Barcola

frazione del comune italiano di Trieste

Barcola (Barkovlje in sloveno) è una frazione del comune di Trieste, tra Roiano e Miramare, nella Regione Friuli Venezia Giulia, in Italia.

Barcola
frazione
Barcola – Veduta
Barcola – Veduta
Barcola vista dal Faro della Vittoria
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Trieste
Comune Trieste
Territorio
Coordinate45°40′46″N 13°45′16″E
Altitudinem s.l.m.
Abitanti2 801[1] (dicembre 2011)
Altre informazioni
Cod. postale34136
Prefisso040
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantibarcolani
Patronosan Bartolomeo apostolo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barcola
Barcola

Nota come Valicula (Piccola Valle) in epoca romana, ospitò una delle più sfarzose ville della regione. L'edificio, edificato nella seconda metà del I secolo a.C. ed ampliato nel secolo successivo, si estendeva per una lunghezza di trecento metri sul lungomare e aveva degli impianti termali, un molo ed estesi giardini. Molti ambienti erano decorati da mosaici e statue.

In età moderna è stata principalmente un insediamento di pescatori fino a metà del XIX secolo (nel 1826 contava 418 abitanti), quando i triestini iniziarono a costruire le loro residenze estive nella frazione. Secondo l'ultimo censimento austriaco del 1911, il 73,7% della popolazione era di mardelingua slovena, e il 16,2 di madrelingua italiana.[2]

Uno degli edifici più importanti di Barcola è senza dubbio la chiesa di San Bartolomeo, costruita nel 1785, con un rosone proveniente dalla chiesa di San Pietro, che sorgeva in piazza Unità fino a fine Ottocento. Vi si trova la statua di San Matteo dello scultore veneziano Enrico Merengo.

A monte di Barcola si trova il forte Kressich, costruito nel 1854, sopra il quale venne eretto tra il 1923 ed il 1927 il faro della Vittoria.

Nel 1884 venne fondata a Barcola la distilleria a vapore Camis & Stock, dove rimase fino al 1929, quando si trasferì nel nuovo stabilimento nel rione di Roiano.

Durante l'amministrazione alleata del Territorio Libero di Trieste, tra il 1947 e il 1953, a Barcola fu costruito un palazzo per la residenza degli ufficiali alleati (più nota come "casa degli americani") coinvolti nel governo del territorio.

Dal 1969 ogni anno nel mese di ottobre nel mare antistante la frazione si svolge un'importante manifestazione nautica, la Barcolana, la più affollata regata velica del Mediterraneo, con quasi duemila barche partecipanti.

Durante tutto l'anno, il lungomare e la pineta di Barcola sono classici luoghi di passeggio per i triestini. Nelle calde estati gli stessi luoghi sono anche affollati dai bagnanti, che si ritrovano in particolare ai Topolini, delle piattaforme balneari che sono anche luoghi di aggregazione per chi va al mare.

A Barcola nacquero:


Inquinamento

File:Terrapieno-Pineta-Barcola.jpg
Documento del Comune di Trieste che mostra la volontà di realizzare la nuova discarica, dopo la saturazione della Pineta di Barcola

A Barcola, in piena zona balneare, si trovano due discariche a mare celate da terrapieni. La prima è la rinomata "Pineta di Barcola", costruita dagli Alleati nel 1953 con le macerie dei bombardamenti sulla città, la seconda un terrapieno di 90.000 metri quadrati per un volume di oltre 400.000 metri cubi di rifiuti in cui sono stati sversati tra l'altro idrocarburi, metalli pesanti, fanghi industriali e ceneri cariche di diossina del vecchio inceneritore di Trieste, realizzata fra il 1978 e il 1985 visto il "successo della discarica già effettuata, meglio conosciuta come "Pineta di Barcola"".[3]

Questo sistema di "smaltire" i rifiuti, creando "discariche con ricupero ambientale a fine turistico ricreativo", è tipico della Provincia di Trieste: un'altra simile discarica a mare illegale è stata realizzata nel 2000 nel Comune di Muggia (il Terrapieno Acquario, destinato ad attività balneare ma ora chiuso al pubblico), così come l'intera zona industriale fra la valle delle Noghere e la valle di Zaule è stata edificata sopra interramenti di rifiuti urbani e pericolosi industriali sversati illegalmente.[4] Da citare, anche la collina artificiale posta immediatamente prima di Porto San Rocco (Comune di Muggia), costruita con i materiali di scavo provenienti dai lavori con cui fu realizzato il borgo artificiale di Porto San Rocco a fine anni '90. Questa collina di rifiuti tossico nocivi costruita a fronte mare, 18.000 metri cubi di terra inquinata provenienti dal cantiere del marina turistico, è stata poi celata sotto un parco giochi per bambini, attualmente aperto al pubblico. Fra i vari inquinanti, contiene alte concentrazioni di metalli pesanti, che rischiano di percolare nel mare antistante, dove in effetti vige il divieto di balneazione, spesso ignorato.[5]

File:Terrapieno barcola.jpg
Proprio di fronte al Faro della Vittoria sorge il terrapieno discarica principale di Barcola, fortemente inquinato da diossina, idrocarburi e metalli pesanti, che contamina anche il mare antistante

Il terrapieno di Barcola invece inquina dimostrabilmente il mare antistante; fra le tesi della Procura della Repubblica che ha indagato su questa discarica a mare illegale si legge infatti: "Tale discarica è da qualificarsi come discarica di rifiuti pericolosi [...] i rifiuti sono stati discaricati nell’area di Barcola determinando un danno irreversibile all’ambiente. Poichè tale materiale contaminato è stato discaricato senza che sia stata adottata alcuna opera di impermeabilizzazione nè alcuna barriera che impedisse il suo contatto con l'ambiente ed in particolare con le acque marine antistanti e sottostante, esso nel tempo è stato e sarà lisciviato dalle acque marine meteoriche, dalle altre acque di percolazione e dal moto ondoso e trasferito in mare. [...] Che le scorie dell'inceneritore fossero tali da cedere gli inquinanti in esse contenuti era comunque noto anche all'epoca dell'abbancamento nell'area di Barcola come dimostrato dall'indagine svolta nel 1981 dal Laboratorio di Igiene e Profilassi di Trieste".[6]

Sul terrapieno in questione, che è tra l'altro adiacente allo stabilimento balneare del Dopolavoro Ferroviario e distante appena tre chilometri dalla Riserva Naturale Marina WWF di Miramare, ha sede la Società Velica Barcola e Grignano, organizzatrice della famosa regata velica Barcolana.

Sul tratto costiero di Barcola insiste inoltre il depuratore che serve le circa 8000 persone residenti in zona. L’impianto, risalente al 1974, effettua solo la fase di pretrattamento ed è inadatto a rimuovere i solidi sedimentabili presenti; nella fognatura allacciata al depuratore vi sono poi rilevanti ingressioni di acqua marina. Lo scarico del collettore si trova inoltre in piena zona balneare, tra Grignano e Barcola, adiacente alla riserva marina integrale di Miramare.[7]

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Popolazione residente per rioni storici o comuni censuari - 12/2011 http://www.retecivica.trieste.it/new/default.asp?pagina=-&ids=51&id_sx=79&tipo=monoblocchi&tabella_padre=dx&id_padre=686
  2. ^ Spezialortsrepertorium der Oesterreichischen Laender. VII. Oesterreichisch-Illyrisches Kuestenland. Wien, 1918, Verlag der K.K. Hof- und Staatsdruckerei
  3. ^ Greenaction Transnational
  4. ^ Greenaction Transnational
  5. ^ Malitalia.it
  6. ^ Greenaction Transnational
  7. ^ Greenaction Transnational

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