Ludwig van Beethoven
Ludwig van Beethoven (battezzato a Bonn il 16 dicembre 1770 - Vienna 26 marzo 1827) è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.

Vita e opere
Ludwig van Beethoven nacque, primo di sette fratelli (di cui solo due sopravvissero), da Johann van Beethoven (1740-'92) e da Magdalena Keverich van Beethoven (1744-'87). Il padre era maestro di cappella e musicista alla corte elettorale di Bonn e fu il primo maestro di Ludwig, ma l'alcolismo lo portò a perdere credibilità e lavoro ed egli sfogò spesso in famiglia la sua violenza. Finì per far esibire il figlio mostrandolo come un bambino prodigio e i successi da lui ottenuti gli fruttarono solamente, nel 1784, la nomina ad organista della cappella di corte.
I suoi primi studi furono strumentali, eseguiti su pianoforte, organo, violino, fatti con il padre e altri componenti della cappella. La morte della madre, quando Ludwig era solo diciassettenne, resero ancora più difficili questi anni giovanili ed egli, per parecchi anni, dovette essere l'unico responsabile dei due fratelli minori.
Comunque il talento di Beethoven venne notato molto presto ed egli poté iniziare gli studi con un vero maestro, Christian Gottlob Neefe. Grazie a Neefe conobbe la famiglia del consigliere di corte Stephan von Breuning che lo accolse come un figlio e a casa del quale approfondì la sua conoscenza della cultura tedesca contemporanea attraverso le letture che la signora Helene teneva su Kant, Goethe, Schiller e Klopstock.
La carriera di Beethoven come compositore è suddivisa convenzionalmente in tre parti: inizio, metà e ultimi periodi.
Beethoven si trasferì a Vienna nel 1792, dove fu studente di Franz Joseph Haydn e di altri maestri. Si fece subito notare come virtuoso del pianoforte prima che come compositore, e creò un modello di lavoro che avrebbe seguito per il resto della sua vita: anziché lavorare per la chiesa o per la corte di un nobile (come molti compositori avevano fatto prima di lui), lavorò come "libero professionista", mantenendosi con prestazioni pubbliche, vendendo i suoi lavori e ricevendo stipendi dai nobili che riconoscevano il suo talento.
Nel periodo iniziale cercò di emulare i suoi grandi predecessori: Haydn e Mozart, ma allo stesso tempo esplorò nuove direzioni e gradatamente espanse lo scopo e l'ambizione del suo lavoro. Alcuni dei pezzi importanti di questo periodo sono la prima e la seconda sinfonia, i primi sei quartetti per archi, i primi due concerti per pianoforte ed una dozzina di sonate, tra le quali la famosa "Patetica".
Il periodo intermedio ebbe inizio in breve tempo, subito dopo la crisi personale di Beethoven per la perdita progressiva dell'udito. È caratterizzato da lavori che esprimono su larga scala l'eroismo e la lotta in pieno ardore romantico; sono di questo periodo alcune tra i le più famose opere: le sinfonie dalla terza alla quinta, gli ultimi tre concerti per piano e quello per violino, i quartetti d'archi 7-11, molte sonate per piano, come l'"Al chiaro di luna" ("Mondschein Sonate", op. 27/2), l'"Aurora" ("Waldstein", op. 53) e l'"Appassionata" (op. 57) e l'opera Fidelio.
L'ultimo periodo compositivo di Beethoven ha inizio subito dopo la Quinta, intorno al 1808, con le sinfonie Sesta, detta anche Pastorale, e Settima. Gli ultimi lavori sono grandemente ammirati per la loro profondità intellettuale e la loro espressione intensa e altamente personale. In questo periodo compone: la Nona sinfonia, la Missa solemnis, gli ultimi sei quartetti per archi e le ultime cinque sonate per piano.
