Beppe Gabbiani
Giuseppe Gabbiani detto Beppe (Piacenza, 2 gennaio 1957) è un pilota automobilistico italiano che ha gareggiato anche in Formula 1.
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| Nazionalità | |||||||||||||||||
| Automobilismo | |||||||||||||||||
| Categoria | Formula Italia, Formula 3, Formula 2, Formula 1, Formula 3000, Le Mans Series, GT Fia, C.I.T.E. | ||||||||||||||||
| Carriera | |||||||||||||||||
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La carriera
Dopo un'ottima carriera nei kart iniziata nel 1971 (vince due titoli italiani, due titoli europei e il titolo internazionale Junior) passa alla Formula Italia e poi alla Formula 3 Europea, dove vince all'esordio in Francia. Dopo aver ottenuto un quarto posto in questa categoria passa alla più competitiva Formula 2 con il Trivellato Racing Team.
La Surtees, a seguito dell'incidente occorso a Vittorio Brambilla nelle prime fasi del Gran Premio d'Italia del 1978, decide di affidargli la vettura per gli ultimi due Gran Premi. Gabbiani però non riuscirà a qualificarsi. Nel 1979 continua in Formula 2 con il team March ufficiale, ma in subordine rispetto alla prima guida Marc Surer. Ciò nonostante riesce ad ottenere diversi buoni piazzamenti. Il suo rifiuto di cedere la posizione a Surer in un paio di gare gli costano però il posto alla March a fine anno. Sempre nel 1979 è iscritto anche al Gran Premio Dino Ferrari di Imola, non valido come prova del Mondiale F1, con una Shadow, ma non vi prenderà parte perché è vittima di un abile raggiro da parte del proprietario del team Don Nichols. La partecipazione sporadica era stata finanziata dal padre Dante, ma durante le prove si rompe il propulsore della monoposto e la squadra si rifiuta di sostituirglielo se non viene versata una somma supplementare. Gabbiani decide di lasciare l'autodromo.
Nel 1980 comincia a correre nelle gare di durata più prestigiose, pilotando anche vetture ufficiali Lancia e in tre occasione nel campionato Procar, monomarca della BMW che si svolgeva nei week end dei gran premi di Formula 1 e che vedeva al via di volta in volta oltre agli iscritti regolari anche i sei migliori piazzati delle qualifiche della Formula 1. Non a caso il campione del 1979 fu Niki Lauda con BMW M1 del team Project 4 di Ron Dennis. A metà 1980, complice l'incidente mortale di Hoettinger ad Hockenheim viene assunto dal Team Maurer di F2. Con la vettura del team tedesco sfiora la vittoria a Pergusa. Nonostante ottenga poi solo un sesto posto a Zandvoort la sua annata viene giudicata positivamente e nel 1981 l'Osella lo richiamerà in Formula 1. I rapporti con Osella ben presto si deterioreranno e anche a causa dell'impossibilità di ottenere gomme da qualifica decenti (che spettavano invece per contratto al suo compagno di squadra Jarier),[1] per ben 12 volte non potrà qualificarsi e nei tre Gran Premi corsi, non vedrà mai l'arrivo.
Ritornato in Formula 2 sempre con il team Maurer nel 1982 ha una buona annata, ma sotto le aspettative. Nel 1983 invece, al volante della March-BMW domina la prima parte del campionato con 4 sonanti vittorie, (fra cui una leggendaria al Nuerburgring, quello vero, dopo un'aspra lotta con Alessandro Nannini finita all'ultima curva). Nella seconda parte del campionato però deve piegarsi allo strapotere delle Ralt-Honda di Palmer e Thackwell. Dalla stagione successiva in poi si concentrerà sui campionati Sport e Turismo con un paio di fugaci apparizioni in F.2 e in F.3000
Negli anni 2000 partecipa varie volte alla 24 ore di Le Mans sia con il team Creation che con la Dome. Nel 2004 partecipa al campionato GT Fia con la Lamborghini del team francese DAMS.
Nel 2008 è stata pubblicata la sua autobiografia, "Cavallo pazzo, una vita oltre il limite", edita dalla casa editrice piacentina Tipleco e scritta assieme al giornalista sportivo Paolo Gentilotti, del quotidiano piacentino Libertà. La prima edizione presentava alcuni errori, dei quali si accorse il giornalista motoristico ravennate Gabriel Pirini, direttore del sito www.duemotori.com. Pirini informò gli autori, che corressero quanto errato nella successiva edizione.
Nel 2009 in coppia con Piero Necchi partecipa al C.I.T.E. ovvero campionato italiano turismo endurance, alla guida di una BMW M3 E92. I due risultano tra i protagonisti del più importante campionato italiano riservato a vetture turismo
Nel 2011 partecipa alla Lotus Cup Italia.
Risultati F1
| 1978 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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| Surtees | TS20 | NQ | NQ | 0 |
| 1981 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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| Osella | FA1/B | Rit | NQ | NQ | Rit | Rit | NQ | NQ | NQ | NQ | NQ | NQ | NQ | NQ | NQ | NQ | 0 |
| Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
| Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Note
- ^ Mario Donnini, Fattorie Osella, in Autosprint, 25 agosto 2009, p. 38.
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