Docks Torino Dora

insieme di edificati storici (ex magazzini), a Torino
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45°05′31″N 7°40′49″E

I Docks Torino Dora, localizzati tra la via Valprato, corso Venezia, la Ferrovia Torino-Milano, via Palestrina e via Gressoney, sorgono nel 1912 nell’area compresa tra la cinta daziaria del 1853 e quella del 1912, come magazzini e deposito della merce soggetta a dazio che entrava in città.

Descrizione dell'opera

Progettati dall’Ingegner Ernesto Fantini e realizzati tra il 1912 ed il 1914 con il Sistema Hennebique ad opera dell’impresa Porcheddu, allora concessionaria del sistema Hennebique per il calcolo e la posa in opera delle prime strutture in calcestruzzo armato per l’Alta Italia. Con questa tecnica sono state realizzate anche le complesse strutture reticolari di grande luce come la galleria vetrata all’ingresso.

Gli elementi strutturali che caratterizzano il manufatto sono: il pilastro dagli angoli smussati, le travi ribassate del solaio, con spigoli smussati e raccordati ai pilastri con mensole e le solette di ridotto spessore. I prospetti, in laterizio faccia a vista, sono caratterizzati da modularità scandita dalle fasce marcapiano e dalle cornici in laterizio.

Gli interrati dei Docks, nati come porta mercantile per le merci, ospitavano vino e formaggi; un frigorifero occupava un’intera manica per rifornire di ghiaccio la città. C’erano anche torrefazioni, attività di lavorazione enologica e dolciaria. Fino al primo dopoguerra erano legati al commercio del caffè. I vagoni arrivavano direttamente dentro ai Docks grazie ad un raccordo con la rete ferroviaria cittadina oltreché da un sistema di binari a giro, che permettevano di scaricare le merci direttamente sul piano banchina. Dalla portineria, su cui campeggia la data 1912, si ha accesso ai tre padiglioni paralleli, a due piani con tetto piano.

Tra il 1950 e il 1960 nel quartiere si ha un ulteriore sviluppo industriale con una maggior concentrazione di attività metallurgiche. Nel 1960 termina l’utilizzo dei Docks come magazzino alimentare. Tra gli anni 90 e gli anni 2000 I Docks Dora furono in pare utilizzati per esposizioni ed attività culturali; inoltre, prima dell'attuale piano di riqualificazione viaria della zona (spina 3), furono operativi all'interno del complesso numerosi locali notturni e circoli privati.

Bibliografia

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