Enzo Del Re
Vincenzo Del Re, noto come Enzo Del Re (Mola di Bari, 24 gennaio 1944 – Mola di Bari, 7 Giugno 2011), è stato un cantautore italiano originario di Mola di Bari, dove esercitava l'attività di cantastorie.
Enzo Del Re | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Folk |
Periodo di attività musicale | 1969 – 2010 |
Biografia
Inizia a comporre e cantare le sue canzoni nel 1958, alla Festa dell'Unità del suo paese, Mola di Bari. È autodidatta e prende alcune lezioni di piano in un negozio di Bari Vecchia. Abbandona presto gli strumenti classici, per passare alle percussioni di oggetti vari, con cui si accompagna mentre canta. Oltre a queste percussioni povere riscopre l'uso della lingua, iniziato per scherzo a scuola, e il suo corpo si fa strumento, in particolare con quello che lui chiama il "linguafono", ossia il rumore prodotto dallo schiocco della lingua sul palato, modulato dalle aperture-chiusure della bocca.
Negli anni sessanta lavora per il padre, esportatore di frutta, al mercato ortofrutticolo di Firenze. Dopo l'alluvione del 1966, durante i concerti per gli Angeli del Fango, conosce Antonio Infantino e con lui incide il suo primo disco, Ho la criniera da Leone (perciò attenzione), edito dalla Ricordi. Suona sedie, tumbe e altre percussioni ma fa anche da seconda voce in molti brani.
Grazie al suggerimento di Nanni Ricordi, entra con Antonio Infantino nello seconda edizione dello spettacolo Ci ragiono e canto della compagnia Nuova Scena di Dario Fo. Debuttano nel 1969 alla Camera del Lavoro di Milano con due brani di straordinario successo e composti insieme allo stesso Dario Fo: Povera gente ed Avola. Nel frattempo continua la collaborazione con Antonio Infantino, insieme al quale registra anche un disco per la campagna elettorale del PCI del 1968, quattro brani incisi dentro la sede nazionale di Botteghe Oscure. Con lui cavalcano i palcoscenici del cabaret milanese di Enzo Jannacci e del Folk Studio di Roma. Lo spettacolo si chiama Scatola 3. Successivamente Antonio Infantino esce da Nuova Scena e va a lavorare in Brasile. Quando torna in Italia approfondisce la sua attività di etnomusicologo lucano con il gruppo dei Tarantolati di Tricarico.
Enzo Del Re resta invece nel gruppo teatrale di Nuova Scena anche dopo l'uscita di Dario Fo e Franca Rame. Con la regia di Vittorio Franceschi partecipa con un ruolo primario a numerosi spettacoli: Un sogno di sinistra, MTM, Diario di Classe, Qui tutto bene e così spero di te, Le dimensioni del Nero.
Nel 1973 lascia il gruppo per entrare nel circuito costruito da Pino Masi e Sergio Martin dei Circoli Ottobre. Negli anni a seguire Enzo Del Re diventa una delle figure più radicali della scena musicale italiana, per i suoi testi dal forte contenuto politico e civile e per la sua scelta di non utilizzare strumenti musicali tradizionali ma soltanto percussioni costruite con materiali di recupero, in genere sedie. Inoltre si esibisce chiedendo come cachet l'equivalente del salario giornaliero di un metalmeccanico.
I suoi dischi, distribuiti da piccole etichette e di fatto venduti o durante i suoi concerti o nel corso di manifestazioni politiche varie, racchiudono sia sue composizioni che brani tradizionali riarrangiati (il nome del primo album, Maul, è quello dialettale della città del cantautore); in un suo 45 giri pubblicato dai Circoli Ottobre, Tonino Miccichè (e dedicato al militante di Lotta Continua ucciso a Torino nel 1975), riutilizza una musica di Mikis Theodorakis.
Dalla fine degli anni settanta De Re è tornato a vivere a Mola di Bari. Negli anni novanta ha prodotto due musicassette con il titolo di Canzoni di lotta contro i nemici dell'8 marzo e un cofanetto di 4 musicassette, La leggenda della nascita di Mola. Entrambi contengono brani in dialetto molese, incentrati sul carattere identitario della storia locale e sui prodotti della terra e del lavoro. La loro realizzazione è stata curata da uno Studio nato negli anni '80 a Bari, il Funkfulla, il cui direttore artistico è Romolo Epifania. Il cofanetto viene messo in vendita dallo stesso autore sulle bancarelle ai concerti o direttamente da casa sua.
