Gentile da Fabriano

pittore italiano

Gentile di Niccolò di Giovanni Massi, detto Gentile da Fabriano (Fabriano circa 1370 - Roma settembre 1427), pittore italiano, tipica figura di artista del Gotico internazionale che preferisce alla bottega le più svariate occasioni di lavoro offerte dalle varie corti italiane.

Biografia

Nasce a Fabriano nel 1370 circa da Niccolò di Giovanni, mercante, matematico e letterato.

Non sappiamo nulla sulla sua formazione ma nella tavola con la Madonna col Bambino e i santi Niccolò e Caterina e un donatore, eseguita per la chiesa di San Niccolò a Fabriano tra il 1395 e il 1400, ora a Berlino, sua prima opera a noi nota, i caratteri stilistici sono legati prevalentemente alla cultura tardogotica lombarda.

Dal 1400 circa è a Venezia, dove risulta iscritto alla Scuola dei Mercanti, per la chiesa di Santa Sofia dipinge una tavola, perduta. Probabilmente alla sua bottega lavorò Jacopo Bellini.

Tra il 1400 e il 1410 è databile il polittico di Valle Romita, in cui le derivazioni lombarde, aggiornate sull'opera di Michelino da Besozzo si accentuano, insieme a un maggiore equilibrio e solidità formale.

Altra opera, documentata ma perduta, è una tavola per Francesco Amadi pagata il 27 luglio 1408.

Nel 1409 gli viene commissionata la decorazione murale della Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale: tra cui l'affresco con Battaglia tra Ottone III e i Veneziani, andati tutti perduti.

Negli anni 1411-1412 è a Foligno, dove esegue il maestoso ciclo pittorico di Palazzo Trinci su commissione di Ugolino III, con l'aiuto di Jacopo Bellini.

Tra il gennaio 1414 e il 1418 è a Brescia per la decorazione della Cappella del Broletto, lavoro perduto.

Nella primavera 1420 è nuovamente a Venezia.

Il 6 agosto 1420 è documentato a Firenze, dove si iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali il 21 novembre 1422 come "Magister Gentilis Nicolai Joannis Massi de Fabriano pictor, habitator Florentiae in populo Sancte Trinitatis".

Eseguì su commissione di Palla Strozzi l'Adorazione dei Magi, opera datata al maggio 1423, per l'altare della Cappella Strozzi a Santa Trinita, in cui su tutta la tavola si dispiega il corteo dei Magi, formando in secondo piano diversi focolai di azione, non legati tra loro, in primo piano i due gruppi sono separati dalla figura dritta del giovane re: a sinistra la sacra famiglia e a destra il corteo, questi accorgimenti permettono all'opera di essere letta da più punti di vista, su cui lo spettatore e invitato a soffermarsi ed ad analizzare ogni singolo particolare.

Del maggio 1425 è il polittico commissionato dalla famiglia Quaratesi per l'altar maggiore della chiesa di San Nicolò sopr'Arno a Firenze, firmato e datato, oggi smembrato e disperso in vari Musei (Firenze, Uffizi; Londra, National Gallery; Roma, Pinacoteca Vaticana; Washington, National Gallery), le figure pacate e monumentali, costruite solidamente, con colori compatti e con un segno più sobrio risentono dell'influenza esercitata dalle opere di Lorenzo Ghiberti e Masolino da Panicale.

Tra il giugno e l'agosto 1425 è a Siena, dove dipinge per il Palazzo dei Notai sulla Piazza del Campo una Madonna col Bambino in facciata (altra opera perduta).

Tra l'agosto e l'ottobre del 1425 è a Orvieto per l'esecuzione dell'affresco con la Vergine col Bambino e Santi all'interno del Duomo, in esso i corpi solidi si profilano da sotto i panni e le espressioni si umanizzano e abbandonando i modi cortesi delle prime opere.

Nel gennaio 1427 è a Roma dove viene incaricato da Martino V della decorazione di San Giovanni in Laterano, una commissione prestigiosissima, che la morte gli impedì di concludere e che fu continuato da Pisanello (il ciclo è oggi perduto dopo i lavori di Borromini alla basilica).

In data 14 ottobre 1427 Gentile è ricordato come già morto, venne sepolto nella chiesa di Santa Maria Nova, odierna Santa Francesca Romana, la sua tomba, tranne pochi frammenti è anch'essa scomparsa.

Opere

Le sue opere furono apprezzate e contese da tutti i più grandi committenti del suo tempo. Dopo l'iniziale formazione lombarda, trasferì la sua bottega a Venezia, da dove raggiunse molte altre città italiane nelle quali fu chiamato a lavorare: Brescia, Firenze, Siena, Orvieto, Roma etc. Le sue opere illustrano i più grandi musei del mondo, nella città natale ove il pittore ritornò brevemente nel 1420, si conservavano la pala d’altare oggi nei musei statali di Berlino, il grandioso Polittico di Valleromita e lo stendardo diviso tra il Getty Museum di Malibù (Los Angeles) e la collezione Magani Rocca di Traversetolo (Parma). La sua opera più conosciuta è “L’adorazione dei Magi”, visibile nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

  • Madonna dell'Umiltà (1420-1425 circa) - Museo Nazionale di Pisa
  • Madonna in trono col Bambino e angeli, tempera su tavola - Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia
  • Polittico di Valleromita, tempera su tavola - Pinacoteca di Brera, Milano
  • Crocifissione, tempera su tavola - Pinacoteca di Brera, Milano
  • Presentazione di Gesù al tempio - Musée du Louvre, Parigi
  • Polittico di Quaratesi, tempera su tavola - Galleria degli Uffizi, Firenze
  • San Nicola dona tre palle d'oro alle fanciulle povere
  • Nascita di San Nicola
  • San Nicola salva i naufraghi dal mare in tempesta, tempera su tavola - Pinacoteca vaticana, Città del Vaticano
  • Stimmate di San Francesco, tempera su tavola - Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo

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