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Goito
comune
Goito – Veduta
Goito – Veduta
La battaglia del ponte di Goito (8 aprile 1848) in una litografia di Stanislao Grimaldi Dal Poggetto (1860 circa).
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoAnita Marchetti (Forza Italia) dal 29-5-2007
Territorio
Coordinate45°15′00″N 10°40′00″E
Altitudine33 m s.l.m.
Superficie78,82 km²
Abitanti10 355[1] (31-12-2010)
Densità131,38 ab./km²
FrazioniCalliera, Cerlongo, Maglio, Massimbona, Maioli, Marsiletti, Sacca, Solarolo, Torre, Vasto
Comuni confinantiCavriana, Ceresara, Guidizzolo, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Volta Mantovana
Altre informazioni
Cod. postale46044
Prefisso0376
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020026
Cod. catastaleE078
TargaMN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 388 GG[3]
Nome abitantigoitesi
Patronosan Pietro
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Goito
Goito
Sito istituzionale

Goito (Gùit in dialetto mantovano[4]) è un comune italiano di 10.093 abitanti[5] della provincia di Mantova in Lombardia.

Il centro abitato è sempre stato un importante snodo viario, vista la sua posizione strategica sulla sponda destra del Mincio, lungo la "strada napoleonica interprovinciale Mantova-Brescia" (poi strada statale 236 Goitese) e a metà percorso fra Mantova e il lago di Garda.

Il Mincio

Storia

Stando alle fonti tradizionali, Goito venne fondata dai Romani all’inizio del II secolo a.C. (le colonie romane di Mantova e Cremona risalgono rispettivamente al 214 e 218 a.C.) come insediamento difensivo per l'attraversamento del Mincio lungo la via Postumia (che collegava Cremona a Verona). Sul finire del V secolo, dopo la caduta dell'Impero romano, divenne una fortezza dei Goti (Ostrogoti, Visigoti o entrambi), dai quali appunto deriverebbe il nome Goito, per essere successivamente conquistata prima dai Longobardi e poi dai Franchi.

La sua cruciale ubicazione geografica lungo il Mincio e la via Postumia ne determinò l'importanza anche in epoca medievale, prima sotto il dominio imperiale (rappresentato dalla potente famiglia Canossa) e poi come libero comune. Nel XV secolo Goito fu contesa da Visconti e Gonzaga finché, dopo la battaglia del 14 giugno 1453, entrò a far parte stabile dei possedimenti del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga, che diede notevole impulso al rilancio dell'economia locale (la costruzione del cosiddetto Naviglio di Goito, il ponte in mattoni sul Mincio e il restauro delle fortificazioni) e vi eresse una propria residenza (cui lavorò anche il Mantegna nel 1463-64) dove morì di peste nel 1478. Nella seconda metà del Cinquecento la città conobbe nuova prosperità con i duchi Guglielmo e Vincenzo I Gonzaga.

 
Palazzo

Seguirono il declino della dinastia e la decadenza dei possedimenti gonzagheschi, che nel 1708 furono annessi al ducato di Milano in mani austriache, non prima di aver subito gli ingenti danni del terremoto del 5 luglio 1693 (crollo della borgata del Merlesco, delle mura della rocca e di parte della chiesa parrocchiale). Alla fine del Settecento la città fu conquistata dai francesi e più tardi riconquistata dagli austriaci, ma le più celebri battaglie qui combattute furono quelle della prima guerra di indipendenza: la prima si svolse l'8 aprile 1848 e segnò il battesimo del fuoco per il corpo dei bersaglieri del generale Alessandro La Marmora (gravemente ferito nel corso della battaglia) che conquistarono il ponte sul Mincio sloggiandone gli austriaci; la seconda ebbe luogo sulle sponde del Mincio il 30 maggio 1848 quando l'esercito di Carlo Alberto di Savoia sconfisse gli austriaci in marcia verso Mantova e l'altra sponda del fiume. Dieci anni più tardi, la vittoriosa conclusione della seconda guerra di indipendenza portò all'annessione di tutta la Lombardia nel regno sabaudo e poi in quello d'Italia (1861).

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Personalità legate a Goito

Amministrazione

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Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  5. ^ Dato Istat al 31/12/2008.
  6. ^ Dati tratti da:

Collegamenti esterni

Voci correlate

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