10.000 AC

film del 2008 diretto da Roland Emmerich

10.000 A.C. è un film epico del 2008, diretto e cosceneggiato da Roland Emmerich.

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Una scena del film
Paese di produzioneUSA
Durata110 min
Genereepico, avventura, storico, peplum
RegiaRoland Emmerich
SoggettoRoland Emmerich, Harald Kloser
SceneggiaturaRoland Emmerich, Harald Kloser
ProduttoreRoland Emmerich, Mark Gordon, Michael Wimer
FotografiaUeli Steiger
MontaggioAlexander Berner
MusicheHarald Kloser, Thomas Wanker
ScenografiaJean-Vincent Puzos
CostumiRenée April, Odile Dicks-Mireaux
TruccoMichele Barber, Davina Lamont, Sarah Rubano, Ailie Smith, Megan Tanner
Interpreti e personaggi

Il film è uscito nelle sale negli USA il 7 marzo 2008, in quelle in Italia il 14 marzo 2008.[1]

Trama

In una tribù situata sulle montagne, un giovane cacciatore di nome D'Leh troverà l'amore della sua vita, la bella Evolet, la ragazza dagli occhi blu, che sarà allevata dall'Anziana del villaggio. Ma tutto ad un tratto una banda di misteriosi guerrieri a cavallo attaccano il suo villaggio e rapiscono Evolet insieme ad altri membri della tribù.

Ma il giovane D'Leh si mette subito sulle tracce dei rapitori insieme ad un piccolo gruppo di cacciatori, tra i quali Tic-Tic e il giovane Baku, per salvare i loro compagni. Il giovane ragazzo si imbatterà in una Tigre dai denti a sciabola e dei fororaci e si inoltrerà alla scoperta di terre a lui sconosciute e mai viste, dove scoprirà dell'esistenza di altri popoli con un grado di civiltà molto più evoluta rispetto alle tribù di cacciatori e raccoglitori che aveva incontrato fino ad allora.

Si scopre così che questo popolo non sono altro che i precursori degli egizi, che leggendariamente derivano dagli Atlantidei, giunti sul continente dopo la distruzione della loro isola e che i guerrieri che hanno rapito Evolet e i suoi compagni erano dei volgari cacciatori di schiavi.

Arrivato alla mèta, D'Leh riuscirà a scatenare una battaglia contro i guerrieri devoti al Dio della Piramide, che sarà in seguito trafitto con una lancia del giovane cacciatore, dopo una trattativa finita male, dimostrando a tutti che colui che credevano un Dio, in realtà era solo un vecchio sciocco e privo di forze. Questo scatena la rivolta degli schiavi, che finalmente tornano ad essere gente libera.

Alla fine della battaglia, mentre D'Leh cerca di ricongiungersi con Evolet, questa verrà ferita mortalmente con una freccia dal capo dei mercanti di schiavi, innamoratosi di lei, che fa capire a D'Leh che se non la potrà avere lui, non l'avrà nessuno. D'Leh si vendica uccidendolo.

Ma l'Anziana del villaggio, da sempre in contatto telepatico con i cacciatori, donerà il suo ultimo respiro ad Evolet ridonandole, così, la vita. Sulla via del ritorno, al momento dei saluti, il capo della tribù, Nakudu, dona a D'Leh dei sacchetti contenenti semi di grano, che permetterà alla sua tribù di conoscere l'agricoltura, ancora sconosciuta alla gente del giovane capo. Evolet e D'Leh tornano al loro villaggio, dove finalmente adesso trionfa la pace e l'armonia della natura.

Produzione

Emmerich e il compositore Harald Kloser scrissero una sceneggiatura ispirandosi, in parte, a quanto ipotizzato nel libro Impronte degli dei del giornalista britannico Graham Hancock, intervistato nel documentario di 13 minuti All'alba della civiltà presente nei contenuti extra dell'edizione casalinga del film[2], presentandola poi alla Columbia Pictures, la quale, dopo aver dato semaforo verde alla proposta dei due, incaricò John Orloff della realizzazione di una nuova versione basata sul lavoro originale. A causa di un conflitto su tempi e modalità di realizzazione in un calendario per la Columbia già colmo di progetti, sotto la guida della Sony Pictures Entertainment il film fu ceduto alla Warner Brothers.[3] Sotto la nuova supervisione, Matthew Sand fu incaricato di una seconda riscrittura e, al termine del lavoro, Robert Rodat del rimaneggiamento finale.[4]

Si era parlato di girare il film utilizzando lingue antiche per rendere più scenica l'atmosfera arcaica rappresentata, ma Emmerich respinse l'idea perché a suo dire avrebbe tolto emozione all'opera.[5]

Il processo di selezione del cast artistico è stato aperto nell'ottobre 2005, puntando alla scelta di attori sconosciuti o esordienti sia per meglio adempiere allo sfondo dell'opera che per contenere il bilancio relativo alle spese degli artisti[6][7]:

«Se io avessi inserito nel film Jake Gyllenhaal, la gente avrebbe detto: "cos'è?" Un cast sconosciuto contribuirà anche a tenere bassi i costi di produzione del film.»

Nel febbraio 2006 vengono scelti Steven Strait e Camilla Belle come protagonisti.[4]

Con un bilancio di 105ml $, il 25 aprile 2006 sono cominciate le riprese in Namibia, per poi spostarsi a ruota in: Sud Africa, Thailandia, e nelle regioni meridionali della Nuova Zelanda.[4][8]

I produttori sono stati diciotto mesi a migliorare le scene in grafica computerizzata in cui erano presenti gli animali preistorici, realizzati interamente in digitale.

Accoglienza

Critica

Molte critiche negative affermano che si tratti solo di una copiatura preistorica di Apocalypto; per di più, quando il protagonista uccide l'imperatore con la lancia ricorda moltissimo Leonida, che nel film 300 colpisce Serse.[7]

Incassi

Negli Stati Uniti ha incassato un totale di 94.770.548 $.[9]

Curiosità

  • L'azzurro degli occhi di Evolet è un effetto digitale usato sia con l'attrice Grayson Hunt Urwin che la interpreta da bambina, sia con Camilla Belle che la interpreta da grande, in realtà entrambe non hanno gli occhi azzurri.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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