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«“Colleferro, non proprio in provincia di Frosinone, ma alle sue soglie in provincia di Roma, è sede di una delle massime industrie private dell’Italia del Centro, la Bombrini e Parodi; e spicca perciò sullo sfondo agricolo e pastorale, ed oggi tutt’al più faccendiero, del Lazio. Luogo d’incubazione di antifascismo prima che scoppiasse la guerra, centro di lotta partigiana più tardi, e oggi d’idee politicamente avanzate, Colleferro è una piccola città operaia modernista, folta di antenne radio. Regioni come il Lazio, modernizzandosi, non solamente attenuano le caratteristiche antiche ma concorrono a quelle opposte.”»

Colleferro è un comune di 22.071 abitanti in provincia di Roma nel Lazio, che iniziò a svilupparsi a ridosso di un nucleo preesistente (Segni Scalo, poi Colleferro Scalo), alla vigilia della prima guerra mondiale. È pertanto una delle più giovani città italiane, e città di fondazione. Fino al 1935 la frazione di Colleferro fece parte del Governatorato di Roma, divenendo comune autonomo il 13 giugno di quello stesso anno[1].

File:Mappa colleferro.png
Posizione del comune di Colleferro all'interno della provincia di Roma


Geografia

La città di Colleferro si trova nella Valle del Sacco.

Clima

Storia

Nella zona sono stati ritrovati reperti risalenti all'età del bronzo e all'età del ferro[2].

Altri reperti dell'Alta Valle del Sacco e della catacomba di Sant'Ilario ad bivium, che vanno dal paleolitico fino ad epoche medievali, sono oggi conservate nell'Antiquarium comunale.

Il Novecento

 
Zuccherificio Valsacco

Lo sviluppo di Colleferro ebbe inizio già nel 1912 con la conversione di una fabbrica oramai in disuso da anni (lo zuccherificio della Società Valsacco), ad una di esplosivi[2]. Il primo nucleo di case infatti non fu quello dove oggi si erge il centro della cittadina, bensì presso lo scalo della allora stazione ferroviaria "Segni-Paliano", poi chiamata Stazione di Colleferro-Segni-Paliano in seguito alla nascita del comune di Colleferro: un primo nucleo di case (nonché la chiesa di San Gioacchino) venne edificata nell'allora territorio di Valmontone (conosciuto come Segni Scalo).

L'ingegnere Leopoldo Parodi Delfino (già senatore e figlio del fondatore della Banca Nazionale, poi Banca d'Italia) e il senatore Giovanni Bombrini fondarono l'omonima fabbrica di esplosivi, e, insieme allo stabilimento, venne creato un nuovo nucleo di case, conosciuto come "Villaggio B.P.D", nel quale si trasferirono numerosi operai con le loro famiglie, provenienti da diverse regioni d'Italia. Nella località era anche presente anche la "Calce e Cementi Segni" (successivamente acquisita dalla Italcementi), la quale a fondovalle portava e lavorava il materiale estratto dalle cave della vicina città di Segni per produrne cementi per l'edilizia.

Colleferro, il cui territorio apparteneva originariamente ai comuni di Valmontone (zona dello Scalo), di Roma (zona dove sorge l'attuale capoluogo comunale) e di Genazzano (alcune aree rurali nei pressi della via Palianese), continuò la propria espansione urbana per tutti gli anni venti e trenta, fino a divenire comune autonomo nel 1935[3]. Successivamente il comune di Colleferro aggiunse al proprio territorio limitate porzioni di quello dei comuni limitrofi di Segni e di Paliano.

Durante la seconda guerra mondiale Colleferro fu ripetutamente bombardata con l'obiettivo di distruggere lo stabilimento di esplosivi. La cittadinanza trovò riparo in una serie di grotte e cunicoli realizzati sotto il "Villaggio B.P.D." e noti con il nome di "Rifugi".

Simboli

Stemma comunale

 
Stemma del Comune

Lo stemma comunale è stato approvato il 23 luglio 1950. è stato realizzato dal sign.Bonivento Guido.

