Quartetto Fonè
Il Quartetto Fonè è un quartetto d'archi italiano.
| Quartetto Fonè | |
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| Paese d'origine | |
| Genere | Musica classica |
| Periodo di attività musicale | 1988 – in attività |

Biografia
Il quartetto d'archi Fonè, formatosi a Firenze sotto la guida di Franco Rossi, violoncellista del Quartetto Italiano, dopo varie affermazioni in concorsi nazionali (Trapani, Stresa, Palmi), nel 1989 ha vinto il primo premio al Concorso internazionale "G.B. Viotti" di Vercelli, e nel dicembre 1991 ha ottenuto il secondo premio al Concorso Internazionale "Dmitrij Šostakovič" di San Pietroburgo, dove ha ricevuto anche un premio speciale della giuria e il Premio "Šostakovič", assegnato dalla famiglia del compositore. Particolarmente importanti per la sua formazione musicale sono stati gli incontri con il Quartetto Borodin, insieme al quale ha presentato l'Ottetto di Šostakovič in varie città italiane, e con il Quartetto di Tokyo, con il quale ha studiato negli Stati Uniti dal 1990 al 1992 grazie ad una borsa di studio dell'Università di Yale; il quartetto è stato poi invitato al Norfolk Music Festival in qualità di quartet-in-residence, per prendere parte all'esecuzione integrale degli ultimi quartetti di Beethoven (1992) e dei quartetti di Bartok (1994); inoltre, su invito del Quartetto Guarnieri, ha partecipato al Festival di Evian in Francia.
Il quartetto ha tenuto concerti nelle maggiori stagioni concertistiche italiane (Milano "Teatro alla Scala", Venezia "Teatro La Fenice", Maggio Musicale Fiorentino etc.),e all'estero si è esibito in Germania, Austria, Grecia, Giappone e Stati Uniti. Ha inoltre effettuato registrazioni per la RAI, l’ORF e la Rete televisiva canadese; RAI Tre ha inoltre trasmesso in video l'esecuzione integrale degli ultimi quartetti di Beethoven (op. 95, op.130 con Grande Fuga, op. 133, op.132) che il Quartetto Fonè ha condiviso con il Quartetto Hagen e il Quartetto Bartok per l'Accademia Filarmonica Romana.
Il repertorio del Quartetto Fonè concentra particolarmente l’attenzione sulle composizioni per quartetto di Beethoven e di Bartok, eseguite in cicli integrali presso diverse società italiane; inoltre si è dedicato parallelamente alla diffusione della musica contemporanea, con prime esecuzioni di Francesco Pennisi, Adriano Guarnieri, Gilberto Cappelli, Pietro Grossi e Paolo Aralla.
Fra gli artisti con i quali il quartetto ha collaborato figurano: Hans-Jorg Schellenberger, primo oboe della Filarmonica di Berlino; i pianisti Carlo Bruno, Alexander Lonquich, Pier Narciso Masi, Benedetto Lupo, Pietro De Maria; i flautisti Giorgio Zagnoni e Peter Lukas Graf; il clarinettista Anthony Pay; l’arpista Ursula Holliger; il violista Danilo Rossi; il violoncellista Miclos Perenyi.
Ha realizzato tre incisioni per la ARK e la Ermitage: fra questi il quintetto op. 163 di Schubert con Franco Rossi come secondo violoncello; il Quartetto n.2 op.17 di Bartok, il quartetto n° 8 di Šostakovič; il sestetto “Souvenir de Florence” op.40 di Čajkovskij con Sadao Harada, violoncellista del Quartetto di Tokyo, e Harald Schoneweg, violista del Quartetto Cherubini.
Formazione attuale
- Paolo Chiavacci, Marco Facchini, violini
- Chiara Foletto, viola
- Filippo Burchietti, violoncello
Bibliografia
- Michele Raffaelli, Musica e musicisti di Romagna, Forlì, Ed. Filograf, 1997