Re Lear

tragedia di William Shakespeare

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"Re Lear e il Buffone nel mezzo del temporale" di William Dyce (1806-1864)

Re Lear è una tragedia in cinque atti, in versi e prosa, scritta nel 1605-1606 da William Shakespeare.

La storia che ne fornisce l'intreccio principale affonda le radici nell'antica mitologia britannica. È una tragedia straordinaria a doppio intreccio nella quale la trama secondaria contribuisce a far risaltare e a commentare i vari momenti dell'azione principale.

La leggenda del re Lear

Lear era un leggendario sovrano della Britannia, benchè sia ovvio che la sua vicenda faccia parte del patrimonio folkloristico delle più svariate culture. Il Lear "storico" sarebbe vissuto poco prima del tempo della fondazione di Roma, ossia nell'VIII secolo a.C.; secondo l'Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth Lear, approssimandosi la vecchiaia, aveva deciso di dividere la Britannia fra le sue tre figlie e i mariti che egli avrebbe loro assegnati, pur mantenendo l'autorità regale.

Quando chiede loro di dichiarare l'affetto che gli portano, Cordelia, la figlia minore, disgustata dalla sfacciata adulazione delle sorelle Gonerilla e Regana, risponde che il suo affetto è quello dovuto da ogni figlia a ogni padre. Lear adirato la disereda, mentre dà in moglie le altre due figlie rispettivamente al Duca di Albany e al Duca di Cornovaglia, che diventano governatori ciascuno di metà del suo regno.

Poco dopo il Re di Francia, e cioè di un terzo della Gallia, avendo notizia della bellezza di Cordelia, la sposa rinunciando alla dote e la porta con sè. Molto tempo dopo i due governatori insorgono contro Lear e lo depongono; egli si reca allora presso la figlia in Gallia, dove viene bene accolto.

Il Re di Francia raduna un esercito e conquista l'intera Britannia, restaurando Lear sul suo trono. Dopo altri tre anni, però, in seguito alla morte sia di Lear che del Re di Francia, Cordelia rimane sola regina di Britannia. Passano altri cinque anni di pacifico governo, allorchè il figlio del Duca di Albany ed il figlio del Duca di Cornovaglia si ribellano a Cordelia e dopo una lunga guerra la fanno prigioniera. La regina spodestata si suicida in carcere.

La tragedia di Shakespeare

Re Lear è generalmente considerato una delle migliori tragedie di William Shakespeare. Si crede che sia stato scritto nel 1605 ed è basato sulla leggenda di Leir, un re della Britannia prima che questa diventasse parte dell’ Impero Romano. La sua storia era già stata narrata in cronache, poemi e sermoni, così come sul palco, quando Shakespeare intraprese il compito di raccontarla di nuovo.

Dopo la Restaurazione Inglese, la tragedia fu spesso modificata da professionisti del teatro che non amavano il suo sapore nichilista, ma, dalla Seconda guerra mondiale, ha cominciato ad essere considerato uno dei più grandi successi di Shakespeare. Il ruolo di Re Lear è stato recitato da molti grandi attori, ma generalmente è considerato una parte che può essere recitata solo da coloro che hanno raggiunto un’età avanzata.

Personaggi

  • Re Lear è il capo della Britannia. È una figura patriarcale che l'errato giudizio sulle figlie porta verso la caduta.
  • Gonerilla è la maggiore delle figlie traditrici di Lear, sposa del Duca di Albany.
  • Regana è la minore delle figlie traditrici di Lear, sposa del Duca di Cornwall.
  • Cordelia (poss. "cuor di leone" ¹) è la più giovane delle figlie di Lear.
  • Il Duca di Albany² è il marito di Gonerilla. Gonerilla lo dileggia per la sua "gentilezza lattiginosa". Si rivolta contro la moglie verso la fine della tragedia.
  • Il Duca di Cornovaglia² è il marito di Regana. Egli ha fatto mettere in ceppi il Conte di Kent, lascia Lear fuori nella brughiera durante una tempesta, e cava gli occhi di Gloucester. Dopo la sua aggressione a Gloucester, uno dei suoi servi lo assale e lo ferisce a morte.
  • Il Conte di Gloucester² è il padre di Edgar e del figlio illegittimo Edmund. Edmund lo inganna a danno di Edgar, e Edgar fugge, assumendo la fittizia identità di Tom di Bedlam.
  • Il Conte di Kent² è sempre fedele a Lear ma viene esiliato dal re per le sue proteste contro il modo in cui Lear ha trattato Cordelia. Egli si traveste e si pone al servizio del re senza fargli conoscere la sua vera identità.
  • Edmund è il figlio illegittimo di Gloucester. Egli si allea con Gonerilla e Regana per realizzare le sue ambizioni, e i tre formano un triangolo amoroso.
  • Edgar è il figlio legittimo del Conte di Gloucester. Travestito da Tom di Bedlam, aiuta il proprio padre cieco. Alla fine del dramma, sale al trono.
  • Oswald è il servo di Gonerilla e viene descritto come "un cattivo servizievole". Prova a uccidere Gloucester, ma viene invece ucciso da Edgar.
  • Il Buffone è un giullare fedele a Lear e a Cordelia.

Trama

La tragedia comincia con il conte di Gloucester che tesse le lodi del suo figliastro Edmund al conte del Kent. In seguito, incontriamo Re Lear mentre decide di abdicare e dividere equamente il proprio regno tra le sue tre figlie: Gonerilla, Regana e Cordelia. Le due maggiori sono sposate, ma Cordelia è molto richiesta come sposa, in oarte a causa del fatto che è la favorita del padre. Comunque, quando Lear cerca di dar via il proprio regno alla più ammirata e lusinghiera delle proprie figlie, il suo piano ha un effetto contrario. Cordelia rifiuta di superare le lusinghe delle sorelle maggiori, convinta che i suoi veri sentimenti non sarebbero altro che sviliti da una piaggeria fatta esclusivamente in cambio di una ricompensa. Lear, per ripicca, divide la sua parte di regno tra Gonerilla e Regana, mandando Cordelia in esilio. Il Re di Francia però la sposa, anche se è stata diseredata, forse perché riconosce il valore della sua onestà, forse come casus belli per invadere inseguito l'Inghilterra.

Non appena Lear abdica, si rende conto che Gonerilla e Regana l'hanno tradito, ed ha luogo una discussione. Il Conte di Kent, che ha parlato chiaramente in favore di Cordelia ed è stato bandito per i suoi lamenti, ritorna mascherato nei panni del servo Caius, che "non mangerà pesce", per proteggere il re, a cui rimane fedele. Nel mentre, Gonerilla e Regana si lasciano entrambe sopraffare dalla loro attrazione per Edmund -- e vengono costrette ad avere a che fare con un esercito proveniente dalla Francia, condotto da Cordelia, inviato per riportare Lear sul suo trono. Alla fine Gonerilla avvelena Regana per via delle loro discordie, e si pugnala quando Edmund viene ferito.

Un'altra trama secondaria riguarda il Conte di Gloucester, i cui due figli, Edgar, buono, e Edmund, malvagio, sono ai ferri corti, con l'illegittimo Edmund che ha inventato calunnie sul fratello legittimo. Edgar è costretto all'esilio e a fingersi pazzo. Edmund corteggia Gonerilla e Regana, e Gloucester è accecato dal marito di Regana, ma è salvato dalla morte da Edgar, la cui voce egli non riconosce.

Lear appare a Dover dove vaga qua e là delirando e parlando ai topi. Gloucester tenta di gettarsi da una rupe, ma è ingannato da Edgar e si salva, per incontrare poco dopo il Re.

Oltre alla trama secondaria che riguarda il Conte di Gloucester e i sui due figli, la principale innovazione apportata da Shakespeare a questa vicenda fu la morte di Cordelia e di Lear nel finale. Durante i secoli diciottesimo e diciannovesimo, questo finale tragico fu molto criticato, e furono scritte e rappresentate versioni alternative, in cui i personaggi principali sopravvivevano e Cordelia e Edgar si sposavano.

Fonti

Una delle fonti di Shakespeare era un dramma precedente, King Leir. In questo dramma Cordelia e il Re di Francia servono Leir travestiti da contadini. Tuttavia, l'antica leggenda popolare di Lear era esistita in molte versioni precedenti a questa, ed è possibile che Shakespeare ne fosse a conoscenza.

Si ritiene che la fonte più importante di Shakespeare sia stata la seconda edizione di The Chronicles of England, Scotlande, and Irelande di Raphael Holinshed, pubblicata nel 1587. Lo stesso Holinshed trovò il racconto nella più antica Historia Regum Britanniae di Geoffrey of Monmouth, scritta nel secolo XII.

Il nome di Cordelia fu probabilmente tratto da The Faerie Queene di Edmund Spenser, pubblicata nel 1590. Anche la Cordelia di Spenser muore impiccata, come nel "Re Lear".

Altre fonti probabili sono A Mirror for Magistrates (1574), di John Higgins; The Malcontent (1604), di John Marston; The London Prodigal (1605); Arcadia (1580-1590), di Sir Philip Sidney, da cui Shakespeare trasse l'impronta generale della trama secondaria di Gloucester; i Saggi di Montaigne, tradotti in inglese da John Florio nel 1603; An Historical Description of Iland of Britaine, di William Harrison; Remaines Concerning Britaine, di William Camden (1606); Albion's England, di William Warner, (1589); e A Declaration of egregious Popish Impostures, di Samuel Harsnett (1603), che fornì alcune delle espressioni usate da Edgar quando si finge pazzo.


Un inizio sconcertante

Il lettore odierno di "Re Lear" potrebbe trarre vantaggio dalla spiegazione di alcune sottigliezze del testo, dato che Shakespeare spesso tralascia particolari che le sue fonti chiariscono meglio, e che erano forse più noti al pubblico elisabettiano che all'attuale.

La prima scena mostra Re Lear che mette alla prova la fedeltà e l'amore delle figlie. Si prepara ad abdicare. Non avendo un erede maschio, decide di dividere la sua terra fra le figlie, e, per due di esse, i loro mariti. Stabilisce di metterle alla prova chiedendo: "Quale di voi dovrò dire che mi ama di più?". Questo potrebbe colpirci come qualcosa di abbastanza "senile" perché, se Lear ha già stabilito come dividere le terre, la prova appare senza senso. D'altro canto, Shakespeare potrebbe aver pensato che sia stata una pura formalità o un'espressione retorica la frase di Lear "Chi di voi dovrò dire che mi ama di più? Che io possa riversare il mio beneficio più grande là dove la natura sfida il merito". Shakespeare ha trascurato, di proposito o per distrazione, il punto cruciale della situazione, chiaro invece in un'altra versione (il dramma anonimo The True Chronicle History of King Leir): Cordelia ha già giurato di sposarsi per amore, non con l'uomo che suo padre dovesse scegliere, e Lear dà per scontato che la figlia minore starà al suo gioco. Accogliendo le sue dichiarazioni di amore devoto e di fedeltà, egli progetta di indurla a un matrimonio al quale lei non avrebbe più possibilità di opporsi dopo aver manifestato un'obbedienza così totale. Come è noto, l'intrigo si evolve disastrosamente per tutti i partecipanti. Non è chiaro se Shakespeare suponesse che il pubblico fosse consapevole di questo sottinteso o se egli pensasse che i particolari della situazione non fossero importanti.


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