Angelo Bonelli
Template:Membro delle istituzioni italiane Angelo Bonelli (Roma, 30 luglio 1962) è un politico italiano.
E' l'attuale presidente della Federazione dei Verdi.
Il suo impegno politico ed ecologista inizia nelle associazioni ambientaliste e nei Verdi, attività che negli anni ha preferito allo studio del canto su registro baritonale presso il conservatorio di Santa Cecilia.
Nel 1990 diventa Consigliere nella XIII circoscrizione del Comune di Roma, Ostia. Nel 1993 è eletto al Comune di Roma ma opta per la Presidenza della circoscrizione, incarico che ricopre nel biennio 93/94. È stato Consigliere regionale ed Assessore all'Ambiente ed alla cooperazione tra i popoli della Regione Lazio (Italia), carica dalla quale si è dimesso dopo l'elezione alla Camera.
Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lazio-1. Nella XV Legislatura è stato membro della Commissione Trasporti ed il capogruppo dei Verdi alla Camera. Per iniziativa sua e di Giuseppe Trepiccione il 6 giugno 2007 è stato approvato un subemendamento parlamentare che potrebbe causare la rinazionalizzazione della gestione delle risorse idriche[1].
Nel 2008 è stato candidato nelle liste di Sinistra e libertà, progetto unitario lanciato da Verdi, Movimento per la Sinistra, Partito Socialista, Sinistra Democratica e Unire la Sinistra. La lista si è fermata al 3,2% e non è pertanto rappresentata nella XV Legislatura. Il 10 ottobre 2009 a Fiuggi nella XXX Assemblea Nazionale del partito è stato eletto presidente dei Verdi con 245 voti favorevoli contro i 231 di Loredana De Petris[2]. Con Bonelli è passata la linea favorevole al mantenimento di un partito ecologista autonomo, contro la confluenza dei Verdi in Sinistra e libertà. ==Curiosità==E' soprannominato Re Sole per il suo atteggiamento aristocratico.
Note
- ^ Beppe Grillo, Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua, su beppegrillo.it, 09-06-2007. URL consultato il 05-10-2010.
- ^ Verdi Monopoli, Verdi, Angelo Bonelli è il nuovo presidente, su verdimonopoli.blogspot.com, 12-10-2009. URL consultato il 05-10-2010.