Angelo custode
L'angelo custode è un angelo che, secondo la tradizione cristiana, accompagna ogni uomo nella vita, guidandolo e aiutandolo. L'angelo custode è una figura ricorrente nella vita di molti Santi e in molti paesi vi è una devozione particolare. L'angelo è invocato con la tradizionale preghiera dell'Angelo di Dio.

Nel pensiero cattolico ogni uomo e' aiutato a vivere il pieno compimento di un piano divino, nel proprio giusto cammino esistenziale, oltre che dalla grazia, dall'intelletto e dalla libera volonta' nell'agire, anche dal proprio angelo custode. Tra i santi che più hanno evidenziato la loro relazione con il proprio angelo custode ricordiamo san Pietro, san Tommaso d'Aquino, san Francesco di Sales, san Francesco d'Assisi, santa Gemma Galgani e San Pio.
Storia del concetto di angelo custode
Il concetto dell'Angelo Custode è sorto all'interno del Cristianesimo intorno al V secolo attraverso le opere dello Pseudo-Dionigi l'Areopagita. Tuttavia l'idea di uno spirito inviato dalla divinità a sorvegliare su ogni singolo essere umano era già presente nella filosofia greca antica e nello stesso Platone nel suo Fedone.
Un concetto similare, ma non sviluppato né delineato in maniera approfondita, è presente anche nell'Antico Testamento. Nel Libro di Giobbe si dice:
- un protettore solo fra mille,
- per mostrare all'uomo il suo dovere,»
- (Giobbe 33, 23 Giobbe 33, 23[1])
mentre nel Libro di Daniele è scritto:
- (Daniele 10:13 Daniele 10:13[2])
In quest'ultimo passo il termine re di Persia sta ad indicare un angelo caduto o demone, mentre Michele è uno dei pochi angeli indicati dalla Sacra Bibbia.
Festa dei Santi Angeli Custodi
Fino al XV secolo nessun giorno particolare era dedicato agli Angeli Custodi, il cui ufficio cadeva il 29 settembre, in concomitanza con la festa di San Michele arcangelo. L'uso di una festa particolare nacque a Valencia nel 1411, quando si istituì una festa per l'angelo protettore della città. Anche in Francia ci fu un'iniziativa analoga. Durante il secolo successivo l'idea si diffuse dalla Spagna nel Portogallo e poi in Austria e nelle regioni italiane più influenzate dagli Asburgo.
Già nel Cinquecento nacquero le prime Compagnie dell'Angelo Custode, che si diffusero ampiamente agli inizi del Seicento sotto l'influenza della pubblicazione di diversi trattati teologici (cfr. bibliografia sottostante) e l'impulso di diversi ordini religiosi fra cui, ad esempio, i Padri Somaschi. La spinta decisiva venne da papa Paolo V, che in una bolla del 1614 assegnò specifiche indulgenze ai membri delle compagnie dell'Angelo Custode aggregate alla'Arciconfraternita di Roma e che compissero particolari atti meritori.
In parallelo alla diffusione della pietà popolare ebbe luogo il riconoscimento liturgico della festa. Nel "Messale romano" di papa Pio V (1570) furono indicate quattro feste consacrate espressamente agli angeli, quelle dedicate agli angeli custodi (il 2 ottobre), all'arcangelo Gabriele, all'arcangelo Michele e all'arcangelo Raffaele. Soppressa da Pio V, la festa in onore degli Angeli Custodi fu ristabilita nel 1608 da Paolo V ed estesa alla chiesa universale Nel 1670 Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina, sempre alla data del 2 ottobre.
Bibliografia
- Andrea Vittorelli, De angelorum custodia libri duo, patavii, ex officina Petri Pauli Tozzi, 1605
- Andrea Vittorelli, Dei ministerii e operazioni angeliche libri sei, Vicenza, Pietro Paolo Tozzi 1611
- Andrea Vittorelli, Trattato della custodia ch’hanno i Beati Angeli de gli uomini, Venezia, appresso Mattio Valentini, 1610
- Francesco Albertini da Catanzaro, Trattato dell’Angelo Custode, Roma, Bartolomeo Zannetti, 1612
- ^ Giobbe 33, 23, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Daniele 10:13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.