Gallerie dell'Accademia

museo di Venezia
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Le Gallerie dell'Accademia sono un importante museo di Venezia che raccoglie soprattutto dipinti del periodo che va dal XIV al XVIII secolo (tra gli autori Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Tintoretto e Tiziano). Vi si conservano anche altre forme d'arte come sculture e disegni, tra i quali il celeberrimo Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (esposto solo in particolari occasioni).

Gallerie dell'Accademia
Il portale d'ingresso delle gallerie
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàDorsoduro
IndirizzoCampo della Carità, Dorsoduro 1050, Venezia, Italia
Coordinate45°25′51.88″N 12°19′41.3″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Caratteristiche
TipoPittura, Scultura
Istituzione1750
FondatoriNapoleone Bonaparte
Apertura1817
Visitatori134 332 (2021)
Sito web
La tempesta di Giorgione (1507-1508)
L'uomo vitruviano, disegno di Leonardo da Vinci (1490)

Le Gallerie si trovano ai piedi del Ponte dell'Accademia, in quello che era fino all'inizio del XIX secolo il vasto complesso formato dalla Chiesa di Santa Maria della Carità, dal convento dei Canonici Lateranensi e dalla Scuola Grande di Santa Maria della Carità (l'ingresso è per il portale di quest'ultima). Prendono il nome dall'Accademia di Belle Arti, che le ha aperte nel 1817 e ne ha condiviso la sede fino al 2004.

Nel 2008 sono state visitate da 356.191 persone.[1]

Il complesso di Santa Maria della Carità

Chiesa e convento

Costruiti nel XII secolo, chiesa e convento ospitarono a partire dal secolo successivo una Scuola di Battuti per riceverne un sostegno economico. Nel XV secolo le rendite aumentarono grazie al sostegno del veneziano Papa Eugenio IV, permettendo di rinnovare ed ampliare ulteriormente gli edifici.

Il complesso fiorì anche nel secolo successivo, tanto da affidare ad Andrea Palladio un progetto molto ambizioso per il convento, mai completato. L'incendio del 1630 segna invece l'avviata decadenza, culminata nel 1744 nel crollo del campanile.

Nel 1768 l'ordine dei Canonici Lateranensi fu soppresso e la chiesa venne chiusa nel 1806.

La Scuola Grande di Santa Maria della Carità

 
La Presentazione di Maria al Tempio, dipinta da Tiziano per la Sala dell'Albergo della Scuola.

La Scuola di Carità fondata nel 1260 fu una delle prime Scuole Grandi (cioè dei Battuti). Ospitata prima nella chiesa di San Leonardo, quindi alla Giudecca, già nel 1261 [2] aveva ottenuto spazi in questo convento. Come le altre scuole aveva compiti di mutuo soccorso e di carità verso i poveri, che coltivava anche mediante investimenti oculati delle somme versate dai confratelli e dalla Repubblica.

Grazie alle sue ricchezze la confraternita poté aiutare a più riprese i Canonici acquistandone delle proprietà, come il terreno sul quale a partire dal 1344 costruì la propria sede definitiva. L’entrata rimase tuttavia in comune con il convento, ed era la porta tuttora presente a sinistra dell'ingresso attuale e decorata da edicole gotiche con i santi protettori della scuola. Internamente si arricchì di un soffitto a cassettoni nella sala capitolare (XV secolo, conservato) e di numerosi dipinti. Fra i più importanti due opere esposte nella collocazione originale (ex Sala dell'Albergo della Scuola): la Presentazione di Maria al Tempio di Tiziano (1538) ed il Trittico della Madonna della Carità di Antonio Vivarini e Giovanni d'Alemagna (1480).

Intorno al 1760 Bernardino Maccaruzzi e Giorgio Massari apportarono modifiche sia internamente che esternamente, con la completa sostituzione della precedente facciata gotica e l‘apertura del portale sul campo (la facciata acquisirà l’aspetto attuale nel 1830).

Sebbene ancora prospera, anche la Scuola subì la soppressione nel 1806.

La storia delle Gallerie

Fin dalla fondazione (1750) l’Accademia acquisiva opere d’arte con finalità didattiche e di restauro. Con la caduta della Serenissima (1797) e le spoliazioni di chiese, scuole e palazzi che ne seguirono, questa istituzione ebbe un ruolo fondamentale nel salvare molti capolavori dalla dispersione.

Nel 1807 l’Accademia si trasferì dalla prima sede del Fonteghetto della Farina al complesso della Carità, avviando profondi lavori di adattamento con il cattedratico Gian Antonio Selva e l‘allievo Francesco Lazzari: la chiesa fu suddivisa in ambienti, il convento perse parte dell’impianto palladiano per consentire la costruzione di nuove ali, la facciata (Lazzari) e l’atrio della Scuola furono modificati.

Il primo nucleo della collezione comprendeva anche i saggi degli allievi ed una raccolta di gessi (da cui il nome al plurale "Gallerie"), e fu esposto con successo nel 1817. La raccolta si arricchì di dipinti riportati dalla Francia sconfitta e soprattutto dei lasciti di grandi collezionisti. Ulteriori acquisizioni si ebbero al passaggio delle Gallerie allo Stato Italiano (1879) e sono continuate anche in seguito.

Altri lavori al complesso si ebbero nel 1923 (parziale recupero dell‘aspetto della chiesa) e nel 1944-1949, questi ultimi eseguiti da Carlo Scarpa.

