Attilio Imolesi

militare italiano

Attilio Imolesi (Cesena, 11 ottobre 1890Marostica, 14 marzo 1918) è stato un militare italiano, sergente nell'Aeronautica Militare Italiana.

Prima di entrare a far parte dell'Aeronautica lavorava come meccanico d'automibili all'entrata in guerra dell'Italia, nel primo conflitto mondiale. Quando si arruolò volontario, tale esperienza gli valse l'assegnazione con compiti tecnici all'Aeroporto di Aviano, dove lavorò sui bombardieri Caproni prima di fare domanda per la scuola di pilotaggio alla fine del 1915. Il soldato pilota Imolesi fu poi inviato alla Sezione difesa di Rimini, ma sebbene questo lo portasse a prestare servizio in retrovia e a pochi chilometri da casa, chiese di raggiungere il fronte venendo assegnato nel novembre 1916 alla 79^ Squadriglia. Promosso caporale, il 26 aprile 1917, a bordo del Nieuport 17 2142 abbatté il suo primo avversario in uno scontro in cui si trovò a combattere al fianco di Francesco Baracca. Un mese più tardi, il 26 maggio, perse di vista in una nube su Nabresina il biposto che stava scortando e venne colpito dall'antiaerea. Con il motore spento riuscì a riguadagnare le coste italiane e ad atterrare in emergenza in una palude. Dopo alcuni scontri inconcludenti il sottufficiale ottenne un'altra vittoria il 26 settembre presso Asiago, abbattendo un biposto dopo aver messo in fuga il caccia di scorta. Imolesi diventò asso dell'Aeronautica l'11 gennaio 1918 rivendicando una vittoria con Ciotti, suo compagno di squadriglia, e il tenente Andrea Costantini, della 2^ Sezione SVA, e un ultimo successo fu ottenuto il 14 sulla Valstagna, ma il 14 marzo il suo Nieuport 27 precipitò durante un volo a bassa quota, forse per il cedimento dell'attacco della pedaliera. L'asso, che aveva urtato con il capo contro la culatta della mitragliatrice, morì all'ospedale di Marostica dove era stato portato privo di conoscenza. Era stato insignito di una Medaglia d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare.