Via variago-greca

rotta commerciale medievale tra la Scandinavia e l'Impero bizantino

La via variago-greca (in russo: Путь «из варяг в греки», Put iz varyag v greki, in svedese: Vägen från varjagerna till grekerna, in greco: Εμπορική Οδός Βαράγγων - Ελλήνων) era una via di comunicazione che permetteva di unire in un'unica vasta rete di scambi la Scandinavia, la Rus' di Kiev e l'Impero bizantino. Essa consentiva da un lato alle popolazioni settentrionali di acquistare i prodotti più raffinati della minifattura greca (vetro, tessuti e altri prodotti finiti), dall'altro forniva all'Impero bizantino un mezzo per ottenere materie prime, ma anche schiavi ed era utilizzata altresì per reclutare la celebre guardia variaga. La via attraversava una serie di vie d'acqua, fluviali e marittime, che si estendevano tra il mar Nero e il mar Baltico.

Il percorso aveva inizio in Scandinavia, in centri commerciali come Birka, Hedeby, e Gotland, attraversva il mar Baltico, entrava nel golfo di Finlandia, risaliva la Neva fino al lago Ladoga. In seguito seguiva il corso del fiume Volkhov, attraversando le città di Staraja Ladoga e Velikij Novgorod. Superava dunque il lago Il'men' e poi il fiume Lovat. A questo punto le imbarcazioni venivano trasbordate fino al fiume Dnieper, presso Gnezdovo. Un percorso alternativo dal Baltico al Dnieper seguiva la Dvina occidentale (Daugava) e il fiume Kasplya fino al Dnieper. Dal Dnieper il viaggio proseguiva fino a Kiev, entrando in seguito nel mar Nero. Navigando lungo la sua costa occidentale si giungeva infine a Costantinopoli.