«Il progetto araldico per la creazione dello stemma comunale si ispira:

1-Alla provenienza originaria di questa popolazione e perciò è stato scelto quel fondale per lo scudo il tricolore nazionale a simboleggiare la realizzata unione in Colleferro di tutti gli italiani;
2-Alle prevalenti attività industriali e di quì la ruota dentata che racchiude il centro dello scudo e l'incudine in esso riprodotta;
3-Alle sorgenti attività agricole e perciò il sole che sorge a fecondare, unitamente all'opera dell'uomo (la vanga), i campi. Inoltre con la riproduzione di un rudero dell'acquedotto romano si è voluto ricordare l'origine prettamente romana di queste terre; e con i colori rosso-nero del fondale si è inteso consacrare i colori municipali.
Infine con il motto "In Labore Virtus" si vuole significare la preminenza assoluta che il lavoro ha avuto nella scelta ed ha nella vita di questo comune.»

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Barbara (Colleferro).

Una delle chiese più grandi di Colleferro, realizzata dall'ingegnere Morandi, si trova al centro della città.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Gioacchino (Colleferro).

La prima chiesa di Colleferro, costruita a Colleferro Scalo.

  • Chiesa dell'Immacolata
  • Chiesa di San Bruno
  • Tempietto di Santa Barbara
  • Chiesetta di San Benedetto
  • Tempietto di Sant'Anna

Architetture militari

Castello Vecchio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello Vecchio (Colleferro).

Il "Castello Vecchio" è conosciuto da tutti con questo nome perché in tutti questi secoli non è stato mai trovato il vero nome del castello. Perché questo castello ha una storia antichissima, infatti non si sa la data precisa della sua costruzione; dato che è stato un maniero centinaia di volte abbattuto e ricostruito.


Rifugi Colleferro

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rifugio antiaereo Colleferro.

I Rifugi, residuato della seconda guerra mondiale, in cui trovarono riparo circa 3000 civili durante i bombardamenti; gran parte dei "Rifugi" è ancora visitabile nel giorno di Santa Barbara (4 dicembre), patrona del paese.

Società

Molti abitanti, provenienti dalle più diverse regioni d'Italia (ed ultimamente anche dall'estero) si sono trasferiti nel tempo a Colleferro, trovando impiego alla Snia, all'Italcementi e in molti altri stabilimenti che si sono creati nelle vicinanze.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Nella tabella si nota l'evoluzione del numero della popolazione residente a Colleferro dal 2001 al 2008.[5]

Anno Residenti Variazione
2001 20.712
2002 20.635 -0,4%
2003 20.644 0,0%
2004 21.536 4,3%
2005 21.581 0,2%
2006 21.502 0,4%
2007 21.856 1,6%
2008 22.071 2,6%

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2008 nel territorio nel territorio comunale si registra la presenza di 1521 stranieri regolari (711 maschi e 810 femmine).

Di sotto si riportano le nazionalità:

Qualità della vita

Per l'intensa attività industriale e soprattutto chimica, Colleferro ha dovuto far fronte a un notevole sovraccarico di inquinanti che hanno contaminato terreni e falde acquifere nel territorio comunale e nella Valle del Sacco in generale. In particolare, il beta-esaclorocicloesano venne usato abbondantemente fino agli anni settanta per la produzione di pesticidi, quindi limitato e infine proibito nel 2001[6]. Con le acque piovane che colavano nei terreni delle discariche a cielo aperto e si convogliavano nei fossi detti Fosso Savo e Fosso Cupo si creò un inquinamento costante nel Fiume Sacco, il quale, esondando periodicamente, nei decenni successivi portò gli inquinanti sui terreni limitrofi a destinazione agricola, generando problemi in tutta la catena alimentare[7].

L'emergenza ambientale è stata affrontata con fondi regionali e con bonifiche. Studi sul terreno nell'area industriale di Colleferro sono stati finanziati dalla Regione Lazio, e da essi emerge che ci sono ancora livelli molto elevati di "esaclorocicloesano DDE (Diclorodifenildicloroetilene), DDT nei terreni agricoli, e presenza di mercurio, cromo, arsenico, diossine e altre sostanze tossiche nell'area industriale di Colleferro". Nel 2006 è stato dichiarato lo "stato di emergenza socio-economico-ambientale", poi prorogato a più riprese fino ad oggi[7].

Nel 2005 è stato approvato un progetto di monitoraggio di lungo periodo della salute della popolazione nell'area della Valle del Sacco, in carico al dipartimento di epidemiologia della ASL Roma E in collaborazione con le ASL Roma G e Frosinone e con l'Istituto superiore di sanità, al fine di verificale lo stato di salute dei cittadini dell'area. È stato riscontrato un quadro di mortalità e morbosità tra i peggiori nei tre comuni della provincia di Roma rispetto al resto della Regione[8].

Cultura

Istruzione

Musei

Media

Radio

  • Radio RDM
  • Radio Centro Lazio
  • Radio Studio Day-O
  • Radio Universo

Quotidiani

Cinema

Televisione

  • Tele Centro Lazio
  • Tele Colleferro
  • Mondo TV

Internet

Teatro

  • Teatro Vittorio Veneto (ex Cinema Teatro "Vittorio Veneto")

Personalità legate a Colleferro

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Curiosità

 
Ariane 5 COLLEFERRO lanciato il 9/04/2003 22:52
  • Il 9 aprile 2003 è stato effettuato il 15° lancio dell'ARIANE 5 che portava sui booster, che vengno prodotti nello stabilimento AVIO (di Colleferro) il nome COLLEFERRO, è stato come un "tributo" In quanto il comune è stato uno dei fondatori della comunità della città di Ariane, con cui lavora da quasi 100 anni.
  • Da Appiano e Plutarco apprendiamo che nell' 82 a.C. Nell'area di Colleferro si svolse la battaglia decisiva, conclusasi a favore di Silla, della Guerra civile condatta contro Gaio Mario il Giovane. Al termine dell'assedio Mario si suicidò
  • Papa Paolo VI celebrò la messa in Piazza Italia, l'11 settembre 1966
  • Il 18 giugno 1939 Venne il Principe Umberto II d'Italia, per consegnare le ricompense al valor militare avvenute negli stabilimenti B.P.D
  • Nell'azienda della B.P.D. sono accaduti ripetute esplosioni con gravi danni tra morti e feriti, la più grave è stata l'Esplosione del 1 febbraio 1938, la notizia venne riportata anche sul Times[9]
  • Dopo sole tre ore c.a. dallo "scoppio del 1 febbraio 1938", il Re D'italia Vittorio Emanuele III e il capo del governo Benito Mussolini, insieme alle cariche più alte dello Stato, gerarchiche, civili e militari, vennero a Colleferro per vedere l'accaduto, facendo un sopralluogo negli stabilimenti e facendo visita ai feriti, per decidere cosa fare per il meglio della città dei feriti e della società B.P.D
  • Enrico Toti, nel 1905 fu assunto nelle Ferrovie dello Stato.Il 27 marzo 1908, mentre lavorava alla lubrificazione di una locomotiva, che si era fermata nella stazione di Colleferro per effettuare l'aggancio a una doppia locomotiva e per fare rifornimento d'acqua, a causa dello spostamento delle locomotive, Toti scivolò rimanendo con la gamba sinistra incastrata e stritolata dagli ingranaggi
  • Agli inizi degli anni 50, a Colleferro negli stabilimenti B.P.D. venne realizzato il "Lauril", il primo sapone in polvere realizzato in Italia
  • Gabriele D'Annunzio, il 2 aprile 1889 fece una tappa alla stazione di Colleferro, avendo sbagliato treno, per uno dei suoi itinerari d'amore con l'amante Barbara Leoni (Elvira Natalia Fraternali), mentre aspettava (per 2 ore) il treno nella sala d'aspetto della stazione per tornare a Roma, scrisse la poesia L'Alberello
Poesia L'Alberello

O tu, ne l’aria grigia, torto e senza
fiori, alberel di Segni Paliano
che deridendo accenni di lontano
alla inutile nostra impazienza,

or quando fiorirai, livido nano,
se non dunque fiorisci a la presenza
di lei che chiude la divina essenza
d’ogni fiore nel sangue sovrumano?

Ben ti compiango. Già di tra le spesse
argentee frecce de la nube occhieggia
languidamente a’colli umidi il Sole.
E fende l’aria un sibilo… Oh promesse
del desiderio! Oh come a noi fiammeggia
ne l’anima secreta un altro sole!

Sketch Delitto al Blue Gay:[10] Sketch Il ritorno del Monnezza: [11]

  • La Madre di Corrado, il conduttore televisivo, era di Colleferro, ed era maestra alla scuola elementare G.P.D.

Eventi

  • terza domenica di Giugno: festa Sant'Antonio da Padova
  • dal 18 al 20 Giugno: Festa di San Bruno
  • 25 Giugno: sfilata, "Le mille e una stella", presso corso Filippo Turati
  • dal 25 Giugno al 19 Luglio: Estate Colleferrina, presso viale Europa

Mostre, fiere e mercati

  • tutto l'anno ogni tre domeniche tranne Luglio e Agosto: "Passeggiando tra i Sogni"
  • tutto l'anno ogni cinque domeniche tranne Luglio e Agosto: "Passione Hobby"
  • Martedì: mercato settimanale, presso la zona di via dell'industria e presso la zona di viale Europa
  • 17 e 18 Aprile: Fiera delle piante e dei fiori

Geografia antropica

Template:Città vicine

Frazioni

Colleferro Scalo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Colleferro Scalo.

