Il mortaio Stokes inglese era il progenitore, apparso durante la Prima guerra mondiale, dei mortai moderni, segnando un cambiamento notevole nella progettazione di queste armi, fino ad allora variamente considerate.

Mortaio Stokes
3 inch Stokes Mortar
Sir Wilfred Stokes con il suo mortaio
TipoMortaio medio
OrigineRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Impiego
ConflittiPrima guerra mondiale, Seconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaSir Wilfred Stokes KBE
Descrizione
Peso47,17 kg totale
Calibro81,2 mm
MunizioniHE (alto esplosivo) da 4,84 kg
Peso proiettile4,84 kg
Cadenza di tiro25 colpi/min (massimo)
6-8 colpi/min (sostenuto)
Gittata massima731 m (a 45° usando 4 anelli di propellente. Questo dato è per il proiettile cilindrico non stabilizzato usato durante la I G.M.
Alimentazionecolpo singolo
Elevazione45°-75°
Carica1 kg di amatolo
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Per esempio, era facile che artiglierie come gli obici pesanti venissero classificate come mortai, che però non rispondeva pienamente alla definizione moderna di queste armi. Essi erano infatti capaci anche di sparare a tiro diretto (primo arco, sotto i 45 gradi), come i cannoni, ed erano pesanti e complessi come cannoni di grosso calibro.

Le bombarde erano capaci di far fuoco solo nel secondo arco, ma si trattava di mezzi rudimentali. Lo Stokes era un’arma leggera e semplice, che poteva essere mossa al passo della fanteria e offriva un discreto livello di flessibilità. Ma esso era capace di soli 700m di gittata e nell’insieme quest’arma inglese era assai rudimentale.

Il primo conflitto mondiale ebbe uno straordinario sviluppo delle artiglierie nelle loro varie forme, ma era ancora troppo presto per realizzare appieno il potenziale dei semplici mortai da fanteria, poco più che tubi metallici su cavalletti di sostegno.

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