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Filippo Foti (Syracuse (New York), ...[1]Trento, 30 settembre 1967[2]) è stato un brigadiere della Polfer italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Biografia

Nato negli Stati Uniti, dove i genitori originari di San Leo, piccolo paese del comune di Reggio Calabria, emigrarono nel (?). Nel 2005 gli è stata dedicata la scuola elementare del suo paese d'origine[3].

Onorificenze

«Comandante di posto di polizia ferroviaria si distingueva per sereno e cosciente coraggio in frequenti operazioni antisabotaggio effettuate nella sede di servizio per scongiurare attentati terroristici. Informato da altro posto di Polizia che su di un treno viaggiatori molto affollato, in arrivo dall’estero, era stata collocata una valigia il cui contenuto era apparso sospetto, appena giunto il convoglio, nel timore che si trattasse di ordigno ad orologeria e che pertanto ogni istante trascorso potesse essere fatale ai viaggiatori ed alle persone in sosta nello scalo ferroviario, non si limitava ad attuare le ordinarie operazioni di sicurezza, ma con audace determinazione e nella chiara coscienza dell’incombente pericolo, con l’ausilio di una guardia, rimuoveva dal treno la valigia per depositarla in zona isolata, con la serena convinzione di compiere così fino in fondo il proprio dovere. Mentre unitamente al dipendente, noncurante della propria incolumità, si apprestava ad eseguire le opportune misure per eliminare ogni possibile funesta conseguenza, avveniva improvvisamente l’esplosione dell’ordigno che lo investiva in pieno e lo dilaniava. Con il supremo olocausto della propria esistenza, tutta votata al servizio del Paese, sventava il disegno criminoso dei terroristi, evitando in tal modo una sicura strage. Il suo fulgido atto di eroismo suscitava la commossa riconoscenza della nazione[1]
— Trento, 30 settembre 1967.

Note

  1. ^ a b Presidenza della Repubblica, su quirinale.it. URL consultato il 27-06-2010.
  2. ^ Associazione italiana vittime del terrorismo, su vittimeterrorismo.it. URL consultato il 27-06-2010.
  3. ^ Eleonora Delfino, Pellaro. Inaugurato ieri il ristrutturato plesso di San Leo intitolato alla medaglia d'oro al valore militare Filippo Foti, in Gazzetta del Sud, 18 gennaio 2005. URL consultato il 20-07-2010.

Bibliografia

  • Mauro Minniti, Martiri invisibili. Gli anni del terrorismo in Alto Adige, Bolzano, 2008.
  • Martha Stocker, La storia della nostra terra. Il Sudtirolo dal 1914 al 1992 - cenni storici, Bolzano, Athesia, 2007, ISBN 978-88-8266-491-6.
  • Gianni Flamini, Brennero connection: alle radici del terrorismo italiano, Editori riuniti, 2003, pag. 119, ISBN 9788835953425.
  • Renzo Vanni, Trent'anni di regime bianco, Pisa, Giardini, 1976, pag. 242.
  • Renzo Agasso, Domenico Agasso, Il piombo e il silenzio: le vittime del terrorismo in Italia, 1967-2003, San Paolo, 2008, ISBN 9788821562013.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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«Un altro insetto da battere, meglio così.»
Gen'yumaru
File:Gheniumaru.png
Gen'yumaru
UniversoNaruto
Nome orig.幻幽丸 (Gen'yumaru)
Lingua orig.Giapponese
EditoreShūeisha
1ª app.
  • Manga: Capitolo 199
  • Anime: Episodio 118
Voce orig.Takashi Mito
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
Data di nascita27 luglio[2].

è un personaggio del manga e anime Naruto, scritto e disegnato da Masashi Kishimoto. Gen'yumaru, Gen'yū (幻幽), letteralmente significa "confinato in un'illusione."

Il ninja è l'ultimo contenitore di Orochimaru visto che Kimimaro, il prescelto come nuovo contenitore, soffriva di una grave malattia.