Lavori in corso

È attualmente in corso un importante intervento che, grazie allo spostamento in altra sede dell'Accademia delle Belle Arti che occupava il piano terra del complesso, prevede l'ampliamento degli spazi espositivi. I lavori, iniziati il 4 febbraio 2005, vengono eseguiti in modo da non chiudere mai al pubblico la galleria. Al termine dell'intervento la superficie complessiva sarà di circa 12.000 metri quadri, in gran parte dedicata all'esposizione delle opere conservate nei magazzini. Il restauro prevede interventi di tipo strutturale, conservativo ed impiantistico. Il nuovo allestimento permetterà ai visitatori di apprezzare la grande ricchezza della collezione di opere delle gallerie, garantendo al tempo stesso la salvaguardia dell'edificio e delle opere esposte.

Le opere maggiori

 
San Girolamo con Girolamo Amadi di Piero della Francesca, 1440-1450
 
San Giorgio di Andrea Mantegna (1460)
 
L'incontro dei fidanzati e la partenza in pellegrinaggio, dalle Storie di sant'Orsola di Vittore Carpaccio (1490-1495)
 
Processione in piazza San Marco di Gentile Bellini (1496)
 
Madonna con bambino tra le sante Anna e Maddalena di Giovanni Bellini (1500 ca)
 
Il giovane malato di Lorenzo Lotto (1527)
 
Il miracolo di San Marco di Tintoretto (1548)
 
Cena nella Casa di Levi di Paolo Veronese (1573)
 
La Pietà di Tiziano, 1575-1576
 
Ratto di Europa di Giambattista Tiepolo (1725 ca)
  • San Gerolamo, 1556, olio su tela, 119 x 154 cm
  • Il rio dei Mendicanti e la scuola di san Marco, 1740, olio su tela, 42x69 cm
  • La consegna dell'anello al Doge, 1534, olio su tela, 370 x 300 cm
  • Prospettiva con portico, 1765, olio su tela, 131x93 cm
  • Ritratto di bambina con ciambella, 1730, pastello su carta, 34x27 cm
  • Incoronazione della Vergine e angeli, 1375, tempera su tavola, 89x58 cm
  • David, 1620 ca, olio su tela, 175x128 cm
  • La vecchia, 1506, olio su tela, 68 cm × 59 cm
  • La tempesta, 1507-1508, olio su tela, 82 cm × 73 cm
  • Incendio al deposito degli oli a San Marcuola, 1790, olio su tela, 41 x 60 cm
  • Il bacino di San Marco con San Giorgio e la Giudecca, 1780, olio su tela, 72x97 cm
  • Incoronazione di Maria in Paradiso, 1438
  • Il sacrificio di Isacco,
  • Il concertino, 1741, olio su tela, 60x48 cm
  • Il farmacista, 1752, olio su tela, 60x48 cm
  • La toeletta, 1741 ca, olio su tela, 60x49 cm
  • Il sarto, 1741, olio su tela
  • Il giovane malato, 1527, olio su tela, 98 x 116 cm
  • Polittico Lion (1357)
  • La miracolosa guarigione della figlia di Benvegnudo, 1502, tempera su tela, 359x296 cm
  • Capriccio con edificio gotico e obelisco, 1741, olio su tela, 55x83 cm
  • Ritratto di giovane uomo, 1373 ca, olio su tavola, 26x20 cm
  • Madonna in trono col Bambino e devoti, 1394, tempera su tavola, 107x65 cm
  • Sacra conversazione, 1523-1525, olio su tela, 127x195 cm
  • L'indovina, 1740, olio su tela, 154x114 cm
  • Paesaggio con cavalli che si abbeverano, 1720, olio su tela, 136x198 cm
  • Ratto di Europa, 1725 ca, olio su tela, 99 x 134 cm
  • Apparizione della Sacra Famiglia a San Gaetano, 1735-36, olio su tela, 128x73 cm
  • Sant'Elena rinviene la vera Croce, 1745
  • Il miracolo di San Marco, 1548, olio su tela, 416 × 544 cm
  • Il trafugamento del corpo di San Marco, 1562, olio su tela, 398 x 315 cm
  • La tentazione di Adamo, 1551 - 1552, olio su tela, 150 x 220 cm
  • Uccisione di Abele, 1551-1552, olio su tela, 149 x 196 cm
  • La Pietà, 1575-1576, olio su tela, 389 × 351 cm
  • San Giovanni Battista nel deserto, 1542 ca, olio su tela, 201 x 134 cm
  • Il ferito, 1752, olio su tela, 101x127 cm
  • Madonna dello Zodiaco, 1459-1463, tempera su tavola, 61 x 41 cm
  • Incoronazione della Vergine, Storie di Gesù e Storie di San Francesco (polittico)
  • Cena nella Casa di Levi, 1573
  • Madonna col Bambino in trono, san Giovannino e santi, 1562-1564, olio su tela, 341 x 193 cm
  • Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria, 1575 ca, olio su tela, 337 x 241 cm
  • Trittico della Madonna della Carità di Antonio Vivarini e Giovanni d'Alemagna, 1480, tempera su tavola, 175x196 cm

Note

  1. ^ Touring Club Italiano - Dossier Musei 2009
  2. ^ Terisio Pignatti (a cura di). Le scuole di Venezia. Milano, Electa, 1981

Bibliografia

  • Marcello Brusegan. La grande guida dei monumenti di Venezia. Roma, Newton & Compton, 2005. ISBN 88-541-0475-2.
  • Guida d'Italia – Venezia. 3a ed. Milano, Touring Editore, 2007. ISBN 978-88-365-4347-2.
  • Terisio Pignatti (a cura di). Le scuole di Venezia. Milano, Electa, 1981.
  • Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane. Venezia, Filippi Ed., 2001.

Voci correlate

Altri progetti

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