Chi troppo vuole nulla stringe

Versione del 27 mar 2012 alle 12:29 di Bramfab (discussione | contributi) (le fonti ci sono)


Chi troppo vuole nulla stringe è un proverbio che vuol suggerire di accontentarsi perché se si pretende troppo si finisce per restare a mani vuote. Il seguente proverbio è molto utilizzato ed è molto frequente nella vita quotidiana, dunque nel linguaggio comune. Infatti, esso ci esorta e quindi ci spinge nell'avere un comportamento consono e di non pretendere troppo dalla vita e perciò dalle varie, molteplici, svariate e variegate occasioni che essa ci riserva.

L'uso del proverbio è ampiamente attestata dalla letteratura, sia in raccolte di proverbi, in dizionari, [1] sia nel corso di altri testi [2] e viene fatto risalire alla morale della favola "La gallina dalle uova d'oro" scritta da Esopo [3], e può essere contrapposto al detto "chi si contenta gode" [4].

Questo detto popolare spesso viene anche usato come commento ironico verso il fallimento di un attività altrui, intrapresa e proseguita in modo giudicato ingordo, per esempio, la Civiltà Cattolica scrisse che Napoleone III rispose con un consiglio, fondato su questo proverbio, alla richiesta italiana di appoggio per la invasione del Trentino durante la Terza guerra di indipendenza italiana, messa a rischio da una ripresa delle ostilità a fine armistizio [5].

Note

  1. ^ Google Books Ghidini Voci e maniere di dire italiane additate a'futuri vocabolaristi, Volume 1]
  2. ^ D'Ambrosio una sposa in fuga]
  3. ^ pag 87 Angelo Canu, Proverbi e modi dire lodeini in Lodè: contributi antropologici alla sua storia, Editrice UNI Service, 2011
  4. ^ pag 101, Barbara Gulminelli, Fiabe e Fiori di Bach, Tecniche Nuove, 2007
  5. ^ pag 616 Civiltà Cattolica, anno decimo settimo,1866