Pier Soderini

politico italiano (1450-1522)

Pier Soderini (Firenze 1452 - Roma 1522), fu un uomo politico italiano, gonfaloniere a vita a Firenze dal 1502, carica che però mantenne solo fino al 1512.

Piero era membro di un'antica famiglia fiorentina che aveva dato numerosi politici alla città, fu priore nel 1481. Uomo fidato di Piero il Fatuo de' Medici, per lui svolse la delicata quanto infruttuosa ambasceria al re Carlo VIII di Francia, che, per via degli umilianti accordi dovuti accettare dai fiorentini valsa la cacciata di Piero e della sua famiglia (1494) e l'instaurazione del regime teocratico di Girolamo Savonarola.

Con l'insabilità del nuovo regime repubblicano, venne deciso di estendere il mandato di Pier, attuale gonfaloniere di giustizia, a vita (1502), tentando un esperimento di dogato come a Venezia o a Genova. Il Soderini veniva infatti giudicato come uomo probo e imparziale che non avrebbe agito nel suo interesse (come i Medici), ma in quello collettivo.

Alcune sue riforme furono senz'altro importanti, come quella dell'erario con l'introduzione della Decima, e quella dell'ordinamento giudiziario, con la sostituzione di un tribunale della Ruota alle varie magistrature del podestà del capitano del popolo. Nel 1509 Pisa veniva riassoggettata a Firenze dopo la ribellione dell'autunno del 1494. La condotta del Soderini comunque non fu priva di incertezze ed errori, che nel tempo hanno sempre più messo in luce la sua mediocrità e mancanza di polso in una carica così critica, nonostante la collaborazione di alcuni personaggio di prim'ordine tra i quali spiccava Niccolò Machiavelli.

L'errore più grave di Pier Soderini fu comunque quello di aver acconsentito, nell'autunno del 1511, alla convocazione nel territorio della repubblica dello "scismatico" Concilio di Pisa II, voluto da Luigi XII di Francia, che dichiarò decaduto Papa Giulio II.

Il temerario papa Della Rovere si alleò allora con vari signori italiani, compresi i Medici, e inviò in Toscana un contingente spagnolo di armati guidati dal viceré di Napoli Raimondo di Cardona, che, in una prova di forza, mise a segno il Sacco di Prato nell'agosto 1512, spaventando a morte Firenze, che aprì con solerzia le sue porte trattando la resa con gli invasori. Il 31 agosto il Soderini fuggiva dalla città, mentre un mese dopo vi facevano ritorno i Medici. L'ex gonfaloniere trovò riparo a Roma, dove trovò comprensione a appoggio dall'ex-nemico papa Leone X Medici, morendo nella cittàpontificia poco dopo la scomparsa del suo protettore, nel 1522.


Predecessore:
Girolamo Savonarola

1494-1498

Signore di fatto di Firenze*

*Gonfaloniere a vita, carica nata e estinta con lui 1502-1512

Successore:
Cardinale Giovanni de' Medici

1512-1513