Template:Stub comuni Template:Comune Lercara Friddi è un comune di 7.386 abitanti della provincia di Palermo.

In passato Lercara Friddi è stato un importante centro minerario, l'unico in Provincia di Palermo per l'estrazione e la lavorazione dello zolfo.

Amministrazione comunale

Template:ComuniAmministrazione Lercara Friddi sorge quasi alle falde di colle Madore, tra il vallone del Lantro e la vallata di Fiumetorto e del Platani. Si trova sulla direttrice Palermo - Agrigento, ad un'altezza media di 670 metri s.l.m..

E' stata fondata, nell'ambito delle nuova città istituite dall'amministrazione spagnola per ripopolare i feudi abbandonati, con la Licentia Populandi del 22 settembre 1595 concessa a Baldassare Gomez de Amesqua che avendo sposato Francesca Lercara, figlia di Lionello, gli portò in dote matrimoniale i feudi Friddi e Faverchi.

Il sito di colle Madore rappresenta una eccezionale fonte di risorse. Il processo di sviluppo e urbanizzazione è stato laborioso e graduale per la povertà intrinseca del territorio. Nel 1828 il ritrovamento di una ricca vena zolfiera, l'ha caratterizzato, come centro industriale, sino alla chiusura delle miniere nel 1969. Per oltre 140 anni la civiltà mineraria ha provocato nella città, sviluppo economico, culturale, ma anche sfruttamento e tragedie. Al fine di salvaguardare e custodire, come memoria storia delle nostre radici, le ultime testimonianze di tale civiltà, nel 1993 è stato istituito, con legge regionale, il Museo ed il Parco Archeologico Industriale della Zolfara di Lercara Friddi.

La recente scoperta di un sito Sicano sulla sommità del colle Madore, all'interno del Parco Minerario, ha aperto nuove prospettive sullo studio di origini ben più antiche della cittadina. Le indagini in tale sito stanno fornendo utili elementi anche per la comprensione del delicato momento di trasformazione dei centri indigeni della Sicilia centro-settentrionale. La scoperta di tale sito ha stimolato di conseguenza tante iniziative turistico culturali.

La Zona Archeologica di Colle Madore A est del paese di Lercara Friddi e a ovest del bacino gessoso-solfifero nisseno si erge una piccola altura spoglia di vegetazione e di forma tormentata: il Colle Madore.

Scavi recenti hanno portato alla luce in questo sito lamine bronzee decorate da volti umani e un'edicola scolpita a bassorilievo rappresentante una figura maschile. L'area ha evidenziato alcuni resti di una capanna circolare di una prima fase indigena dell'VIII secolo a.C. e diverse strutture di una seconda fase, databile al VI secolo a.C., che dalle tecniche costruttive dei vani dimostra una profonda ellenizzazione. L'analisi del sito documenta anche una distruzione dell'abitato avvenuta tra il VI e il V secolo a.C..

Le esplorazioni del colle hanno permesso di puntualizzare alcuni aspetti della vita del luogo. In età preistorica ci fu una evidente influenza della civiltà di Thapsos, come testimoniano alcuni frammenti di ceramica; in età arcaica si sviluppò un fiorente centro indigeno determinato dalla vantaggiosa posizione geografica e dalla ricchezza di risorse minerarie e naturali proprie del territorio; nel VI secolo a.C. l'autorità di Agrigento diede un forte connotato "greco" al sito; infine il V secolo a.C. ci rimanda alla cultura di Himera, l'antica colonia greca della Sicilia Settentrionale, dalla quale provengono alcuni frammenti di vasi d'argilla, decorati sui manici ricurvi da figure mitologiche.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

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  1. ^ Dati tratti da: