Utente:Girus~itwiki/Sanbox
La proposizione comparativa è la subordinata circostanziale che svolge la funzione del complemento di paragone in relazione alla sua reggente.
In Latino esse si distinguono in due gruppi: le comparative reali e quelle ipotetiche. Le prime hanno il verbo principalmente all'indicativo e possono essere di uguaglianza, di minoranza, di maggioranza o di identità o differenza. Le ipotetiche indicano un paragone fra la loro reggente e un' azione ipotetica.
Le comparative reali
Una proposizione comparativa reale mette a confronto due fatti sicuramente veri e per questo motivo, in genere, ha il verbo all'indicativo, mentre un eventuale congiuntivo potrebbe essere usato con valore potenziale.
Le comparative di uguaglianza
Le comparative reali di uguaglianza in Latino sono introdotte dalle seguenti particelle correlative: tam... quam, tantus... quantus, tantum... quantum, tanto... quanto, tamquam... sic, ita... ut, sic... ut, talis... qualis, tot... quot, quemadmodum... eodem modo, eo... quo (con i comparativi di aggettivi e avverbi)
- Ut bona natura appetimus, sic a malis natura declinamus.(Cic.) [come per natura ricerchiamo la felicità, così per natura evitiamo le sofferenze]