Storia

Prima parte

Gen'yumaru viene catturato da Orochimaru per i suoi esperimenti sugli essere umani. Insieme a tutto il suo Clan, il ragazzo viene scortato nelle prigioni, insieme ad altri combattenti. Anche se catturato per gli esperimenti del Sannin, Gen'yumaru non sembra aver subito mutazioni fisiche. Quando la tecnica del Terzo Hokage, il Sigillo del Diavolo, inizia ad aver effetto su Orochimaru, Kabuto scongiura il padrone di utilizzare il rituale della reincarnazione, visto che Kimimaro, il prescelto come nuovo contenitore, soffriva di una grave malattia[9]. All'inizio ostile, Orochimaru acconsente e Kabuto ordina a Gen'yumaru di combattere fino alla morte contro gli altri elementi che Orochimaru teneva catturate; il vincitore, l'unico rimasto in vita, sarebbe stato libero di andarsene[10]. Gen'yumaru sconfisse e massacrò gli avversari, rimanendo praticamente illeso[11], solo per scoprire che lui sarebbe stato il prossimo recipiente di Orochimaru. Il Sannin gli apparve con una tecnica illusoria, creando dietro di se un orribile serpente[12]. Per paura di essere ucciso, Gen'yumaru rimase immobile. Prima di entrare nel suo corpo, Orochimaru offrì al ragazzo un ultimo desiderio[13]. Sapendo di non poter scampare al suo destino, Gen'yumaru chiese che il suo clan venisse liberato[14], ma non sappiamo se questa richiesta sia stata esaudita. Subito dopo, Orochimaru utilizza il rituale della reincarnazione[15] ed entra nel corpo del ragazzo[16].

Orochimaru fa notare che parte della volontà e della coscienza di Gen'yumaru sarebbe rimasta dopo il "trasferimento", rendendo Gen'yumaru ancora vivo, in un certo senso[17].

Seconda parte

Grazie al nuovo contenitore, che renderà praticamente identico al suo vecchio corpo, Orochimaru allenerà Sasuke e si batterà con Naruto trasformato in Kyuubi. Proprio in quell'incontro, dopo che Orochimaru colpisce Naruto con la spada Kusanagi, il ninja sembra perdere le capacità iniziali, in quanto il corpo sembra rifiutarlo[18]. Così è costretto alla ritirata. Successivamente, dopo che il corpo di Gen'yumaru comincia a rifiutare Orochimaru e lui tenta di prendere il corpo di Sasuke, il ninja è visto nel subconscio del Sannin insieme alle anime dei suoi primi contenitori[19]. Orochimaru abbandona, così, il corpo di Gen'Yumaru per appropriarsi di quello di Sasuke, ma alla fine il Sannin viene sconfitto.

Probabilmente Gen'yumaru è morto definitivamente quando Itachi ha eliminato ogni traccia di Orochimaru dal fratello Sasuke. Tuttavia una parte del suo corpo è stata trapiantata nel braccio di Kabuto.

L'utilizzo del corpo di Gen'yumaru

  Lo stesso argomento in dettaglio: Orochimaru.

Orochimaru aveva intenzione di prendere il corpo di Kimimaro, ma, a causa della malattia di quest'ultimo, ricorse a Sasuke. Dato che il dolore alle braccia si faceva sempre più lancinante e insopportabile, inviò il Quartetto del Suono a convincere Sasuke che con i suoi allenamenti avrebbe ottenuto il potere necessario per sconfiggere il fratello. Sasuke ritardò ad arrivare e Orochimaru fu costretto a prendere come corpo Gen'yumaru.