Quarto Chilometro

  Lo stesso argomento in dettaglio: Quarto Chilometro.

Economia

Agricoltura

Il territorio ha da sempre una vocazione agricola. Dal 2006 si trova nel "Distretto Rurale ed agroenergetico della Valle dei Latini".

Nell'ambito della riqualificazione della Valle del Sacco è stato avviato un esperimento di "colture no food" (colture non per l'alimentazione)[12]. Le coltivazioni saranno girasoli per il biodiesel e pioppi per alimentare le caldaie a biomassa.

Per quel che riguarda l'allevamento, l'emergenza ambientale aveva imposto l'abbattimento del bestiame e la distruzione del latte per tutela sanitaria in tutte le aziende zootecniche del territorio. L'allevamento è in seguito ripreso con numerose tutele per i consumatori[13]

Industria

Lo sviluppo di Colleferro è legato sin dalle origini alla sua vocazione industriale, con l'apertura dell'azienda di esplosivi Bombrini Parodi Delfino (BDP), al quale si sono aggiunti numerosi stabilimenti chimici e tessili[2]. L'area industriale di Colleferro si sviluppa su 1000 ettari di terreno, in gran parte di proprietà della Se.co.svim. Nel 1966 la BPD Difesa e Spazio, venne rilevata dall'AVIO, diventando la migliore azienda nel campo della propulsione militare e spaziale.

Alcune delle aziende più importanti del territorio sono e sono state: SNIA; per la lavorazione della pozzolana l'Italcementi; nel settore chimico la Caffaro Chetoni, la Caffaro Benzoino, la Se.co.svim; per la costruzione e la riparazione delle carrozzerie ferroviarie la Alstom e la RFI. Tra le aziende ad alta teconologia ricordiamo la Avio, operante nel settore aerospaziale, nel settore bellico annoveriamo invece la Simmel [7].

Infrastrutture e trasporti

Strade

Ferrovie

Mobilità urbana

  •   I collegamenti urbani sono garantiti dagli autobus della società "Corsi e Pampanelli"[14] grazie alle linee C1 e C2 [15].

Mobilità extraurbana

  •   I collegamenti sono garantiti dalle autolinee COTRAL, che effettua collegamenti quotidiani con Roma e le altre città della provincia. [16].

Amministrazione

Template:ComuniAmministrazione

  • Vicesindaco: Giorgio Salvitti - AN

Amministrazioni precedenti

Sindaci dal 1982:

Gemellaggi

Colleferro è gemellata con:


Sport

  Lo stesso argomento in dettaglio: Colleferro Rugby.

Prima squadra di rugby a 15 di Colleferro, dal 1965.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Società Sportiva Dilettantistica Colleferro Calcio.

Prima squadra di calcio di Colleferro, dal 1937.

  Lo stesso argomento in dettaglio: LazioColleferro.

Squadra di calcio a 5, nata nel 2007 dalla fusione di Lazio Nepi e A.S.D.Ariccia Colleferro, con il nome di LazioColleferro. Fa parte della Società Sportiva Lazio.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Red & Blu Rugby.

È il club di rugby a 15 femminile che rappresenta la provincia di Roma, con sede a Colleferro.

Impianti sportivi

  • Stadio Comunale Maurizio Natali
  • Stadio Comunale Andrea Caslini
  • Palazzetto dello Sport "Alfredo Romboli"
  • Piscina Comunale
  • Campo tiro con l'arco
  • Bocciodromo Comunale
  • PalaOlimpic (Scuola di pallacanestro, calcetto e tennis)

