e in Malaysia, nel circuito di Sepang. La rivalità con alcuni altri colleghi italiani, Loris Capirossi e Valentino Rossi si accese, e quest'ultimo lo precedette di 140 punti nella classifica finale [8] .
Convinto che la Yamaha non fosse competitiva, nel 2003 Biaggi tornò alla Honda, ma in un team satellite, che non godeva di tutti gli aggiornamenti tecnici apportati alle moto della casa madre, infatti quella stagione fini' in terza posizione con 228 punti conquistati. Con la scuderia di Sito Pons, nel 2003 ottenne buoni risultati sin dalla prima gara, riuscendone a vincere però solo due nella stagione in Gran Bretagna e a Motegi, contro le 4 vinte all'emergente Sete Gibernau che concluse secondo in classifica generale con 277 punti e le 9 vinte da Valentino Rossi vincitore del titolo staccato di 129 punti da Sete.
Il 2004 sembra l'anno buono: va fortissimo nei test e nella prima metà stagione centra numerosi podi e una vittoria in Germaniadopo una lotta all'ultima curva con Alex Barros, che lo porta al secondo posto ad un solo punto da Rossi, passato dal 2004 alla Yamaha. Nelle gare successive però un dodicesimo posto a Donington dovuto a delle noie al cambio e 2 ritiri consecutivi all'Estoril e a Motegi lo allontanano dalla lotta per il titolo. Giungerà alla fine terzo ad 87 punti di distacco da Rossi, e dietro all'ormai solito Gibernau. Chiuse tra l'altro la stagione fratturandosi un piede in seguito a una caduta in un test sulla pista di Latina con una moto supermotard.
Nel 2005 passò al team Repsol HRC e poté così gareggiare con una moto Honda "ufficiale", ma disputò la sua peggior stagione in MotoGP dato che non riuscì a vincere nessuna gara, riuscì a conquistare solo 4 podi, tra cui quello al Mugello dopo una lotta d'altri tempi con il rivale Valentino Rossi. La stagione fin dall'inizio non è delle migliori ma comunque Biaggi è per lungo tempo secondo in classifica seppur lontanissimo da Rossi. L'involuzione principale avviene dopo il gp di Motegi (nel quale era arrivato secondo) da lì in poi Biaggi cade due volte ed è sempre molto lontano dai primi. Alla fine conclude la stagione in quinta posizione dietro Valentino, Marco Melandri, Nicky Hayden e Colin Edwards.
In seguito alle sue dichiarazioni sulla deludente stagione[9], i dirigenti Honda HRC decisero di non affidargli una moto ufficiale per il 2006[10] vietando al team di Sito Pons, con il quale Biaggi aveva già un precontratto, di includere Biaggi nel team stesso.
Questa decisione scatenò la ritorsione della Camel, sponsor principale della squadra, che a causa della mancata conferma di Biaggi, decise di rompere il contratto di sponsorizzazione con la Honda [11].
Superbike
Il 15 settembre 2006 viene annunciato il suo ingaggio con la Suzuki per partecipare nel 2007 al mondiale Superbike con la GSX-R 1000 K7 del Team Alstare Suzuki Corona Extra che, pur essendo una struttura privata, è da anni il team di riferimento della Suzuki per la categoria.
Il 24 febbraio 2007 fece il suo esordio nel GP del Qatar, vincendo la prima manche e piazzandosi 2º nella prova pomeridiana [12]. Nei successivi gran premi salirà diverse volte sul podio ottenendo dei discreti risultati che lo tengono a lungo matematicamente in corsa per il Mondiale.
Sul tracciato di Vallelunga, Biaggi, che ha parecchi punti di ritardo su Toseland, vince la prima manche e si piazza secondo nella successiva, rimandando cosi il verdetto sul titolo all'ultimo Gran Premio, che si disputa in Francia e che vedrà il titolo andare a James Toseland davanti ad Noriyuki Haga e allo stesso Biaggi.
