Sami Modiano

superstite italiano dell'Olocausto e attivo testimone della Shoah (1930-)
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Samuel Modiano, detto Sami è un ebreo Italiano di Rodi, all'epoca (1935) colonia italiana, dove viveva in una comunità ebraica di 1200 persone.E uno dei pochi sopravvissuti alla Shoah ancora in vita.[1]

Biografia

Sami Modiano nasce a Rodi nel 1930.Ha vissuto una vita normale fino all'arrivo delle leggi razziali promulgate da Benito Mussolini.Modiano in quell'anno frequentava la terza elementare,quando un giorno il suo maestro lo chiamò per informarlo che essendo ebreo,doveva essere espulso dalla scuola.Tuttavia la situazione rimase stabile fino all'armistizio che l'Italia firmò con la Germania nel 1944.Infatti dopo questa data i Tedeschi invasero Rodi e prelevarono con un inganno,tutti gli ebrei presenti sull'isola,li caricarono su navi bestiame e in condizioni disumane.Il viaggio durò da Rodi fino al Pireo :li vennero caricati su i famosi treni nazisti diretti verso Auschwitz.Appena arrivati nel campo gli uomini vennero separati dalle donne e Modiano rimase solo con il suo papà.Dopo ci fu la selezione capeggiata dal medico di Auschwitz Josef Mengele che con un dito che muoveva a destra o a sinistra decideva la vita o la morte di chi aveva di fronte.Nei mesi successivi Sami Modiano perse sua sorella e anche suo padre.Nel 1945 quando i Sovietici erano a poche decine di chilometri dal campo, i tedeschi presero i superstiti e da Birkenau camminarono verso Auschwitz.Durante la marcia Modiano si accasciò a terra senza forze,aspettando che un soldato tedesco lo sparasse ma fu sollevato da due persone a lui estranee che lo portarono a destinazione lasciandolo su un cumulo di cadaveri per mimetizzarlo.Al suo risveglio Modiano,ormai salvo,vide una casa in lontananza e decise di andarci.Dentro trovò altri superstiti del campo fra cui conobbe Primo Levi.Il giorno dopo arrivarono i sovietici.

Curiosità

  • Della sua comunità ebraica si salvarono 33 uomini e 120 donne
  • Il suo numero di matricola fu "B7456" ,un numero in più di quello di suo padre
  • Vive a Ostia
  • Durante la sua prigionia cercò molte volte di suicidarsi,come da lui stesso dichiarato [2], ma grazie all'auito delle persone che gli erano vicino,riuscì a sopravvivere