Note

  1. ^ http://www.italgiure.giustizia.it/nir/1935/lexs_19229.html
  2. ^ a b c Colleferro, sul sito dedicato alle catacombe del Lazio
  3. ^ Legge XIII n. 1147 del 13 giugno 1935, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'8 luglio 1935 n. 157.
  4. ^ Dati tratti da:
  5. ^ Dati aggiornati al 31 dicembre. comuni-italiani.it, http://www.comuni-italiani.it/058/034/statistiche/recenti.html.
  6. ^ Marco Guglielmo, "Valle del Sacco: dall'emergenza al rilancio", in La Regione, magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, pp. 14-21. Il provvedimento per cui si è proibito l'esaclorocicloesano è la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti.
  7. ^ a b c Marco Guglielmo, "Valle del Sacco: dall'emergenza al rilancio", in La Regione, magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, pp. 14-21.
  8. ^ "La salute dei cittadini", in La Regione, magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, p. 21.
  9. ^ http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article2622044.ece
  10. ^ http://www.youtube.com/watch?v=c6i7cdFFhYc
  11. ^ http://www.youtube.com/watch?v=Jy3nTUXa06c
  12. ^ L'assessore all'agricoltura della Regione Lazio ha previsto che «la Valle del Sacco diventerà il primo distretto rurale e agroenergetico d'Italia ed è stato previsto un apposito capitolo all'interno del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013»: Intervista l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini "Stiamo aiutando aziende e allevatori", in La Regione, magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, p. 20.
  13. ^ Nel maggio- giugno 2009 l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio dichiarava che il latte della Valle del Sacco "forse in questo momento è il più controllato d'Europa": Intervista l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini "Stiamo aiutando aziende e allevatori", in La Regione, magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, p. 20.
  14. ^ Corsi e Pampanelli
  15. ^ Orari linee trasporto urbano
  16. ^ Orari COTRAL Colleferro