Il suo corpo sarà utilizzato per allenare Sasuke per circa due anni e mezzo, aspettando con ansia il momento di impadronirsi del suo corpo. Anni dopo Orochimaru riappare al ponte del cielo e della terra mandando all'aria il piano del Team 7 che voleva catturare la spia di Sasori che lavorava per Orochimaru (in seguito si scoprira essere Kabuto),e si scontra con Naruto nello stadio di volpe a 4 code. Dopo uno scontro per saggiare la forza del demone, Orochimaru è costretto alla ritirata per la perdita di controllo del corpo di Gen'yumaru. In seguito, ormai stanco e debilitato a causa dell'attuale corpo che lo stava iniziando a rigettare, viene attaccato da Sasuke che approfitta della situazione e afferma che questi ormai non ha più nulla da insegnargli. Orochimaru cosi rivela la sua vera forma con la quale può utilizzare la tecnica dell'Immortalita: un enorme serpente bianco,ma la battaglia dura pochi secondi: Sasuke, infatti, grazie al Segno Maledetto di secondo livello riesce facilmente a tagliare in tre parti il corpo da serpente di Orochimaru, il quale, però, rivelandosi tutt'altro che morto, paralizza il giovane ninja e inizia il rituale della reincarnazione. Il rituale sarà poi capovolto dallo Sharingan dell'Uchiha, permettendogli di assorbire tutte le sue tecniche. Durante lo scontro con Itachi, Orochimaru si rivela, avendo Sasuke esaurito il chakra per controllare il potere del Sannin, e attacca Itachi, il quale porta a termine la battaglia in pochi istanti, intrappolando il Ninja Leggendario in un genjutsu eterno grazie al suo Susanoo.

Capacità ninja

Gen'yumaru era una cavia di Orochimaru, anche se apparentemente non ha subito mutazioni fisiche. Viene selezionato da Kabuto per combattere contro altri prigionieri, riuscendo a vincere e ad uscire senza alcun tipo di ferite visibili. Non si conosce altro sulle sue capacità.

Tecniche

Ninjutsu

Abilità speciali

  • Resistenza
  • Camminare su pareti verticali
  • Camminare sull'acqua

Note

  1. ^ Naruto, cap. 199 pag. 12
  2. ^ Second Databook, pag. 85
  3. ^ Second Databook, pag. 85
  4. ^ Second Databook, pag. 85
  5. ^ Second Databook, pag. 85
  6. ^ Second Databook, pag. 85
  7. ^ Second Databook, pag. 85
  8. ^ Second Databook, pag. 85
  9. ^ Naruto, cap.199, pag.16,17.
  10. ^ Naruto, cap.198, pag.18,19.
  11. ^ Naruto, cap. 199, pag. 9,10
  12. ^ Naruto, cap. 199 pag. 13, 14
  13. ^ Naruto, cap. 199 pag. 15
  14. ^ Naruto, cap. 199 pag. 16
  15. ^ Naruto, cap. 199 pag. 17
  16. ^ Naruto, cap. 201 pag. 17, 18
  17. ^ Naruto, cap. 199 pag. 16
  18. ^ Naruto, cap.296 pag.9
  19. ^ Naruto, cap. 345 pag. 7

Bibliografia

  • Masashi Kishimoto. Hiden: Rin no Sho Naruto Official Databook (秘伝・臨の書 NARUTO―ナルト― キャラクターオフィシャル データBOOK?, Hiden: rin no sho Naruto kyarakutaa ofisharu deetabukku) (in giapponese). Shūeisha, Tokyo 2002. ISBN 4-08-873288-X
  • Masashi Kishimoto. Hiden: Tō no Sho Naruto Official Databook (秘伝・闘の書 NARUTO―ナルト― キャラクターオフィシャル データBOOK?, Hiden: tō no sho Naruto kyarakutaa ofisharu deetabukku) (in giapponese). Shūeisha, Tokyo 2005. ISBN 4-08-873734-2
  • Masashi Kishimoto. Hiden: Sha no Sho Naruto Official Databook (秘伝・者の書 NARUTO―ナルト― キャラクターオフィシャル データBOOK?, Hiden: sha no sho Naruto kyarakutaa ofisharu deetabukku) (in giapponese). Shūeisha, Tokyo 2008. ISBN 978-4-08-874247-2

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