Discussione:Franz Kafka


Ultimo commento: 18 anni fa, lasciato da Stefano Bit in merito all'argomento Ein Hungerkünstler

Sposto qui il testo inerito da anonimo in una voce con titolo fuori standard ( e non solo il titolo) sperando che qualche esperto possa integrare le informazioni con l'articolo. --Madaki 14:00, Set 5, 2005 (CEST)
Scrivere per Kafka è un mezzo per psicanalizzare se stesso (si pensa subito alla psicanalisi di Freud che comunque lo scrittore non usa esplicitamente ma l’analisi di se stesso emerge indirettamente dai testi). Anche se è sempre meglio analizzare un’opera per ciò che rappresenta di per sé, i lavori di Kafka sono talmente personali che è giusto collegarli alla sua biografia.

Kafka nasce nel 1883 a Praga. Suo padre è un commerciante ebreo ed entrambi i suoi genitori vivranno più a lungo di lui. Ha tre sorelle, che scompariranno tutte nei campi di concentramento nazisti. Frequenta la scuola elementare e il ginnasio tedeschi e si laurea in giurisprudenza sempre all’università tedesca di Praga. Appena ventenne scrive il suo primo testo Beschreibung eines Kampfes che anticipa la lotta che Kafka sosterrà durante tutta la sua vita (col padre, con se stesso). Scrive anche molti testi brevi che appaiono su riviste e che verranno poi raccolti nel volumetto Betrachtung (contemplazione). Un’altra raccolta di racconti sarà Ein Landarzt, kleine Erzählungen. Lavora prima presso le assicurazioni generali poi per l’istituto di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (die Arbeiter-Unfall-Versicherungsanstalt) del regno di Boemia governato dagli Asburgo. Vi lavorerà fino al 1922 quando andrà in pensione per malattia. Kafka stringe amicizia con vari personaggi di spicco tra cui Max Brod, curatore delle sue opere e testamentario. Nel 1910 inizia la stesura dei Tagebücher (diari) e comincia ad occuparsi intensamente di cultura ebraica: stringe amicizia con Löwy, il capo degli autori Yddisch, e più tardi arriverà a studiare persino l’ebraico e a progettare un viaggio in Palestina. Nel 1911 inizia il romanzo Der Verschollene (scomparso, disperso) rimasto incompiuto e pubblicato postumo col titolo Amerika. L’anno dopo scrive das Urteil (il verdetto) e Die verwandlung, due delle pochissime opere ad essere pubblicate in vita. Nel 1914 si fidanza per la prima volta con Felice Bauer, qualche anno più tardi ci sarà un secondo fidanzamento. Scrive In der Strafkolonie (nella colonia penale) pubblicato in vita. Di quell’anno sono anche la stesura di Der Prozeß e della Lettera al padre, pubblicati invece postumi. Nel 1917 c’è la diagnosi di tubercolosi polmonare, di cui Kafka morirà abbastanza giovane. Nel 1919 si fidanza con Julie Wohryzck, proveniente da una famiglia di operai ebrei, ma già l’anno successivo il fidanzamento viene rotto e Kafka inizia una corrispondenza, che darà luogo ad una relazione, con la giornalista ceca Milena Jesenská. Questa, oltre ad essere la sua unica donna non ebrea, è la donna che traduce i racconti di Kafka in lingua ceca e alla quale verranno affidati i suoi diari. Nel 1922 incomincia il suo terzo romanzo Das Schloß, pubblicato postumo e presto fa la conoscenza di Dora Diamant, un’ebrea polacca per cui Kafka lascia Praga e si trasferisce a Berlino con lei. L’inverno del 1924 è particolarmente duro e la salute dello scrittore ne risente; egli continua però a scrivere e studiare. Non interrompe il suo lavoro nemmeno quando le sue condizioni peggiorano e l’amico Max Brod lo riporta a Praga. Scrive infatti Der Heizer oder das Volk der Mäuse. Ormai in una casa di cura, corregge le bozze del volumetto Ein Ungerkünstler; possiamo quindi considerare anche questo pubblicato in vita, anche se poi effettivamente uscira dopo. Muore nel 1924 in un sanatorio di Vienna. Viene sepolto nel cimitero ebraico di Praga. Il suo testamento prevedeva che tutti i suoi manoscritti venissero distrutti e che non uscissero altre edizioni delle sue opere. Max Brod, fortunatamente non rispettò questa volontà. Le disposizioni di Kafka probabilmente si spiegano col fatto che lui considerava la sua arte una cosa privatissima, scriveva infatti per analizzare se stesso. Già negli anni ’30 si comincia ad apprezzare il valore degli scritti di Kafka

