Caligola
Caio Cesare Germanico (Caligola) | |
Caligola Imperatore Romano |
Caio Cesare Germanico (31 agosto 12, Anzio - 15 gennaio 41, Roma), anche noto come Caio Cesare o Caligola, Imperatore Romano regnò dal 37 al 41. Noto per il suo dispotismo estremamente stravagante, eccentrico e talvolta crudele, fu assassinato nel 41 da alcune sue guardie.
Fonti Antiche
Il problema delle fonti nel caso di Caligola è un problema complesso. Si tratta sicuramente di un personaggio discusso e politicamente avverso alla classe sociale o al ceto dal quale provenivano gli storiografi romani e greci che quindi nella sua descrizione non spiccano per oggettività.
Molte delle informazioni su Caligola provengono da fonti prevenute contro di lui, specialmente dallo storico Svetonio e Dione Cassio. Le fonti si concentrano inoltre più sui pettegolezzi che sulla politica del giovane imperatore, dandoci quindi una visione distorta e poco veritiera della sua figura.
Pochi sono i dati politici sicuri che ci sono noti, non c'è pervenuta infatti, la parte degli Annali di Tacito relativa al regno di Caligola. Anche se probabilmente lo storico romano si sarebbe schierato contro il giovane sovrano almeno ci avrebbe fornito utili informazioni sulla linea politica da esso adottatta, informazioni quasi del tutto assenti in Svetonio e Dione Cassio.
Svetonio dedica 9 capitoli della sua biografia a Caligola principe e 39 a caligola mostro.
Cronologia
12
- 31 agosto - nascita Caligola
14
- 18 maggio - Augusto invia Caligola a raggiungere il padre (in Gallia o in Germania)
- [[19 agosto] - morte di Augusto
17
- 26 maggio - Caligola assiste a Roma al trionfo di Germanico
- Autunno - Agrippina Maggiore e Caligola lasciano Roma al seguito di Germanico, inviato in missione a Oriente
18
- Inizi dell'anno (?) - Caligola pronuncia un discorso ad Asso
19
- 10 ottobre - morte di Germanico
20
- Inizi dell'anno - Caligola torna in Italia con la madre
26
- Tiberio si ritira a Capri
27
29
31
- Fine dell'estate o inizi dell'autunno - morte di Nerone (fratello di Caligola)
- Dopo il 31 agosto - Tiberio convoca Caligola a Capri
- 18 ottobre - Caduta in disgrazia di Seiano
32
- Flacco viene nominato prefetto dell'Egitto
33
- Caligola diventa questore
- Caligola sposa Giunia Claudia
- Morte di Agrippina Maggiore e di Druso, madre e fratello di Caligola
35
- Tiberio nomina coeredi Caligola e Tiberio Gemello
36
- Arrivo di Erode Agrippa a Capri
37
- Inizi dell'anno (?) - Vitellio stipula un accordo con i Parti
- 16 marzo - morte di Tiberio
- 18 marzo - Caligola viene acclamato "princeps" dal Senato
- 28 marzo - Caligola entra a Roma
- 28 o 29 marzo - Il Senato concede a Caligola i sommi poteri
- 29 marzo - Scortato dai soldati entra a Roma il corpo di Tiberio
- Aprile - Caligola recupera e porta a Roma i resti della madre e del fratello Nerone
- 3 aprile - Funerale di Tiberio
- 21 aprile - Conferma formale dei poteri di Caligola
- 1 maggio - Morte di Antonia Minore
- 1 luglio - Caligola inaugura (ed esercita per 2 mesi) il primo consolato
- 30 o 31 agosto - Dedicazione del tempio di Augusto
- 21 settembre - Il Senato concede a Caligola il titolo di Padre della patria
- Fine settembre (?) - Improvvisa malattia di Caligola
- Fine ottobre (?) - Guarigione del principe
- Fine dell'anno (?) - Morte di Tiberio Gemello e di Giunio Silano
- Caligola sposa Orestilla (Orestina)
Precedenti
Caligola era figlio del Generale Germanico (nipote di Tiberio e fratello maggiore di Claudio) e Agrippina Maggiore, a sua volta nipote di Augusto.
Attraverso la madre era pronipote dell'Imperatore Augusto ed attraverso il padre pronipote della moglie di Augusto, Livia.
Da ragazzo accompagnava i genitori nelle spedizioni militari ed indossava nei campi la calzatura dei legionari (Caliga), da cui il soprannome affettuoso "Caligola", datogli dai soldati.
L'ipotesi avanzata da taluno che Caligola a sette anni si fosse reso responsabile della morte del padre in Siria, non è supportata da fonti storiche.
Successione
Dopo la morte di Tiberio, avvenuta il 16 marzo 37, il Senato ne annullò il testamento, che lasciava la guida dell'impero a Caligola e a Tiberio Gemello, nipote del defunto imperatore, sostenendo che al momento della stesura Tiberio fosse insano di mente e proclamò Imperator Caligola il 18 marzo 37. Caligola salì al potere con l'appoggio di tutti: Senato, esercito e popolo. Le ragioni di questa approvazione sono varie: la sua giovane età (25 anni all'avvento), la popolarità del padre, la lunghezza del regno di Tiberio (23 anni), l'infanzia trascorsa negli accampamenti, la sfortuna della sua famiglia, la parentela sia con Augusto che con Marco Antonio e la sua devozione verso i familiari.