Biaggi conclude un ottima stagione d'esordio in terza posizione con 397 punti fruttati soprattutto grazie a 3 vittorie (Qatar, Brno e Vallelunga) e 17 podi. Per la lotta all'iride conclusasi a favore di Toseland pesano alcuni errori piccoli e grandi commessi dal romano che hanno levato qualche punto che poteva decidere il mondiale a favore suo.
Il 18 ottobre 2007 viene resa nota la notizia che la Suzuki non può rinnovare il contratto di Biaggi per la stagione 2008 perché dopo aver perso il suo sponsor principale, non ha più le possibilità economiche per pagare uno stipendio così alto[13].
Il 30 ottobre 2007 in un comunicato congiunto il Team Ducati GMB del manager-pilota Marco Borciani e Max Biaggi annunciano di aver trovato l'accordo per la stagione agonistica 2008, pertanto il pilota romano, svanita l'ipotesi ritorno in MotoGp con la Honda Gresini, continua la sua avventura nel mondiale Superbike con una Ducati 1098R versione clienti del Team Sterilgarda Go Eleven. Nel team italiano trova come compagno di squadra lo spagnolo Ruben Xaus.
La stagione è nel complesso peggiore della precedente: Biaggi non riesce ad imporsi su nessun tracciato, ma colleziona comunque 7 podi (3 secondi e 4 terzi posti) e vedrà Biaggi chiudere il campionato 2008 al settimo posto in classifica generale[14], risultando il migliore tra i privati. Da segnalare l'infortunio capitatogli nel Gran premio in Australia, che ha condizionato il proseguimento della stagione, nella quale fino ad allora (anche se c'erano stati solo due appuntamenti) aveva dimostato di essere molto competitivo, imponendo al pilota romano uno stop di circa un mese a causa di una frattura del radio del braccio sinistro[15].
Il 19 settembre 2008, sfumata la possibilità di salire sulla Ducati ufficiale dalla quale si sente tradito poichè diceva d'avere già un precontratto, viene annunciato il suo ingaggio da parte dell'Aprilia per guidare la nuova RSV4 con la quale Biaggi si presenta al via del mondiale 2009[16] con lo scopo di sviluppare la moto per renderla abbastanza competitiva per provare a conquistare il titolo mondiale nella stagione 2010.
Dopo un inizio non esaltante in Australia, Max ottiene due terzi posti in Qatar. Nelle gare successive riesce ad ottenere discreti risultati con un Aprilia ancora molto acerba difficile da guidare con cui commette molti errori. Dopo due pessime manche a Misano la stagione di Biaggi cambia radicalmente faccia la gara successiva una settimana dopo a Donington dove ottiene il secondo posto. Da lì in poi Biaggi e la sua Aprilia si trovano costantemente nella parte alta della classifica ottenendo altri sei podi fra cui una vittoria a Brno gara 1 e uno insperato a Portimao gara 1 visto l'infortunio riportato in seguito a una caduta nelle prove libere.
Biaggi migliora i risultati della stagione precedente in Ducati arrivando quarto nel mondiale. Considerato l'ottimo finale di stagione e l'ottimo livello prestazionale raggiunto dall'Aprilia Biaggi si presenta come uno dei favoriti per il mondiale 2010.
Statistiche
Aggiornate al 26 ottobre 2009.
| Stagione | Classe | GP | Podi | 1º | 2º | 3º | Pole | Moto | Punti | Posizione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1991 | 250cc | 4 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | Aprilia | 7 | 27º |
| 1992 | 13 | 5 | 1 | 2 | 2 | 4 | 78 | 5º | ||
| 1993 | 14 | 5 | 1 | 2 | 2 | 2 | Honda | 197 | 4º | |
| 1994 | 14 | 10 | 5 | 4 | 1 | 7 | Aprilia | 234 | 1º | |
| 1995 | 13 | 12 | 8 | 3 | 1 | 9 | 283 | 1º | ||
| 1996 | 15 | 11 | 9 | 1 | 1 | 8 | 274 | 1º | ||
| 1997 | 15 | 10 | 5 | 3 | 2 | 3 | Honda | 250 | 1º | |
| Totali 250cc | 88 | 53 | 29 | 15 | 9 | 33 | 1323 | 4 Titoli mondiali vinti | ||
| 1998 | 500cc | 14 | 8 | 2 | 3 | 3 | 2 | Honda | 208 | 2º |
| 1999 | 16 | 7 | 1 | 5 | 1 | 1 | Yamaha | 194 | 4º | |
| 2000 | 16 | 4 | 2 | 0 | 2 | 5 | 170 | 3º | ||
| 2001 | 16 | 9 | 3 | 3 | 3 | 7 | 219 | 2º | ||
| 2002 | MotoGP | 16 | 8 | 2 | 4 | 2 | 4 | 215 | 2º | |
| 2003 | 16 | 9 | 2 | 4 | 3 | 3 | Honda | 228 | 3º | |
| 2004 | 16 | 9 | 1 | 5 | 3 | 1 | 217 | 3º | ||
| 2005 | 17 | 4 | 0 | 2 | 2 | 0 | 173 | 5º | ||
| Totali 500/MotoGP | 127 | 58 | 13 | 26 | 19 | 23 | 1624 | |||
| Totale complessivo | 215 | 111 | 42 | 41 | 28 | 56 | 2947 | 4 Titoli mondiali vinti | ||
| 2007 | Superbike | 25 | 17 | 3 | 7 | 7 | 0 | Suzuki | 397 | 3º |
| 2008 | Superbike | 28 | 7 | 0 | 3 | 4 | 0 | Ducati | 238 | 7º |
| 2009 | Superbike | 28 | 9 | 1 | 4 | 4 | 0 | Aprilia | 319 | 4º |
| Totale SBK | 81 | 33 | 4 | 14 | 15 | 0 | 954 | |||
La rivalità con Valentino Rossi
Biaggi e la Formula 1
Nel 1999 provò la Ferrari F399 F1 sul Circuito di Fiorano, a Modena, di proprietà della casa di Maranello ottenendo un ottimo risultato (soli 5" in più della migliore prestazione ottenuta da Schumacher - dati non ufficiali)[17] .
Il 18 gennaio 2006, anno nel quale Biaggi non partecipò ad alcuna competizione ufficiale, provò durante una sessione di 3 giorni di test privati a Silverstone una Midland F1 con motore Toyota[17].
Alcuni giornali diedero la notizia di un'offerta della scuderia russa come test-driver per il 2006, ma la cosa si rivelò esclusivamente una trovata promozionale.[18].
Vita privata
In passato sono state spesso attribuite a Biaggi relazioni con donne famose tra le quali le modelle internazionali Naomi Campbell[19], Claudia Schiffer, e la showgirl e attrice Anna Falchi[20].
Attualmente è fidanzato con la showgirl ed ex Miss Italia Eleonora Pedron, dalla quale il 22 settembre 2009 ha avuto la prima figlia Ines Angelica[21].
Note
- ^ Sito ufficiale del pilota
- ^ Archivio storico del Corriere 25/02/2007
- ^ a b Scheda del pilota sul sito Motogp
- ^ Archivio storico del Corriere 26/09/1994
- ^ Archivio storico del Corriere 21/09/1998
- ^ Archivio della Gazzetta dello Sport 07/05/2002
- ^ Risultati ufficiali 1998 sul sito MotoGP
- ^ Risultati ufficiali 2002 sul sito MotoGP
- ^ Porte chiuse per Biaggi. Rischia di non correre più - La Repubblica Sport
- ^ Articolo di TgCom
- ^ Archivio storico del Corriere 21/12/2005
- ^ Articolo della Gazzetta dello Sport del 24/02/2007
- ^ Biaggi saluta la Suzuki - Eurosport
- ^ Dati ufficiali sul sito SBK, anno 2008
- ^ Articolo di Eurosport 02/03/2008
- ^ Articolo del Corriere 19/09/2008
- ^ a b Articolo della Gazzetta dello Sport 18/01/2006
- ^ Articolo sul test svolto da Max Biaggi con la Midland
- ^ Archivio storico del Corriere 09/01/1997
- ^ Archivio storico della Gazzetta dello Sport 30/06/1999
- ^ http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/sport/news/2009-09-22_122406500.html
