Argenta

comune italiano
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Argenta (Arzènta in dialetto ferrarese) è un comune di 22.578 abitanti della provincia di Ferrara. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione.

Argenta
comune
Argenta – Veduta
Argenta – Veduta
Foto della facciata del Santuario della Beata Vergine della Celletta completata nel 1624
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ferrara
Amministrazione
SindacoAntonio Fiorentini (Partito Democratico) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°36′47″N 11°50′11″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie311,02 km²
Abitanti22 575[1] (31-12-2010)
Densità72,58 ab./km²
Frazionivedi elenco frazioni
Comuni confinantiAlfonsine (RA), Baricella (BO), Comacchio, Conselice (RA), Ferrara, Imola (BO), Medicina (BO), Molinella (BO), Portomaggiore, Ravenna (RA), Voghiera
Altre informazioni
Cod. postale44010, 44011, 44014, 44016, 44040, 44048
Prefisso0532
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT038001
Cod. catastaleA393
TargaFE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 414 GG[3]
Nome abitantiargentani
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Argenta
Argenta
Argenta – Mappa
Argenta – Mappa
Posizione del comune di Argenta nella provincia di Ferrara
Sito istituzionale
«Fugge a sinistra intanto il bel paese, / et a man destra la palude immensa: / viene e fuggesi Argenta e 'l suo girone / col lito ove Santerno il capo pone.»

E' uno dei comuni più estesi d'Italia (34°nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita).

Dal 2003 è gemellata con la cittadina francese di Castelnau-le-Lez.

Storia

Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[4], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello, da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo, Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la sua sede si trasferì lungo la riva sinistra del Po, e, data la sua posizione geografica, che la rendeva da sempre la città di collegamento tra il ferrarese e il ravennate, tra il XII secolo ed il XIV secolo essa fu oggetto di lunga contesa tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente questo borgo rendendolo indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legato a filo doppio alle due aree geografiche che unisce. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, e devastata ed incendiata. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti che vennero fatti morire in gran parte nelle carceri di Ferrara, oltre a ciò essi spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono per esporle in segno di trionfo nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara.

Dal punto di vista storico, si ricorda il Convegno di Argenta del 1295, che vide riuniti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini, a seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari. Nel 1598 Argenta entrò a far parte del territorio pontificio, fatto che segnò l'inizio di una lunga ma inesorabile decadenza economica. Nel 1624 Argenta venne colpita dal un terribile terremoto che tuttavia risparmiò il Santuario della Beata Vergine della Celletta consacrato proprio in quell'anno e poco distante dall'attuale centro cittadino.

Argenta nota per avere dato i natali a Giovan Battista Aleotti che in città è intervenuto nella costruzione dell'Oratorio di Santa Croce e nel Tempio della Celletta. Nel 1923 il parroco di Argenta, don Giovanni Minzoni fu ucciso a bastonate dai fascisti.

Durante la seconda guerra mondiale Argenta si trovava prossimità della linea Gotica e venne bombardata dagli americani diverse volte perché considerato centro operativo dei nazisti. Nei pressi della cittadina si trova l'Argenta War Gap Cemetery, un cimitero molto esteso che accoglie i caduti inglesi e statunitensi.

Onorificenze

Per atti di abnegazione, per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale, il comune di Argenta ha ottenuto le seguenti onorificenze:

«Intrepida custode delle nobili tradizioni risorgimentali, Argenta, generoso centro della Pianura ferrarese, subì, per lunghi mesi, le atroci e inenarrabili sofferenze della guerra che vide i suoi edifizi, i suoi casolari, i campi fecondi, trasformati dalla furia e dall'odio dell'invasore in fortilizi e trincee nell'estremo tentativo di impedire l'inevitabile disfatta. Sottoposta a massicci bombardamenti che provocarono nell'intero territorio del Comune numerosissime vittime nonché la completa o parziale distruzione di quindicimila vani, la popolazione sopportò ancora l'atroce rappresaglia dell'oppressore, che invano tentò di annullare l'indomita resistenza dei suoi figli consacrati, pur in condizioni particolarmente difficili, alla lotta armata contro il duplice servaggio. Esempio luminoso della virtù di un popolo insorto, in uno slancio di fede, a piegare la tracotanza avversaria, a difendere la libertà, ad affermare i supremi ideali di giustizia e di pace per i quali schiere elette di martiri offrirono in olocausto la vita.»
«Fedele alle sue più nobili tradizioni, particolarmente provata dalla furia della guerra, sopportava, con fierissimo e dignitoso contegno, spaventosi bombardamenti aerei e terrestri, subendo la distruzione della maggior parte del centro abitato e offrendo alla causa della Patria e della libertà il sacrificio eroico di numerosissimi suoi figli. 1940-1945.»
— 9 ottobre 1973

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Architetture civili

Aree naturali

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Cultura

Musei

Personalità legate ad Argenta

Geografia antropica

Frazioni

Anita, Bando, Benvignante, Boccaleone, Bova, Campotto, Case Selvatiche, Consandolo, Filo, La Fiorana, Longastrino, Menate, Molino di Filo, Ospitale Monacale, San Biagio, San Nicolò, Santa Maria Codifiume, Traghetto

Consandolo

Consandolo è una frazione con una popolazione di circa 2350 abitanti ed è sulla strada n.16 adriatica. È un piccolo borgo sorto dove il ramo minore del Po, chiamato Sandalo, "metteva capo" (da cui Caput Sandali) nel Po di Primaro. È presente la torre di guardia di cui si ha memoria dal X secolo, ora usata in funzione di campanile.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il comune di Argenta è attraversato interamente dalla Strada statale 16 Adriatica che la collega direttamente a Ferrara e a Ravenna.

Ferrovie

È dotata di una stazione ferroviaria che rappresenta una fermata della ferrovia Ferrara-Ravenna-Rimini. Anche la frazione di San Biagio è dotata di una piccola stazione ferroviaria, sempre sulla linea Ferrara-Ravenna-Rimini. La frazione di Consandolo è dotata anch'essa di stazione ferroviaria, ma sulla Bologna–Portomaggiore, gestita dalle Ferrovie Emilia Romagna (F.E.R.).

Amministrazione

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Galleria fotografica

Bibliografia

  • Rino Moretti, ARGENTA GAP - L'ultima battaglia della campagna d'Italia. Aprile 1945, Milano, Mursia, 2005, ISBN 978-88-425-3398-6.
  • Francesco Leopoldo Bertoldi, Memorie storiche d'Argenta, Ferrara, 1787.

Voci correlate

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Touring Club Italiano, Emilia-Romagna, Touring Editore, 1980, pag.719.
  5. ^ Dati tratti da:

Altri progetti

Collegamenti esterni

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