Enrico Opocher
Enrico Opocher (Treviso, 17 febbraio 1914 – Padova, 3 marzo 2004) è stato un filosofo e giurista italiano.

Biografia
Nato nel 1914. Laureatosi all'Università di Padova nel 1935, alla scuola di Adolfo Ravà e Giuseppe Capograssi, è considerato assieme a questi uno dei maggiori filosofi del diritto italiani del '900.
Ottenuta nel 1941 la Libera docenza, vinse nel 1948 il concorso per la cattedra di Filosofia del diritto presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, presso la quale insegnò ininterrottamente per quarant’anni, tenendo lezioni per i corsi di filosofia del diritto, di storia delle dottrine politiche e di dottrina dello stato.
È ricordato in maniera particolare per i suoi studi sull’idea di giustizia, e sul rapporto tra diritto e valori, nonché per la redazione di un celebre manuale, usato da generazioni di allievi.
Fu Magnifico rettore dell’Università negli anni 1968 - 1972. Il 15 aprile 1969 una bomba collocata da Franco Freda e Giovanni Ventura[1] esplose nel rettorato, senza fare vittime.A svelare gli attentati (tra cui quello del 15 aprile 1969) di Ordine Nuovo al commissario Juliano è Franco Tomasoni, una gola profonda, ma l'inchiesta finirà in una bolla di sapone per le deviazioni dei servizi segreti. Il commissario Juliano verrà trasferito, le indagini su Ordine Nuovo e la Rosa dei Venti avviate dai giudici Stiz, Calogero e Tamburrino verranno insabbiate, mentre la strategia delle bombe nere prosegue con una scia di sangue: prima piazza Fontana, poi Bologna. [2] È stato Presidente della Società Italiana di Filosofia Giuridica e Politica dal 1976 al 1983.
Opere principali
Note
Bibliografia
- Giuseppe Zaccaria (a cura di), Omaggio a un maestro. Ricordo di Enrico Opocher, Padova, CEDAM, 2006.