Alberto Canetta
Alberto Canetta (Milano, 28.8.1924 Milano; Lugano, 24.05.1987), attore e regista teatrale. Diplomatosi in ragioneria e pianoforte, inizia a lavorare nell'immediato dopoguerra nelle compagnie di Enzo Ferrieri (Rai-Milano), Renzo Ricci / Eva Magni, Daniele D’Anza e Peppino De Filippo. E' poi attore presso la Radio Svizzera Italiana-RSI dal 1947, stabilmente dal 1953 alla morte. Regista radiofonico dagli anni ’70 (produttore dal 1973). Sue anche le regie di spettacoli pubblici della “Compagnia di Prosa” della RSI: Troilo e Cressida di Shakespeare (1976), Tartufo di Molière (1977, con Ave Ninchi). Dal 1961 al 1966 anima la Compagnia Teatro La Cittadella. Nel 1964 interpreta il ruolo di Eneas Crivelli in La Rose noire de Marignan di Maurice Zermatten (Théâtre de Vidy, di Losanna, Esposizione Nazionale Svizzera). Tra il 1970 e il 1983 anima il “Gruppo studenti Scuole medie superiori” di Lugano, producendo spettacoli impegnativi con tournée nel Cantone Ticino. Nel 1975 frequenta per un mese il laboratiorio di Jerzy Grotowski in Polonia, esperienza che segnerà profondamente il suo lavoro registico, spingendolo a una sintesi tra teatro povero e teatro di poesia. Nel 1980 dirige Sacra Terra del Ticino, testo patriottico di Guido Calgari e Giovan Battista Mantegazzi, rielaborato con centinaia di figuranti, coro e complesso strumentale (diretto da Pietro Damiani) al Palazzo dei Congressi di Lugano. Con la compagnia RSI dirige in seguito al Teatro Kursaal (Lugano): Il Distratto di Jean-François Regnard (1982) e Pelléas e Mélisande di Maurice Maeterlinck (1983), con musiche dirette da Luca Pfaff. Nel 1984 fonda il Teatro la Maschera, nei sotterranei del Palazzo dei Congressi, con regie di classici come Il giardino dei ciliegi di Cechov (1985); Riccardo III di Shakespeare (1985, traduzione inedita di Roberto Sanesi), El nost Milan di Bertolazzi (1986), Il processo da Kafka (1986, riduzione di Giovanni Strano). 1985: Assunta Spina di Salvatore Di Giacomo, con un gruppo di carcerati. 1987: nella Cattedrale di Lugano, La leggenda di Ognuno di Hugo von Hofmannsthal, con Franco Graziosi protagonista.
Bibliografia: Alberto Canetta, La geometria dell’anima, scritti sul teatro, Bellinzona, Casagrande, 1993; Pierre Lepori, voce Alberto Canetta, Dizionario Teatrale Svizzero, Zurigo, Chronos Verlag, 2005.