Computer a programma memorizzato

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Il computer a programma memorizzato è una tipologia di computer programmabile la quale si contraddistingue per memorizzare il programma nella memoria centrale.

Prima del computer a programma memorizzato venivano memorizzati in memoria centrale esclusivamente i dati del programma e i risultati dell'elaborazione. Il programma invece era cablato (nei computer a programma cablato) oppure memorizzato nella memoria di massa. Con l'avvento del computer elettronico digitale fu subito chiaro che memorizzare anche il programma in memoria centrale sarebbe stata una tappa obbligata in quanto, in caso di programma memorizzato nella memora di massa e ancora di più in caso di programma cablato, la velocità di calcolo permessa dalla tecnologia elettronica sarebbe stata completamente vanificata dalla programmazione del computer.[1] Il computer elettronico digitale programmabile che non memorizza il programma in memoria centrale rappresenta infatti, nella storia del computer, solo una brevissima parentesi: dopo il Colossus Mark I del 1943, il Colossus Mark II del 1944 e l'ENIAC del 1946,[2] viene realizzato nel 1948 lo Small-Scale Experimental Machine, il primo computer a programma memorizzato della storia. A partire dal 1948 il computer a programma memorizzato si diffonde rapidamente diventando in breve tempo la norma per il computer programmabile.

Etimologia

L'espressione "computer a programma memorizzato" nasce come traduzione letterale dell'espressione originale inglese "stored-program computer" utilizzata nel First draft of a report on the EDVAC[3] di John von Neumann.

Terminologia

Se non si conosce il significato dell'espressione "computer a programma memorizzato", essa può trarre in inganno perché può far pensare che, anche un computer che memorizza il programma nella memoria di massa (come ad esempio fanno lo Z3 o l'Harvard Mark I), sia un computer a programma memorizzato. L'espressione "computer a programma memorizzato" viene invece utillizata escusivamente in riferimento alla memoria centrale. Tale utilizzo ha motivazioni esclusivamente storiche: fu John von Neumann ad utilizzarla in First draft of a report on the EDVAC con il significato che gli attribuiamo oggi. E siccome First draft of a report on the EDVAC è stato il testo di riferimento per la progettazione della prima generazione di computer a programma memorizzato, l'espressione "computer a programma memorizzato" si è diffusa con il significato che gli ha attribuito John von Neumann.

Da notare che mentre esiste un'espressione consolidata per indicare un computer che memorizza il programma nella memoria centrale ("computer a programma memorizzato"), non esiste invece un'espressione consolidata per indicare un computer che memorizza il programma nella memoria di massa. Esiste solo l'espressione generica "computer programmabile" che può indicare sia un computer che memorizza il programma nella memoria centrale e/o di massa sia un computer a programma cablato (come ad esempio è l'ENIAC).[4]

Storia

La realizzazione pratica del computer a programma memorizzato è riconosciuta ai progettisti dell'EDVAC, i quali l'hanno resa di dominio pubblico con il documento First draft of a report on the EDVAC datato 30 giugno 1945. Il concetto teorico del computer a programma memorizzato può essere invece fatto risalire ad Alan Turing (il "padre" dell'informatica moderna), in particolare alla Macchina di Turing universale. Essa è stata descritta da Alan Turing nella pubblicazione scientifica del 1936 On computable numbers, with an application to the Entscheidungsproblem. Pubblicazione scientifica a cui si sono ispirati i progettisti dell'EDVAC.

Anche Konrad Zuse (il "padre" del primo computer programmabile della storia: lo Z1), in una richiesta di brevetto del 1936 (respinta), menziona concettualmente il computer a programma memorizzato.

Il computer a programma memorizzato rappresenta un passo fondamentale nella lunga evoluzione storica del computer (durata secoli) che ha portato al computer moderno E oggi il computer a programma memorizzato rappresenta la norma per un computer programmabile. Quindi, nonostante che a metà del XX secolo il computer a programma memorizzato abbia rappresentato una vera e propria rivoluzione nella realizzazione del computer, oggi l'espressione "computer a programma memorizzato" è quasi del tutto inutilizzata.

Primi computer a programma memorizzato

Di seguito sono elencati i primi computer a programma memorizzato della storia:

Note

  1. ^ In caso di programma cablato infatti la programmazione del computer può comportare, a seconda della complessità del computer, anche molte ore in quanto è necessario cablare manualmente il computer. In caso di programma memorizzato nella memoria di massa, all'epoca la memoria di massa era implementata con la scheda perforata o il nastro perforato, supporti di memoria che certamente non possono essere letti alla velocità con cui i segnali elettrici viaggiano all'interno dei circuiti elettronici.
  2. ^ Il Colossus Mark I, il Colossus Mark II e l'ENIAC sono rispettivamente il primo, secondo e terzo computer elettronico digitale programmabile della storia. Tutti e tre sono computer a programma cablato (l'ENIAC rimane un computer a programma cablato fino al settembre 1948 quando diventa un computer a programma memorizzato).
  3. ^ "First draft of a report on the EDVAC" è un titolo inglese che tradotto in italiano significa "prima bozza di una relazione sull'EDVAC".
  4. ^ Un evoluzione successiva (del settembre 1948) ha reso l'ENIAC un computer a programma memorizzato.

Voci correlate


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