Labyrinth - Dove tutto è possibile
Labyrinth - Dove tutto è possibile (Labyrinth) è un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson.
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Durata | 102 min |
Regia | {{{regista}}} |
Il regista Jim Henson, creatore dei Muppets, è stato aiutato da Brian Froud per la parte visiva e dall’autore di libri per ragazzi Dennis Lee, per la storia, che è stata poi sceneggiata da Terry Jones dei Monty Python (ed è diventata anche un romanzo grazie ad A. C. H. Smith).
I personaggi umani principali sono Jareth il re dei Goblin, interpretato da David Bowie, e Sarah, una giovane Jennifer Connelly. La trama si basa sul percorso di Sarah in uno strano labirinto fantastico. La maggior parte degli altri ruoli importanti sono personificati da pupazzi o da una combinazione di performance umana e di pupazzi. Il film è stato girato nei pressi di New York e agli Elstree Studios in Gran Bretagna.
Trama
Sarah è una adolescente che ha paura di crescere. Una sera i genitori escono e le affidano il fratellino piccolo. Sarah stufa delle urla del fratellino,invoca Jareth,Re degli gnomi, e gli chiede di portarselo via. La ragazza dovrà superare molte prove per ritrovare Toby, il fratellino che Jareth custodisce nel suo castello.
Commento
Benché principalmente sia visto come un film per bambini, Labyrinth può anche essere interpretato come un racconto simbolico della (non-)accettazione di una giovane ragazza della sua maturità e della sua sensualità. Jareth fa ogni cosa che Sarah gli chiede (come portare via suo fratello) e in quel senso il suo ruolo può essere interpretato come un mentore per Sarah per farle scoprire di essere una giovane donna matura. La scena della sala da ballo, un esempio del potere sensuale che Jareth ha su Sarah, è simbolico del modo in cui Sarah è confusa e riluttante ad accettare il suo nuovo ruolo di giovane donna contro quello di ragazza immatura.
Le scene all’inizio e alla fine del film rivelano che la maggior parte dei personaggi che Sarah incontra rimandano a giocattoli, poster ecc. della sua stanza: per esempio una statuetta di legno raffigurante Gogol, un gioco da tavola con le forme di un labirinto, un carillon con una bambola danzante che indossa il vestito che indosserà Sarah nella sala da ballo, il quadro appeso nella cameretta raffigurante l'opera di Escher "Relatività". Più importante di tutti, i ritagli di giornale della vera madre di Sarah, che era un'attrice, mostrano che lei ebbe una relazione con il suo partner del teatro; l’immagine di Bowie fu usata in quelle foto per evidenziare come Sarah desideri essere corteggiata dall’uomo che amava sua madre.
Tutto questo fa capire che il mondo del labirinto è forgiato dall’immaginazione di Sarah.
Temi
Alcuni dei temi maggiori in Labyrinth sono:
- La crescita di Sarah verso la maturità
- La riluttanza di accettare qualcosa oltre a ciò che ci si aspetta
- Il tema dell’amore con i rapporti tra Sarah, Jareth e il nano (primo rapporto a tre della storia del cinema) e tra Sarah e il suo fratellino Toby
- Cosa è “giusto” ("Non è giusto" è una frase che Sarah ripete sempre, comunque alla fine del film, attraverso ostacoli superati lei realizza che ogni cosa non è sempre giusta)
- Prendere le cose alla lettera (il fratellino di Sarah è stato effettivamente portato via dal Re dei Goblin come lei ha chiesto)
Influenze e altri media
I realizzatori del film ammisero diverse influenze, come Alice nel paese delle meraviglie, Il mago di Oz, e le opere di Maurice Sendak e di M. C. Escher.
Molti degli scenari e creature nel film furono basati sui disegni di Brian Froud, che precedentemente collaborò con Jim Henson per The Dark Crystal. Froud e lo sceneggiatore Terry Jones più tardi collaborarono per il libro The Goblins of Labyrinth che descrisse alcune delle creature del film.
La Lucasfilm Games (oggi LucasArts) ispirandosi al film sviluppò un videogioco omonimo, di genere avventura grafica, distribuito su Commodore 64 e Apple II nel 1986. Un altro videogioco fu realizzato in Giappone per Nintendo Famicom, ma non fu diffuso in nessun altro Paese, anche se una versione Commodore 64 circolò in America nel 1986.
Tokyopop in collaborazione con The Jim Henson Company pubblicò un fumetto stile manga in tre volumi chiamato Ritorno a Labyrinth. Il primo volume è stato pubblicato l’8 agosto 2006. Scritto da Jake T. Forbes e illustrato da Chris Lie, è un sequel del film ed ha come protagonista Toby, il bambino nel film, quando è ormai cresciuto ed ha 13 anni.
Colonna sonora
L’album della colonna sonora di Labyrinth contiene molte canzoni di Trevor Jones, rigorosamente strumentali, come "Into the Labyrinth", "Sarah," "Hallucination", "The Goblin Battle", "Thirteen O'Clock" e "Home at Last", e cinque canzoni di David Bowie, "Magic Dance" (chiamata anche "Dance Magic"), "Chilly Down", "As the World Falls Down", "Within You", e il singolo realizzato per il film, "Underground".
Curiosità
- Il figlio di Brian Froud, che all'epoca era un neonato, è comparso nel film nel ruolo del fratello di Sarah, Toby.
- Alcuni degli animatori dei pupazzi successivamente hanno lavorato in studi di animazione al computer.
- Nel documentario Inside the Labyrinth, David Bowie ammette che fu lui a fare i versi del bambino Toby nella canzone Magic Dance, poiché il bambino non li faceva.
- Il personaggio di David Bowie compie giochi di prestigio durante tutto il film: riesce a far ruotare quattro sfere di cristallo su di una sola mano e a farle scorrere sulle proprie mani e sul proprio corpo come se fossero "incorporee". Queste manipolazioni furono eseguite veramente dal rinomato giocoliere Michael Moschen, che si trovava dietro Bowie durante le riprese.
- Il produttore esecutivo è George Lucas, il creatore della saga di Guerre stellari.
Collegamenti esterni
- (EN) Labyrinth - Dove tutto è possibile, su IMDb, IMDb.com.