Politica Interna
Politica di Sicurezza
Il nuovo imperatore per evitare problemi dinastici nominò Tiberio Gemello princeps iuvenutis e lo adottò.
Nel 38 fece giustiziare o indusse al suicidio il suo ex sostenitore e potente capo della guardia Nevio Sutorio Macro, probabilmente temendone il potere; fece anche uccidere Tiberio Gemello, molto probabilmente temendo che questi reclamasse quello che, stando al testamento di Tiberio, gli spettava di diritto.
Politica Religiosa
Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Questo provoncò molto scontento, soprattutto presso quelle popolazioni che già avevano problemi con la semplice autorità civile di Roma senza contare quella religiosa, per esempio i Giudei, che scatenarono motti di rivolta.
Politica Economica
Alla morte di Tiberio nelle casse del fiscus romano c'erano 2.700.000.000 di sesterzi (Svet., Gaius, 37) che Caligola spese in circa un anno. Le spese principali erano elargizioni varie al popolo, all'esercito, ai pretoriani (a cui diede un donativo doppio rispetto a quello promesso da Tiberio) e ai regni vassalli di Roma (ad Antioco re della Commagene dette 100.000.000 di sesterzi). Non bisogna dimenticare inoltre che Caligola rispettò il testamento di Tiberio, nonostante fosse stato annullato formalmente dal Senato, e diede quanto stabilito a tutti. Non vanno dimenticati gli enormi banchetti e feste varie organizzate per tenere buono e calmo il popolo. Inoltre le campagne militari che egli comunque cercò di preparare in Germania e Britannia ebbero sicuramente un costo. A tutto questo vanno aggiunte alcune stravaganze, in realtà poco probabili ma che vanno comunque citate, la stalla del suo cavallo tutta l'avorio e marmo, i 2 milioni di sesterzi donati ad un auriga e il milione donato a Livio Geminio (che giurò di aver visto Drusilla volare).
Le spese inoltre erano già ordinariamente alte quindi non sorprende la notizia che egli consumò l'intero patrimonio di Tiberio in un anno circa, ricordiamo inoltre che ogni imperatore una volta salito al potere per il primo periodo doveva dimostrare di essere migliore del suo predecessore, migliore in politica estera (campagne straniere e stati vicini alleati) e in politica interna (tasse minori e/o elargizioni).
Per migliorare la situazione economica Caligola, come molti altri imperatori successivi, espropriò il patrimonio di molti senatori accusandoli di tramare contro la sua persona (accusa non sempre falsa).
Resta comunque una considerazione postuma da fare: se Caligola aveva lasciato completamente vuoto il tesoro dell'imperatore come fece Claudio, che quindi aveva bisogno di denaro per la sua politica, appena salito al potere ad abbassare alcune tasse?
Vita Privata
Non ancora ventenne fu sorpreso in rapporti incestuosi con la sorella Drusilla, che morì nel 38. Ebbe quattro mogli: Giunia Claudilla, Livia Orestilla, Lollia Paolina, già sposata a Publio Memmio Regolo, e infine Milonia Cesonia.
Si dice anche che avesse una straordinaria passione per il suo cavallo, che rispondeva al nome "Incitato". Un aneddoto molto noto narra che lo nominò Senatore ed intendesse nominarlo Console.
Un suo famoso motto era oderint dum metuant (Lascia che odino finché temono).
Politica Militare
Nel 39 Caligola represse una rivolta fra le sue truppe nell'alto Reno e marciò verso la costa settentrionale della Gallia, apparentemente intenzionato ad invadere la Bretagna. Invece ordinò alle truppe di scendere in acqua a cercare conchiglie, come ci racconta Svetonio; o più probabilmente lasciò perdere una spedizione male preparata.
Morte
Fu assassinato il 24 gennaio 41 da una congiura di Pretoriani guidati da due tribuni, Cassio Cherea e Cornelio Sabino, la moglie Milonia Cesonia e la loro figlia bambina, Giulia Drusilla, così chiamata in ricordo della sorella di Caligola da lui divinizzata alla morte, morirono con lui. A lui succedette lo zio Claudio.
Bibliografia
- Ludwig Quidde - Caligula. Eine Studie über römischen Caesarenwahnsinn (Caligola: Uno studio sulla demenza imperiale) (1894), in cui Caligola è paragonato all'Imperatore Tedesco Guglielmo II.
- Winterling Aloys - Caligola. Dietro la follia - Laterza (2005).
- Antonelli Giuseppe - Caligola. Imperatore folle o principe inadeguato al ruolo assegnatogli dalla sorte? - Newton & Compton (2001)
- Camus Albert - Caligola - Bompiani (2000)
- Barrett Anthony - Caligola - Mondadori (1998)
- Ferrill Arther - Caligola. Imperatore di Roma - SEI (1996)
- Nony Daniel - Caligola - Salerno (1988)
- Köberlein Ernst - Caligola e i culti egizi - Paideia (1986)
Caligola è il titolo di una commedia di Albert Camus, che fu a base di un film ungherese del 1996 e della versione televisiva del 2001.