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Date Masamune, un importante tozama daimyō

Un Tozama daimyō (外様大名?, tozama daimyō) era un daimyō che era considerato un estraneo alle leggi del Giappone. Il termine entrò in uso nel periodo Kamakura e continuò fino al periodo Edo.

Periodo Edo

I daimyō che si sottomisero allo shogunato Tokugawa dopo la Battaglia di Sekigahara vennero classificati come tozama. Molti dei feudi più vasti erano governati dai tozama. Il più grande era il clan Maeda di Kaga con un valore di 1.000.000 di koku. Altri erano la famiglia Shimazu del Satsuma, il clan Mōri, la famiglia Date, il clan Hachisuka, e il clan Uesugi. Molte, ma non tutte, di queste famiglie avevano vissuto nella stessa regione per secoli prima dello shogunato Tokugawa.

Tokugawa Ieyasu aveva trattato i grandi vassalli tozama amichevolmente, ma in seguito, fra il 1623 e il 1626, Tokugawa Iemitsu era stato meno tollerante con loro. In particolare nel Giappone occidentale , i tozama daimyō trassero grandi profitti dal commercio con gli stranieri nella metà del diciassettesimo secolo. Il loro crescente successo era una minaccia per lo shogunato, che rispose proibendo ai porti del Giappone occidentale e di Kyūshū di commerciare.

Per tenere in scacco i tozama, lo shogunato collocò Fudai daimyō in postazioni strategiche, incluso lungo le maggiori strade e vicino ad importanti città. Per gran parte del periodo Edo, lo shogunate ordinariamente non pose tozama in posizioni eminenti nel governo. Queste andarono invece ai fudai daimyō. Questo iniziò a cambiare nel periodo del Bakumatsu; un tozama daimyō (Matsumae Takahiro) divenne persino un rōjū.

I tozama daimyō di Satsuma e di Choshu (rispettivamente i clan Shimazu e Mōri) furono responsabili della caduta dello Shogunato Tokugawa durante il periodo Bakumatsu. Guadagnando altri tozama alla loro causa, combatterono contro lo shogunato, l'Aizu, e il Ōuetsu Reppan Dōmei durante la Guerra Boshin del 1868-69. Molte personalità di Satsuma e Choshu furono i dominatori della politica nelle decadi seguenti, fino anche nel XX secolo.

Bibliografia

  • Ooms, Herman (1975). Charismatic Bureaucrat. Chicago: University of Chicago Press.