Il suo brano più famoso è Lavorare con lentezza, composto nel 1974 e utilizzato dalla piccola emittente radiofonica bolognese Radio Alice come sigla di apertura e chiusura delle proprie trasmissioni. Questo brano ha suggerito a Guido Chiesa il titolo per un suo film del 2004. A questo brano Enzo Del Re lega sempre, nelle sue esibizioni dal vivo, Tengo 'na voglia e fa niente senza soluzione di continuità. Per la prima volta dopo oltre tre decenni è tornato ad incidere questi brani per il CD di Gianni Cellamare U Popole mije, edito dall'Associazione Latarantola nel 2009.
Nel 2006 partecipa al Festival Stradarolo, ideato e diretto dai Tetes de Bois. Sempre con i Tetes de Bois canta "Lavorare con lentezza" in una tappa del loro tour "Avanti Pop". Parte sua della esibizione è contenuta nel libro dvd I diari del camioncino a cura di Timisoara Pinto.
Il primo maggio 2010 suona a Roma, al tradizionale concerto in Piazza San Giovanni, all'interno del set di Vinicio Capossela, presentando fra l'altro le già citate Lavorare con lentezza e Tengo 'na voglia e fa niente, veri cavalli di battaglia dell'artista. Con Capossela Enzo Del Re si era già esibito il 23 agosto 2009 ad Ariano Irpino cantando anche Comico ed Io e la mia sedia.
Il 13 novembre 2010 Del Re è per la prima volta ospite alla Rassegna della Canzone d'Autore presso il Teatro Ariston di Sanremo, e vi esegue Scittrà, Lavorare con lentezza e Tengo 'na voglia e fa niente.
A Enzo Del Re è dedicato il documentario di un'ora Io e la mia sedia, di Angelo Amoroso d'Aragona e prodotto dalla Teca del Mediterraneo e More Production. Il documentario contiene anche il videoclip del brano Povera gente (verrà presentato alla stampa nella suddetta occasione del Premio Tenco). In una seconda edizione il documentario è integrato con interviste a Dario Fo, Sergio Martin, Pino Masi, Andrea Satta dei Tetes de Bois ed altri. Altre interviste sono rivolte ad Antonio Infantino, Vittorio Franceschi, Paolo Ciarchi, Isabella Ciarchi, Roberta Cancelli, Romolo Epifania dello Studio Funkfulla, oltre che al cantautore pugliese, di cui compaiono anche estratti dai concerti con Vinicio Capossela tra il 2009 e il 2010.
Discografia parziale
33 giri
- 1967: percussioni e seconda voce per Antonio Infantino “Ho la criniera da leone (perciò attenzione)” (Dischi Ricordi)
- 1968: in Dario Fo "Ci ragiono e canto nr.2" (Nuova Scena)
- 1968: (senza titolo, con Antonio Infantino) Canzoni per la campagna elettorale (edizioni PCI)
- 1969: "Un sogno di sinistra" (Nuova Scena)
- 1969: "MTM" (Nuova Scena)
- 1970: "Diario di Classe" (Nuova Scena)
- 1971: “Qui tutto bene… e così spero di te (Emigrazione & Imperialismo)” (Nuova Scena)
- 1972: "La dimensione del nero" (Nuova Scena)
- 1973: Maul (stampato in proprio)
- 1974: Il banditore (Circoli Ottobre)
45 giri
- 1975: "Ballata per Tonino Miccichè / San Basilio" (Circoli Ottobre, CO15)
Musicassette
- 1992: “A lëggendë da nascëtë dë Maulë” cofanetto con 4 musicasette (edizioni Enzo Del Re realizzate da Funkfulla)
- 1994: "Canzoni di lotta contro i nemici dell'8 marzo" Cassetta 1 (edizioni Enzo Del Re realizzate da Funkfulla)
- 1994: "Canzoni di lotta contro i nemici dell'8 marzo" Cassetta 2 (edizioni Enzo Del Re realizzate da Funkfulla)
CD
- 2009: in Gianni Cellamare "U Popole mije" (Latarantola)
Documentari
- 2010: "Io e la mia sedia" di Angelo Amoroso d'Aragona, Edizioni Dal Sud per Teca del Mediterraneo e More Production, 63 minuti
- 2010: "Il pugno sulla sedia - La leggenda popolare di Enzo Del Re", radiodocumentario breve di Francesco Cristino realizzato per l'emittente tedesca Funkhaus Europa
Collegamenti esterni
Bibliografia
- Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Del Re, Enzo, di Lalla Cantore, pagg. 522-523