Uncinula necator
L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula necator della famiglia delle Erisifaceae. Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca, avvolte il fungo colpisce solo il centro della foglia. L'umidità sommata al caldo e alla scarsa aerazione favoriscono l'insorgere dell'oidio, che si manifesta in una fascia che va dagli 8° fino ai 30°, questo favorisce il fungo spacialmente in autunno e primavera.L'oidio ha una vasta "scelta" di pianta che può colpire, come arberi da frutto.
Danni alla vite
La vite non è immune all'attacco, se colpita, il fungo determina l'arresto della maturazione degli acini che si deformano e si spaccano. Il danno maggiore si verifica proprio su questi ultimi, dove il parassita ha una rapida diffusione: si possono verificare spaccature dell'epidermide, con conseguente possibilità di attacco di altre malattie, come la muffa grigia. Se l'attacco è precoce, inibisce la crescita dei grappolini che abortiscono e muoiono, mentre se gli acini sono già formati ma ancora piccoli, ne inibisce lo sviluppo.
Prevenzione
Un buon atto di prevenzione è quello di potare molto la pianta per far aerare e illuminare la pinta.Se ciò non fosse possibile evitare di innaffiare a giorno, ma preferire a ciò l'annaffiatura serale.Se fosse troppo tardi e il fungo avesse già colpito si può ricorrere a prodotti a base di zolfo, l' ampelomyces quisqualis che è un antagonista dell'oidio può dare buoni risultati.Non eccedere con prodotti anticrittogamici perchè si può manifestare un fenomeno di resistenza al prodotto, solitamente 4 o 5 interventi annui bastano per scongiurare il problema.