Testo in grassetto

Bibliografia

Bibliografia
  • Bombrini Parodi Delfino, "Il centro industriale di Colleferro", 1951
  • Aldo Colaiacomo, "Lineamenti per una storia di Colleferro", Roma-Cassino, SAIPEM, 1967
  • Umberto Mazzocchi, "Colleferro, dal borgo alla città industriale", Roma, Ernesto Gremese Editore, 1980 (con prefazione di Giulio Andreotti)
  • AA.VV., "Ultime notizie dagli Elefanti. Le più recenti scoperte dei giacimenti pleistocenici di Colle Pantanaccio e Il Quartaccio, Studi e ricerche sull'Ager Signinus", Anagni, 2001
  • AA.VV., "Gli elefanti sul Campidoglio", "ARCHEO" n. 201, novembre 2001. (notizia sul giacimento pleistocenico del Pantanaccio-Colleferro)
  • AA.VV., "A Middle Pleistocene deposit with Elephas antiquus remains near Colleferro (Roma)", in atti del Convegno "La terra degli Elefanti", Roma 16-20 ottobre 2001. Roma 2001, pp. 34-37
  • Paola Baldassarre, "Mostra di Archeologia Industriale BPD/FIAT AVIO", "Guida ai Musei della Provincia di Roma", Roma 2003, p. 41
  • Paola Baldassarre, "Antiquarium Comunale di Colleferro, "Guida ai Musei della Provincia di Roma", Roma 2003, p. 39
  • Giancarlo Carpino, Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "Carta Archeologica del Comune di Colleferro", Colleferro 1997
  • Nicoletta Cassieri, Angelo Luttazzi, "Note di Topografia sul territorio tra Segni e Paliano, in "QuadAEI" 11, atti del VII incontro di studi del Comitato per l'Archeologia Laziale, Roma,1985 pp. 202-209.
  • Nicoletta Cassieri, Angelo Luttazzi, "Nuovi dati per la conoscenza del territorio Toleriense, in "QuadAEI" 16, Atti del IX incontro di studi del Comitato per l'Archeologia Laziale, Roma 1988, pp. 270-281.
  • Giovanni Maria De Rossi, "Il Castello di Piombinara, "Lazio Ieri e Oggi" 7, 1971, pp. 226-231.
  • Flavio Enei, "Il sito di Colli S. Pietro presso Colleferro: un abitato arcaico nella valle del fiume Sacco, in "Nuovi dati per la conoscenza de l' Ager Signinus. Dalla protostoria alla fine del periodo arcaico", Colleferro 1990, pp. 35-51.
  • Donatella Fiorani, "Il Castello di Piombinara", "Latium" 9, 1992, pp. 36-61
  • Donatella Fiorani, "Il Castello di Colleferro", "Palladio", n.s., VI, 11, 1993, pp. 37-54
  • Mariarita Giuliani, A. Luttazzi, "Antiquarium di Colleferro, guida storico/archeologica", Colleferro 1986.
  • Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "Colleferro, Antiquarium Comunale", schede musei "Archeologia Viva" n.13, settembre-ottobre 1990
  • Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "L'Antiquarium", in "Il Leggicittà di Colleferro", Colleferro 1992.
  • Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "Antiquarium Comunale di Colleferro (Guida)", Colleferro 1999.
  • Mauro Incitti, "Appunti di Archeologia. Diario di riocognizione degli anni ’70", a cura di A. Luttazzi, Colleferro 2005.
  • Felice Lozzi, "Colleferro...siate fieri di essere colleferrini", 2007
  • Felice Lozzi, "Colledoro...è stata una scuola di vita. Di vita vera", 2007
  • Angelo Luttazzi, "La presenza di Ponte delle Pagnotte in relazione all'antico passaggio della Via Latina", in "Azione Territorio, Quaderni per la difesa del patrimonio archeologico del territorio", 1, Colleferro 1984, pp. 13-15.
  • Angelo Luttazzi, "Il Castello di Piombinara", in "Il riuso dei Castelli", Roma 1987, pp. 147-155
  • Angelo Luttazzi, "Aspetti topografici del territorio tra Segni e Paliano dall'età repubblicana all'alto Medioevo", in "Latium" 5, 1988, pp. 3-18.
  • Angelo Luttazzi, "Antiquarium Comunale di Colleferro", in "Guida ai Musei Preistorici e Protostorici del Lazio", Roma 1990
  • Angelo Luttazzi, "Cenni storici e primi insediamenti", in "Il Leggicittà di Colleferro", Colleferro 1992, pp. 2-3.
  • Angelo Luttazzi, "La Diocesi di Segni (Roma) tra tardoantico e altomedioevo", in "Archeologia Uomo Territorio" 14, 1995, pp. 133-159.
  • Angelo Luttazzi, "Fictilia et lateres. Attività manifatturiere nell’Alta Valle del Sacco, dall’età repubblicana all’alto medioevo", Colleferro 1998.
  • Angelo Luttazzi, "Il territorio toleriense tra tardoantico e altomedioevo", Colleferro 1999.
  • Angelo Luttazzi, "Colleferro. Antiquarium Comunale", in "I Musei della Provincia di Roma. Percorsi d'Arte e di Storia, guida della mostra", Roma 2001, pp. 59-62
  • Angelo Luttazzi, "La Memoria Ritrovata. La statua e la villa di Valle Macerina", La Spezia 2003
  • Angelo Luttazzi, "Scavi a Colleferro", "ARCHEO" n. 231, 2004, p. 10
  • Angelo Luttazzi, "Sacriporto", Colleferro, 2004.
  • Giuseppe Mancini, "Scoperta di tombe antiche in località Colle Antonino (Colleferro)", in "Notizie degli Scavi di Antichità" XVIII, 1921, pp. 273-274.
  • Luigi Marozza, "Il castello di Colleferro. Consolidamento e recupero della struttura del palazzo per un riutilizzo sociale", in "Il riuso dei castelli", Roma, 1987
  • Sabatino Moscati, "Crolla un castello tra i fumi delle ciminiere", in "Corriere della Sera", 24 maggio 1980, p. 20
  • Claudio Noviello, "Collezione Cremona, Guida ai Musei della Provincia di Roma", Roma 2003, p. 40
  • Silvano Tummolo, "Colleferro: il teatro dei ricordi", Edizioni L'altrartena, 1988
  • Silvano Tummolo, "Colleferro: Ferite della memoria", Edizioni L'altrartena, 2005
  • Silvano Tummolo, "Colleferro (una bibliografia)", Edizioni L'altrartena, 2007
  • Silvano Tummolo, "Colleferro di Roma (Correva l'anno 1918...", Edizioni L'altrartena, 2008
  • Renzo Rossi, "Colleferro attraverso la cartolina", Grafica 87, 2001
  • Renzo Rossi, "Passato e Presente" + dvd, Grafica 87, 2002
  • Renzo Rossi, "Colleferro Frammenti ed Immagini", Grafica '87, 2005
  • Renzo Rossi, "Valorizzazione di Colleferro - Città di Fondazione", Tipografia Ferrazza, 2007
  • Renzo Rossi, "Colleferro Calcio...una Storia, una Realtà, un Ricordo", Tip.Ferrazza, 2008
  • Renzo Rossi - Silvano Tummolo, "Nei rifugi la vita", Tip. Ferrazza, 2010
  • Mario Galti, "Colleferro 1935-1945 (prima, durante e dopo la guerra), 2010

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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