La vita personale di Beethoven fu molto tribolata. Intorno all'età di 28 anni iniziò a diventare sordo, una calamità che lo portò per un certo periodo a pensare al suicidio, idea che egli rivela nel Testamento di Heiligenstadt, scritto nel 1802. Fu attratto da donne irraggiungibili (maritate o aristocratiche), che egli idealizzò, ma non si sposò mai. Tra il 1812 ed il 1816 passò un periodo di bassissima produzione artistica, causato da una forte depressione per la separazione definitiva da una donna, la cui identità non è ancora certa, che Beethoven amò profondamente. Beethoven litigò, spesso aspramente, con i suoi parenti e con le altre persone che gli stavano intorno e frequentemente si comportò malissimo con gli altri. Molte delle volte le cause erano da ricercarsi nella sua sordità che si accentuava sempre di più e che lui si ostinava sempre di più a tenere celata a tutti gli altri. Si spostò di frequente da un posto all'altro ed aveva strane abitudini come quella di indossare abiti sudici. Ebbe molto spesso dei problemi finanziari.
È molto comune per gli ascoltatori di percepire un'eco della vita di Beethoven ascoltando la sua musica, nella quale spesso descrive la lotta seguita dal trionfo; questa descrizione è spesso applicata nella creazione dei pezzi principali composti da Beethoven di fronte alle sue gravi difficoltà personali.
La salute di Beethoven è sempre stata pessima e la perse completamente nel 1826. La sua morte, avvenuta a Vienna nell'anno successivo, il 26 marzo, è usualmente attribuita ad un'affezione epatica.
Stile musicale ed innovazioni
Beethoven è visto come una figura di transizione tra l'era classica e quella romantica della storia musicale. Egli si formò sui principi della sonata ereditati da Haydn e Mozart, ma espanse la loro portata, scrivendo movimenti più lunghi e con maggiori ambizioni. Il lavoro del periodo centrale è celebrato dalle frequenti forme di espressione eroica, mentre i lavori dell'ultimo periodo sono caratterizzati dalla loro profondità intellettuale.
Credenza personale e la loro influenza musicale
Beethoven fu preso dagli ideali dell'Illuminismo e dal crescente Romanticismo in Europa. Inizialmente dedicò la sua terza sinfonia: l'Eroica, a Napoleone, nella speranza che il generale volesse sostenere gli ideali della democrazia e della repubblica nati con la rivoluzione francese; ma nel 1804 cancellò questa dedica appena le ambizioni imperiali di Napoleone vennero alla luce, rimpiazzando la dedica con "alla memoria di un grande uomo"; significativa è da considerarsi anche la "Wellingtons Sieg" ("la vittoria di Wellington" o "sinfonia della battaglia e della vittoria"), brano orchestrale, scritto inizialmente per il panharmonicum di Maezel, in cui il compositore celebra la vittoria dell'esercito inglese, comandato dal generale Wellington, contro quello francese napoleonico. Il quarto movimento della sua Nona sinfonia è una modifica dell'ode An die Freude ("Alla gioia") di Schiller, un inno ottimistico a sostegno della fratellanza dell'umanità.
Beethoven, cristiano per nascita, soprattutto nell'ultima fase della sua produzione accentuerà sempre più l'ispirazione religiosa, raggiungendo vette supreme anche nella musica sacra, come nella Missa solemnis.
Interpretazioni della vita di Beethoven
La personalità di Beethoven ha spinto molti cineasti a girare film basati sulla biografia romanzata, come Beethoven Lives Upstairs (1989) di Barbara Nichol e Scott Cameron, il popolare film del 1994 Immortal Beloved e Musikanten (2005) diretto dal musicista pop italiano Franco Battiato.
Curiosità
- A Beethoven è stato intitolato il cratere Beethoven, sulla superficie di Mercurio.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Ludwig van Beethoven
- Wikisource contiene una pagina in lingua tedesca dedicata a Ludwig van Beethoven
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ludwig van Beethoven
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ludwig van Beethoven
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Ludwig van Beethoven
- Wikisource contiene una pagina in lingua tedesca dedicata a Ludwig van Beethoven
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ludwig van Beethoven
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ludwig van Beethoven
- approfondimento sulla sinfonia Eroica
- Sonate per Pianoforte (midi)
- Sinfonia n. 3 "Eroica"