Ein Hungerkünstler

--Stefano B. 16:12, 20 feb 2007 (CET) Nella traduzione di Rodolfo Paoli (pubblicata negli Oscar Mondadori 1986) il titolo è tradotto come "Un digiunatore".Rispondi

Il significato del titolo è "un artista della fame", in quanto il personaggio è esibito in quanto digiuna a lungo.

Vedo che il titolo è stato alternativamente cambiato come "Un artista alla fame" e "Un digiunatore".

Suggerisco una nota per indicare i titoli alternativi con cui l'opera è indicata in italiano.


sono un utente non registrato. Capitato sulla pagina di Franz Kafka, non ho potuto non notare la brevità dell'elenco dei suoi racconti. Manca per esempio "Richard e Samuel", edito nel 1912, la cui uscita è stata personalmente curata da Kafka stesso (cfr. "Franz Kafka - Tutti i racconti" Mondadori 2006). Mi sono inoltre permesso di apportare correzioni a due errori (non ho analizzato l'intera voce): il primo riguarda la data di pubblicazione di "La condanna", pubblicato sull'annuario Arkadia nel 1913, e non 1912. Un altro, meno rilevante, riguarda la traduzione del titolo "In der Strafkolonie": <Nella> colonia penale, e non <La> colonia... Non ho inoltre capito se la mancanza di riferimenti a opere sia dovuto ad un criterio di compilazione dell'elenco, come può essere ad esempio la restrizione alle sole opere pubblicate non postume. Anche in tal caso, tuttavia, sarebbero presenti lacune: quella sopra citata; "Il cavaliere del secchio", Prager Presse, 1921, successivamente riordinato da Brod nella raccolta "Durante la costruzione della muraglia cinese". L'elenco proseguirebbe, ma non ho il materiale per dare riferimenti precisi. Caldeggio comunque l'inserimento quantomeno delle due opere da me segnalate, nonchè un completamento dell'elenco. Pongo infine una provocazione: parlare di opere kafkiane in rigoroso ordine di pubblicazione può risultare fuorviante. Mi chiedo se questo rigore sia necessario: non ci si potrebbe avvalere del faticoso lavoro di gente come Brod, che con diversi criteri di datazione ha permesso di riordinare le opere in una cronologia che prende a riferimento la stesura anzichè la pubblicazione?

lascio e-mail per varie ed eventuali necessità: fabio.zogno@gmail.com

Vorrei aggiungeste una curiosità sulla statua in bronzo di Kafka sita in Praga. Il padre è per l'appunto rappresentato senza mani poiché lo scrittore afferma di non avere un padre affettuoso. Mancano anche i piedi perchè lo scrittore non ha seguito il cammino che gli era stato “imposto” dal padre. Inoltre la parte vuota racchiusa tra i baveri fa subito pensare alla forma di una vagina. Ebbene sì! Questo perchè Kafka all'età di circa 17 anni, se non erro, subì una violenza sessuale da parte di una dipendente che lavorava presso il negozio del padre. Dopo l'accaduto lo scrittore non ebbe più rapporti sessuali e perciò non riuscì a legarsi a nessuna donna, pur se innamorato!

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