Linearità (matematica)

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La linearità in matematica è una relazione che intercorre fra due o più enti matematici. Intuitivamente, due quantità sono in relazione lineare se tra loro sussiste una qualche forma di proporzionalità diretta: per esempio, la legge correla linearmente A e B (se A raddoppia, anche B raddoppia). Il significato esatto di linearità dipende tuttavia dal contesto in cui il termine viene adoperato.

Definizioni

Applicazioni lineari

  Lo stesso argomento in dettaglio: Trasformazione lineare.

Un'applicazione   definita da un  -spazio vettoriale   a un  -spazio   è lineare se, per ogni elemento   e   appartenenti a   su cui agisce la funzione, e per ogni scalare   e   per cui tale funzione può essere moltiplicata, vale la relazione:

 .

Più in generale, un'applicazione che preservi le leggi di composizione tra due insiemi dotati della stessa struttura è detto omomorfismo; a seconda della struttura definita su tali insiemi, si parla quindi di omomorfismo di gruppi, di anelli, di spazi vettoriali (vedi sopra) e di algebre.

Linearità fra più enti

Dati tre enti matematici x, y e z, e due costanti a e b, z risulta in relazione lineare con x ed y se:

 

Più specificamente, in algebra, n vettori   di dicono linearmente dipendenti se intercorre tra di essi una relazione

 

dove   non sono tutti nulli[1]; se invece l'eguaglianza vale solo se tutti i coefficienti   sono nulli, si dice che i vettori sono linearmente indipendenti. Se un vettore   può essere scritto nel modo seguente:

 ,

si dice che   è una combinazione lineare dei vettori  . In particolare, lo spazio   delle combinazioni lineari dei vettori   prende il nome di sottospazio generato da tali vettori (generatori), ed è un sottospazio vettoriale dello spazio di cui questi vettori fanno parte.

Equazioni lineari

Equazioni algebriche

  Lo stesso argomento in dettaglio: Equazione lineare.

Un'equazione algebrica in n incognite   si dice lineare se è della forma

 

dove i coefficienti (costanti)   non sono tutti nulli. Un'equazione del genere ammette sempre soluzioni almeno nel campo razionale; in particolare, ammette   soluzioni reali, dove r è il numero di coefficienti   non nulli; queste soluzioni si ottengono ponendo a parametro tutte le incognite tranne quella rispetto alla quale si risolve; ad esempio, se  , l'equazione di cui sopra ammette le soluzioni

 

dove si sono definiti i parametri liberi  .

Equazioni differenziali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Equazione differenziale lineare.

Un'equazione differenziale ordinaria è detta lineare se è della forma

 

con qualche  .

In questo caso, la linearità dell'equazione si esprime nel fatto che le varie derivate di y compaiono tutte al primo grado (o a grado zero); la dicitura "lineare" è motivata dal fatto che l'operatore

 

è lineare, cioè, se   è soluzione di   e   è soluzione di  , allora   è soluzione di  , o, in altri termini, vale la relazione

 .

Sistemi di equazioni

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema lineare.

Un sistema lineare è una collezione di m equazioni lineari, ciascuna nelle n incognite  , le cui soluzioni sono soluzioni di tutte le equazioni del sistema; equivalentemente, l'insieme delle soluzioni del sistema è l'intersezione degli insiemi di soluzioni di tutte le equazioni. A ogni sistema lineare può essere associata una matrice   mxn, il cui elemento   rappresenta il coefficiente dell'i-esima incognita nella j-esima equazione. Se allora   è l'n-vettore che ha per componenti le incognite, e   è l'm-vettore dei termini noti, l'intero sistema di può scrivere

 ,

che equivale a

 .

Un sistema del genere può essere irresolubile, se non ammette soluzioni; determinato, se ammette una e una sola soluzione; indeterminato, se ammette più di una soluzione[2] Un teorema mette in relazione il rango della matrice A con la risolubilità del sistema.

Luoghi geometrici

La rappresentazione cartesiana di un'equazione lineare in n incognite è un iperpiano n-1-dimensionale immerso nell'n-spazio. Ad esempio, l'equazione

 

individua una retta sul piano (x,y), mentre all'equazione

 

corrisponde un piano nello spazio (x,y,z); queste equazioni sono dette in forma implicita, laddove le corrispettive forme esplicite sarebbero, rispettivamente,

 

(rispetto alla coordinata y) e

 

(rispetto alla coordinata z).

Note

  1. ^ Si noti che il vettore   è linearmente dipendente, poiché vale ad esempio la relazione  .
  2. ^ Se il campo in cui si stanno cercando le incognite ha cardinalità infinita, un sistema indeterminato ammette infinite soluzioni; in altre parole, se il campo è  , le soluzioni possono essere 0, una o infinite, ma non, ad esempio, 3.

Voci correlate

Bibliografia

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