Caracciolo
La famiglia Caracciolo, originaria di Napoli, è una delle più importanti famiglie nobiliari della storia d'Italia.
La sua origine risale al X secolo, con il capostipite Teodoro Caracciolo (nei documenti Caraziolus), di cui possediamo solo notizie di archivio: fu seppellito insieme con la moglie Urania nella chiesa oggi nota come Santa Maria Assunta dei Caracciolo a Napoli. In un documento datato 20 marzo 976, con cui sua figlia Teodonanda fa una donazione al Monastero di san Sergio e Bacco, si parla di lui come già morto.
Ai tempi del Ducato di Napoli la famiglia godette di grande nobiltà nel Seggio di Capuana di Capua, benficiando di speciali privilegi concessi dal duca Sergio VII. La famiglia si divise poi in numerose linee, tra cui le cosiddette Linee antiche (Caracciolo Canella, Caracciolo Ugot, Caracciolo Viola, Caracciolo Ciccola), quindi nelle linee Del sole, Bianchi, Rossi, Pisquizi, e numerose sottolinee.
La linea dei Caracciolo Rossi ebbe come capostipite Riccardo, figlio di Landolfo, vissuto agli inizi del XII secolo.
La linea dei Caracciolo Pisquizi ebbe come capostipite Filippo, anch'egli figlio di Landolfo.
Dai Caracciolo Pisquizi nacquero il ramo dei Caracciolo del Sole e quello dei Caracciolo di Pisciotta.
Dopo la soppressione dei Sedili nel 1806 il casato fu ascritto al Libro d'oro della nobiltà italiana.
La grande potenza della famiglia fa sì che gran parte delle tormentate vicende del regno di Napoli vedano protagonisti membri della famiglia, talvolta anche su fronti contrapposti.
Altri noti rappresentanti della famiglia:[1]
- Galeazzo Caracciolo, marchese di Vico, fu inviato da re Alfonso d'Aragona alla riconquista delle terre occupate dai Turchi. Il 10 agosto 1481 al comando della sua flotta conquistò la città di Otranto, liberandola dagli uomini di Maometto II.
- Ferrante Caracciolo scrisse uno dei primi resoconti della battaglia di Lepanto: I commentarii delle guerre fatte co' turchi da don Giovanni d'Austria, dopo che venne in Italia, scritti da Ferrante Caracciolo conte di Biccari (Firenze, 1581).
- San Francesco Caracciolo, figlio di Ferrante, fu un altro famoso esponente del casato.
- Francesco Caracciolo, ammiraglio della Repubblica partenopea, fu costretto dalle circostanze a recitare un ruolo ambiguo negli sconvolgimenti del suo tempo; la sua impiccagione come ribelle, eseguita dall'ammiraglio Nelson, ebbe grande risonanza all'epoca, e ne fece una delle figure di maggior importanza nel prosieguo del Risorgimento.
- Giuseppe Caracciolo, 9° principe di Torella (1839-1920), fu sindaco di Napoli dal 1889 al 1891.
Note
- ^ Vincenzo Palizzolo Gravina, Il blasone in Sicilia: ossia, Raccolta araldica (TXT), Visconti & Huber, 1875.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Famiglia Caracciolo-Rossi
- [1], [2] Pagine web sulla famiglia Caracciolo