Locomotiva FS 470
Le locomotive a vapore del gruppo 470 sono state locomotive a vapore con tender per servizio merci pesante su linee acclivi a 5 assi motori accoppiati.
Locomotiva FS Gr. 470 | |
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Locomotiva a vapore | |
Anni di costruzione | 1907-1912 |
Anni di esercizio | 1907 -?? |
Quantità prodotta | 143 unità |
Dimensioni | 20.565 mm (lunghezza tra respingenti, tender compreso) |
Massa in servizio | 75 t |
Massa aderente | 75 t |
Tipo di motore | a vapore |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 50 km/h |
Rodiggio | 0-5-0 |
Diametro ruote motrici | 1.370 mm mm |
Distribuzione | a stantuffo, sistema Walschaerts |
Tipo di trasmissione | bielle |
Numero di cilindri | 2 esterni e 2 interni |
Diametro dei cilindri | 375 (AP), 610 (BP) mm |
Corsa dei cilindri | 650 mm |
Superficie griglia | 3,5 m² |
Superficie riscaldamento | 212,57 m² |
Potenza continuativa | 736 (a 30 km/h) |
Storia
Il progetto della locomotiva venne elaborato, nei primi anni del 1900, dall'Ufficio d'Arte di Firenze della Rete Adriatica e prevedeva una macchina a 5 assi accoppiati con motore a doppia espansione sistema Plancher. Lo scopo era quello di avere una macchina potente in grado di risolvere i problemi di trazione sulle più importanti linee di valico della rete. La rielaborazione del progetto da parte delle FS diede luogo alla costruzione delle locomotive del gruppo 470 le cui consegne avvennero tra il 1907 e il 1912 fino al consistente numero di 143 unità [1]. In seguito la maggior parte delle locomotive venne convertita nel Gruppo 471. L'intera serie di locomotive ha concluso i suoi servizi alla fine degli anni '60 ed è stata radiata nel 1970.
La gr. 470.092, ultima locomotiva superstite del Gruppo, è esposta al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
Caratteristiche
Le locomotive erano a 5 assi accoppiati senza carrelli portanti di estremità, quindi a passo rigido elevato; per facilitare l'iscrizione in curva e non avere rischi di deragliamento l'asse centrale era privo di bordino: Questa soluzione venne riprese di li a poco per la stessa motivazione nella costruzione della Locomotiva trifase E.550. La cabina di guida era del tipo chiuso con carbonaia posteriore simile a quella delle Locotender; questo fatto le valse il soprannome di forno crematorio a causa delle alte temperature raggiunte in cabina durante a marcia soprattutto in salita e a bassa velocità. La caldaia a 16 bar di pressione sviluppava la potenza di 1000 CV. Avevano un meccanismo motore a 4 cilindri, di cui 2 a bassa pressione e 2 ad alta pressione, sistema Plancher. Si trattava di una locomotiva prevista soprattutto per il traino di treni pesanti sulle linee di valico e di montagna. Per tale motivo non era particolarmente veloce ma in virtù delle ruote piccole (1350 mm) aveva una buona capacità di traino in salita. Sulla linea dei Giovi venne presto sostituita dalle locomotive trifase E.550. Il tender originale era a 2 assi diviso in due parti di cui quella posteriore fungeva da bagagliaio.
Voci correlate
Note
- ^ Di Iorio, Le locomotive 471, pag. 19
Bibliografia
- FS AA.VV., L'album delle locomotive a vapore, Albignasego, Duegi editrice eGroup, 2005.
- Attilio Di Iorio, Le locomotive 471, in iTreni 295, pag. 19, Salò, Editrice ETR, 2007.